La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati sostiene il disegno di legge con cui il Consiglio federale intende avvicinare ulteriormente il diritto del personale federale alla normativa del Codice delle obbligazioni applicata in ambito di economia privata.

La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) approva in larga misura il disegno del Consiglio federale di modifica della legge sul personale federale (LPers). La revisione è volta a uniformare ulteriormente le condizioni d’impiego del personale federale alle norme del Codice delle obbligazioni, creando in questo ambito presupposti simili a quelli applicati nell’economia privata. L’obiettivo è dare maggiore flessibilità al datore di lavoro, specialmente in ordine alla risoluzione dei rapporti di lavoro; la stessa flessibilità viene concessa ai dipendenti. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato il disegno con un voto contrario.

La CIP-S ha completato il disegno di legge aggiungendo una disposizione secondo cui i datori di lavoro devono prendere misure per promuovere la padronanza attiva di una seconda lingua ufficiale, e quella passiva di una terza lingua ufficiale, da parte delle persone con funzioni dirigenziali.

Con 8 voti contro 4 la Commissione ha per contro respinto una proposta tesa a proibire in linea di massima le indennità di partenza, permettendone il versamento soltanto in via eccezionale. La Commissione, che ha constatato che nella prassi tali indennità sono versate soltanto in casi rari, condivide l’opinione del Consiglio federale secondo cui in questo ambito è necessaria una soluzione flessibile.

Il diritto vigente prevede in rari casi che il datore di lavoro versi una rendita di invalidità anche se l’assicurazione per l’invalidità non riconosce un’invalidità (cosiddetta «invalidità professionale»). La Commissione ha respinto con 8 voti contro 4 una proposta che chiedeva di abolire questa possibilità.

Nel disegno il Consiglio federale propone che, in caso di controversie in materia di rapporti di lavoro, al ricorso sia concesso l’effetto sospensivo soltanto su decisione dell’autorità ricorsuale: la Commissione ha approvato questa proposta con 7 voti contro 2.

Con 8 voti contro 2 e un’astensione la CIP-S ha respinto invece una proposta secondo cui il datore di lavoro sarebbe stato costretto a reintegrare l’interessato, offrendogli un posto di lavoro alternativo ragionevolmente esigibile, qualora l’autorità di ricorso qualifichi una disdetta come non sufficientemente giustificata da motivi oggettivi. Con 7 voti contro 3 e un’astensione la Commissione ha parimenti respinto una proposta che limitava tale obbligo di reintegrazione al caso delle disdette non valide di persone con più di 50 anni o con almeno 20 anni di servizio.

Presieduta dal consigliere agli Stati Robert Cramer (G, GE), la Commissione si è riunita il 31 gennaio 2012.

 

Berna, 1o febbraio 2012 Servizi del Parlamento