12.020 Legge sull'alcool. Revisione totale
Con 16 voti contro 7 la CET-N si pronuncia contro un divieto di vendita di alcol nel commercio al dettaglio e di offerte happy hour con bevande alcoliche tra le 22.00 e le 06.00. Respinge anche la proposta di fissare un prezzo minimo per l'alcol con 17 voti contro 4 e 3 astensioni. 

Nel corso della deliberazione sulla legge sul commercio dell'alcol (LCAlc) la CET-N si è pronunciata contro limitazioni e ulteriori disciplinamenti in relazione alla vendita di alcol:
da un lato respinge, con 17 voti contro 4 e 3 astensioni, sia il cosiddetto «regime notturno» proposto dal Consiglio federale sia, con 16 voti contro 6, un divieto generale delle offerte civetta per le bevande spiritose (art. 10 cpv. 1 LCAlc). Dall'altro è contraria (17 voti contro 4 e 3 astensioni) anche alla proposta del Consiglio degli Stati di fissare un prezzo minimo commisurato al tenore alcolico. La maggioranza della Commissione ritiene che né un prezzo minimo né il «regime notturno» siano in grado di limitare in modo efficace il consumo smodato di alcol. I consumatori verrebbero piuttosto incitati a trovare delle scappatoie incentivando, per esempio, il turismo degli acquisti oltre confine. Non sarebbe dunque possibile giustificare una simile ingerenza nella libertà economica e un indebolimento della produzione nazionale. La minoranza è invece convinta che prezzi più elevati e limitazioni della vendita di bevande alcoliche soprattutto agli adolescenti potrebbero influire in maniera molto più efficace sulle abitudini dei giovani nei confronti degli alcolici disincentivandone il consumo.
Nel settore della pubblicità dei prodotti alcolici la Commissione si dichiara d'accordo con la proposta del Consiglio federale e respinge disciplinamenti sia più morbidi che più severi. Con 12 voti contro 7 sostiene infine i test d'acquisto intesi a migliorare il rispetto delle limitazioni in funzione dell'età.
Nella votazione sul complesso il disegno è stato accolto con 11 voti contro 4 e 7 astensioni.
Per quanto riguarda il disegno di legge sull'imposizione delle bevande spiritose, la Commissione ha ribadito il proprio consenso in merito all'imposizione sul rendimento con 14 voti contro 10 e 1 astensione. A differenza del Consiglio degli Stati l'ha tuttavia limitata alle bevande spiritose distillate da frutta a bacche, a granelli e a nocciolo.
Anche questo disegno è stato accolto nella votazione sul complesso con 16 voti contro 3 e 3 astensioni.
Entrambi i disegni saranno dibattuti in Consiglio nazionale nella sessione autunnale.

2.  12.074 Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione! Iniziativa popolare
13.435 Iv. Pa. CET-N. Controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!»
Con 13 voti contro 7 e 4 astensioni la Commissione ha adottato un progetto preliminare di legge relativo all'iniziativa parlamentare 13.435. Il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare 12.074 intende ridurre lo svantaggio fiscale del settore gastronomico rispetto a quello del take-away. Considerato che ora sono assoggettate alla normale aliquota d'imposta sul valore aggiunto non soltanto le prestazioni della ristorazione, ma anche i cibi e le bevande venduti caldi asportati dal cliente, agli occhi della maggioranza l'attuale distorsione della concorrenza tra i due settori, non potendo essere eliminata, può quanto meno essere notevolmente ridotta. In questo modo, contrariamente all'iniziativa popolare di GastroSuisse, non si persegue la medesima imposizione di prestazioni della ristorazione e di tutti gli alimenti.
Una minoranza propone di non entrare nel merito della controproposta indiretta ritenendo che creerebbe soltanto nuovi problemi di delimitazione e ingiustizie e complicherebbe il diritto vigente.
Prima che la Commissione adotti definitivamente il controprogetto indiretto, questo viene inviato in una procedura di consultazione abbreviata. Fino ad allora la Commissione ha sospeso anche la deliberazione sulla raccomandazione di voto concernente l'iniziativa popolare.

3. 12.453 Iv. Pa. Steiert. Esonero fiscale dell'indennità forfettaria per l'assistenza e le cure a domicilio
La Commissione propone, con 12 voti contro 12, 1 astensione e voto decisivo del presidente, di dare seguito all'iniziativa parlamentare. È dell'opinione che i familiari che prestano le cure ai propri malati svolgano un lavoro di eccezionale utilità. Consentono infatti alle persone anziane, malate e ad altre bisognose di aiuto di continuare a vivere il più a lungo possibile nel proprio ambiente abituale e di essere accudite da persone loro vicine. Allo stesso tempo sgravano il sistema sanitario dal punto di vista sia finanziario sia in termini di personale consentendo di ritardare l'entrata delle persone bisognose di cure in un ospedale o in una casa di cura e per anziani. Per il loro impegno, in alcuni Cantoni i familiari curanti ricevono un'indennità che, paragonata alla mole di lavoro svolto, ha tuttavia un carattere simbolico. La stretta maggioranza della Commissione ritiene perciò opportuno esonerare almeno fiscalmente l'indennità.
Anche una minoranza della Commissione riconosce l'importanza del lavoro svolto dai familiari curanti, ma rifiuta lo strumento proposto dell'esonero fiscale delle indennità forfettarie partendo tuttavia da due posizioni diverse. Gli uni ritengono che l'incentivo per prendersi cura dei familiari non dovrebbe fondarsi sull'esonero fiscale, ma su misure più mirate. Gli altri respingono per principio un esonero o sgravi fiscali perché favorirebbero innanzitutto le fasce di reddito più alte e propongono invece di migliorare le condizioni quadro dei familiari curanti.

