Modifica della legge sulla protezione degli animali
Al pari della sua omologa, anche la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) approva quasi integralmente le proposte di modifica del Consiglio federale concernenti la legge sulla protezione degli animali. La CSEC-N propone tuttavia di inserire nel testo normativo anche le disposizioni sul transito di animali da macello attraverso la Svizzera. La Commissione auspica inoltre che i Cantoni siano obbligati a informare la Confederazione in merito alle misure d’esecuzione e ai risultati dei controlli e delle inchieste.

Dando seguito alla richiesta della commissione omologa del Consiglio degli Stati, anche la CSEC-N propone unanimemente alla sua Camera di accogliere la revisione della legge federale sulla protezione degli animali (11.060 s). La proposta formulata dalla CSEC-N differisce da quella del Consiglio degli Stati solamente su alcuni punti. La maggioranza della Commissione chiede che la disposizione sul transito di animali da macello attraverso la Svizzera, contenuta attualmente nell’ordinanza, sia inserita nella legge (art.15).

Sono stati espressi timori riguardo alle nuove disposizioni che disciplinano l’attività d’informazione delle autorità in materia di sperimentazione animale. Occorre evitare riferimenti alle aziende, ai ricercatori, alle strutture e ai progetti di ricerca. La protezione delle persone e delle installazioni, nonché il mantenimento del segreto d’affari devono essere garantiti. La Commissione ha così deciso che il Consiglio federale, nel disciplinare i particolari, segnatamente il grado di precisione dei dati che le persone responsabili di un esperimento devono fornire alla Confederazione, tenga conto degli interessi pubblici o privati preponderanti degni di protezione (art. 20a cpv.3).

Per quanto concerne le misure d’esecuzione della Confederazione e dei Cantoni, la Commissione è favorevole a una regolamentazione più severa: auspica che in futuro i Cantoni siano obbligati a informare la Confederazione in merito alle misure d’esecuzione e ai risultati dei controlli e delle inchieste (art. 32 cpv. 2bis). Una minoranza propone alla sua Camera di mantenere l’attuale formulazione potestativa.

La maggioranza della Commissione ha respinto la proposta che punta ad autorizzare, in determinati casi, le organizzazioni di protezione degli animali ad esercitare il medesimo diritto di ricorso delle autorità. Una minoranza sostiene invece questa richiesta.

La CSEC-N è soddisfatta dell'introduzione, nel quadro del disegno di modifica, delle basi legali necessarie per l’impiego del sistema d’informazione elettronico nell’ambito della sperimentazione animale. Approva inoltre i nuovi requisiti in materia di formazione e perfezionamento delle persone che eseguono trattamenti curativi sugli animali, disposizioni che secondo la Commissione migliorano la coerenza. Infine, proponendo di estendere il campo di applicazione del divieto di commercio di pelli di cane e di gatto, il disegno di modifica consente di raggiungere l’obiettivo della mozione Barthassat (07.3848 n Vietare il commercio e l’esportazione di pelli di gatto). Il progetto sarà discusso dal Consiglio nazionale nel corso della sessione primaverile.

Peraltro, dopo il rifiuto della Commissione omologa, la CSEC-N ha esaminato nuovamente l’iniziativa parlamentare Neirynck 10.488 n Ridurre le tasse dell’esame federale di medicina. Ribadendo la propria decisione, la CSEC-N propone alla sua Camera di dare seguito all’iniziativa.

Il credito di 100 milioni di franchi accordato alla Commissione per la tecnologia e l’innovazione (misure CTI) nell’ambito delle misure congiunturali adottate nel 2011 dalla Confederazione non è stato sufficiente a finanziare tutti i progetti pervenuti. Per evitare che venga meno l’impulso alla competitività e all’innovazione, conferito mediante fondi supplementari, la CSEC-N ha depositato una mozione nella quale invita il Consiglio federale a presentare al Parlamento un decreto di finanziamento. Tale decreto prevederebbe il finanziamento con fondi aggiuntivi, nel 2012, di circa l’80 per cento dei progetti che non si sono potuti esaminare, evitando tagli compensativi in altri ambiti della formazione.

Nel corso della sua seduta di febbraio, la CSEC-N esaminerà la revisione totale della legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (11.069 n). A tal fine, essa ha  ascoltato alcuni rappresentanti di istituzioni e associazioni interessate dall’attuazione del progetto (Cantoni, scuole universitarie, PF, datori di lavoro, lavoratori, FNS e CTI). Il disegno di atto normativo che il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il 9 novembre 2011 vuole non solo armonizzare la ricerca con la legge federale sull’aiuto alle scuole universitarie e sul coordinamento nel settore svizzero universitario, adottata dal Parlamento, ma anche istituire le basi legali per sostenere la creazione di un parco dell’innovazione nazionale.

La Commissione si è riunita a Berna il 19 e 20 gennaio 2012, presieduta dal consigliere nazionale Christian Wasserfallen (PLR/BE).

 

Berna, 20 gennaio 2012 Servizi del Parlamento