Politica climatica dopo il 2012
La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha fissato i principi della politica climatica dopo il 2012 e chiesto una riduzione del 20 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2020. Pera raggiungere ad ogni costo questo obiettivo, la CAPTE-S propone di stanziare ulteriori mezzi per il programma di risanamento degli edifici e di aumentare l'imposta sugli autoveicoli in modo da promuovere l'acquisto di automobili a basso tasso di emissioni. La CAPTE-S è scettica riguardo alla fusione del sistema svizzero di scambio di quote di emissioni con quello europeo.

09.067 Per un clima sano. Iniziativa popolare. Legge sul CO2. Revisione

Con 6 voti e 5 astensioni la CAPTE-S ha accolto nella votazione sul complesso la revisione totale della legge sul CO2. La CAPTE-S ha dato seguito a gran parte del disegno del Consiglio federale, approvando in particolare con 7 voti contro 3 l'obiettivo di ridurre le emissioni del 20 per cento entro il 2020. Secondo la maggioranza la futura politica climatica del Paese potrà essere accettata e messa in atto efficacemente soltanto se persegue un obiettivo realista che preveda, in particolare, la possibilità di realizzare all'estero parte della riduzione. Una minoranza chiede invece di allinearsi al Consiglio nazionale che ha proposto di attuare la riduzione esclusivamente in Svizzera; un'altra minoranza vorrebbe invece porre un obiettivo ancora più ambizioso: diminuire le emissioni in Svizzera del 30 per cento.

La CAPTE-S ha proposto di adeguare alcune misure concrete. La maggioranza si è allineata alla decisione del Consiglio nazionale di rinunciare a prelevare una tassa sul CO2 sui carburanti. D'altro canto la CAPTE-S sostiene la proposta del Consiglio federale di fissare l'importo della tassa sui combustibili in funzione della riduzione delle emissioni effettivamente raggiunta. Inoltre, sostiene l'obiettivo del Consiglio federale di ridurre l'emissione media di CO2 dei veicoli nuovi a 130 g/km entro il 2015. Secondo la CAPTE-S i proventi delle sanzioni non dovrebbero però, come proposto dal Consiglio federale, essere ridistribuiti alla popolazione, bensì versati nel fondo infrastrutturale. Occorre promuovere non soltanto l'offerta ma anche la domanda di veicoli meno inquinanti: la CAPTE-S propone di aumentare all'8 per cento l'imposta sugli autoveicoli e di destinare i ricavi supplementari alla promozione dei veicoli nuovi con tassi di emissione inferiori a 95 g CO2/km. La CAPTE-S intende anche incentivare maggiormente il risanamento degli edifici e propone di aumentare da 200 a 300 milioni l'importo massimo per il programma di risanamento degli edifici, che non dovrà comunque, come finora, essere superiore a un terzo del provento della tassa.

Vista l'incertezza che regna nei negoziati sulla fusione del sistema svizzero di scambio di quote di emissioni con quello europeo, la CAPTE-S propone, con il voto preponderante del presidente, di consentire alle imprese di scegliere liberamente di partecipare a un sistema svizzero o a un sistema internazionale. Secondo la CAPTE-S il Consiglio federale dovrebbe trovare un'intesa con i settori economici interessati prima di obbligare le imprese che emettono quantità elevate di CO2 a partecipare a un sistema di scambio di quote di emissioni. Una minoranza respinge queste modifiche. Infine la CAPTE-S ritiene che la competenza di concludere accordi internazionali riguardo al reciproco riconoscimento di sistemi di scambio di quote di emissioni dovrebbe restare al Parlamento e non essere delegata al Consiglio federale.

09.474 Flessibilizzazione della politica in materia di superficie boschiva

La CAPTE-S ha constato con soddisfazione che gli elementi essenziali del progetto di revisione della legge forestale, che mira a flessibilizzare la politica in materia di superficie boschiva, hanno riscosso ampi consensi nella procedura di consultazione. Dalle risposte dei partecipanti alla procedura di consultazione emerge tuttavia che il doppio obiettivo della lotta contro un'estensione indesiderata della superficie boschiva e dello sviluppo più mirato del paesaggio richiede un approccio e soluzioni adattate alle differenti regioni.

La CAPTE-S ha deciso alcune modifiche. Poiché le zone di estivazione sono fortemente toccate dal problema dell'estensione della superficie boschiva, la flessibilizzazione delle condizioni per il rimboschimento compensativo riguarderà non soltanto le superfici agricole utili, ma più in generale i terreni agricoli. Per evitare che i terreni agricoli ricavati mediante dissodamento siano in seguito impiegati in altro modo, per esempio come terreni edificabili, la CAPTE-S ha aggiunto una disposizione secondo la quale un dissodamento deve essere compensato a posteriori se un tal caso si verifica entro 30 anni. Per ragioni di applicazione, la CAPTE-S propone inoltre di fissare a 30 anni l'età massima che consente di recuperare come terre agricole superfici boschive senza rimboschimento compensativo. Una minoranza vorrebbe stralciare la disposizione prevista dal progetto secondo la quale i Cantoni possono fissare un margine statico della foresta anche nelle regioni al di fuori delle zone edificabili, dove vogliono impedire un aumento della superficie forestale.

La CAPTE-S ha approvato il progetto con le modifiche summenzionate con 7 voti contro 1 e 4 astensioni. Il progetto sarà sottoposto al Consiglio federale per parere.

Presieduta dal consigliere agli Stati Rolf Schweiger (PLR, ZG), la Commissione si è riunita a Berna il 3 febbraio 2011.

Berna, 4 febbraio 2011 Servizi del Parlamento