4. 10.450 Iv. Pa. Gruppo RL. Punire severamente la vendita di dati bancari
Con 17 voti contro 5 la Commissione è entrata in materia sul progetto, elaborato dall’amministrazione, relativo all’iniziativa parlamentare. Il progetto prevede una nuova disposizione nella legge sugli investimenti collettivi, nella legge sulle banche e nella legge sulle borse secondo cui la violazione del segreto professionale attraverso la vendita di dati bancari rappresenterà in futuro una fattispecie qualificata connotata come crimine e potrà essere sanzionata con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha approvato tali modifiche di legge con 18 voti contro 6 e 1 astensione. Preso atto del rapporto rielaborato, il progetto preliminare sarà posto in consultazione.
5. 13.044 Cooperazione in merito all'applicazione dei rispettivi diritti della concorrenza. Accordo con l'Unione europea
Il 22 maggio 2013 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l'approvazione dell'accordo tra la Confederazione Svizzera e l'Unione europea (UE) concernente la cooperazione in merito all'applicazione dei rispettivi diritti della concorrenza e l'ha trasmesso per approvazione alle Camere federali. L'accordo mira ad istituire una cooperazione rafforzata tra le autorità in materia di concorrenza delle due Parti.
Con 18 voti contro 5 e 2 astensioni la Commissione propone di approvare l'accordo.

6. 13.032 Approvazione e applicazione del Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA). Accordo con gli Stati Uniti d’America
Dopo che il Dipartimento del Tesoro statunitense ha comunicato alla Svizzera che l’attuazione dell’Accordo FATCA subisce ritardi e che gli istituti finanziari esteri hanno ora tempo fino al 1° luglio 2014 per attuarlo, la Commissione ha deciso all’unanimità di non prevedere più nel decreto federale e nella legge federale sull’Accordo FATCA un’entrata in vigore per il 1° gennaio 2014, bensì di delegare al Consiglio federale la competenza di determinare l’entrata in vigore delle disposizioni per l’attuazione di FATCA. Il Consiglio nazionale tratterà l’affare nel corso della prossima sessione autunnale.

7. 12.4085 Mo. Bischof. Task force "Futuro della piazza finanziaria"
La Commissione si è occupata della mozione 12.4085, che chiede al Consiglio federale l’istituzione di una task force «Futuro della piazza finanziaria».
Sono pure stati discussi i risultati del gruppo di esperti «Ulteriore sviluppo della strategia in materia di mercati finanziari», che il 6 giugno 2013 ha pubblicato il suo primo rapporto.
Con 15 voti contro 9 e 1 astensione, la Commissione propone alla propria Camera di accogliere la mozione con due modifiche. La maggioranza della CET desidera specificare nel testo della mozione che la strategia deve pure mirare a migliorare la competitività della piazza finanziaria sul piano internazionale. Essa ha inoltre precisato che il gruppo di esperti deve essere esteso ai gestori patrimoniali indipendenti e ai fiduciari, che verrebbero quindi ad aggiungersi alle banche regionali, alle grandi banche e agli assicuratori.
Una minoranza della Commissione è del parere che il rapporto menzionato, intitolato «Sfide regolatorie per la gestione patrimoniale transfrontaliera in Svizzera e opzioni strategiche» sia sufficiente per definire la nuova strategia della piazza finanziaria svizzera. Ritenendo dunque la mozione caduca, la minoranza propone di respingerla.

8. 13.3469 Mo. CET-S (13.046). Controversia fiscale tra le banche svizzere e gli USA: misure d’accompagnamento
Accolta nel quadro dell’esame della Lex USA (13.046), la mozione del Consiglio degli Stati chiede da un lato che la FINMA conduca un’inchiesta dettagliata sull’amministrazione patrimoniale praticata dal 1° gennaio 2001 dagli istituti finanziari in favore di clienti non domiciliati in Svizzera e dall’altro che le multe pagate all’estero dagli istituti finanziari non siano deducibili fiscalmente.
Con 13 voti contro 11 e 1 astensione, la Commissione propone di accogliere unicamente il punto relativo alla non deducibilità delle multe. La maggioranza della Commissione ritiene giusto che la collettività non si assuma indirettamente – a seguito della riduzione della sostanza fiscale – le multe pronunciate contro gli istituti che agiscono illegalmente. Per quanto concerne l’inchiesta della FINMA, la Commissione è del parere che non spetti alla FINMA condurre lavori di tipo storico, tanto più che questi ultimi sarebbero di una portata tale da assorbire gran parte delle risorse della FINMA.

9. 09.503 Iv. Pa. Gruppo RL. Abolire progressivamente le tasse di bollo e creare nuovi posti di lavoro
Per motivi di tempo la Commissione ha rimandato la trattazione dell'iniziativa parlamentare 09.503 alla prossima riunione.

La Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 agosto 2013 sotto la presidenza del consigliere nazionale Christophe Darbellay (PPD, VS) e alla presenza della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e del consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

 

Berna, 13 agosto 2013 Servizi del Parlamento