Promuovere le nuove leve scientifiche in Svizzera
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura ha depositato un postulato che incarica il Consiglio federale di verificare la disponibilità di mezzi consistenti per finanziare un programma speciale al fine di stimolare le scuole universitarie a istituire posti per professori assistenti con «tenure track».

Due anni fa la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha depositato un postulato che incaricava il Consiglio federale di presentare un rapporto sull'efficienza e l'utilità effettiva dei provvedimenti fino ad allora adottati per promuovere le nuove leve scientifiche nelle scuole universitarie svizzere. La Commissione ha preso atto del rapporto, dichiarandosi tuttavia solo parzialmente soddisfatta dei provvedimenti adottati fino ad allora e di quelli previsti. In vista del messaggio ERI 2017-2020, essa vuole mettere un accento particolare sui professori assistenti con «tenure track». Con 6 voti contro 1 e 3 astensioni, essa ha così deciso di depositare un postulato (14.4006) che incarica il Consiglio federale di verificare la disponibilità di mezzi consistenti per finanziare un programma speciale al fine di stimolare le scuole universitarie a istituire posti per professori assistenti con «tenure track». Il postulato sarà probabilmente discusso nella sessione invernale.

14.3143 n Mo. Consiglio nazionale (Semadeni). Strategia per promuovere le scuole in cui s'insegna in due lingue nazionali

La Commissione si è inoltre occupata di una mozione che chiede di promuovere l’insegnamento scolastico bilingue in due delle lingue nazionali (14.3143). Senza presentare controproposte, essa ha deciso di proporre al Consiglio degli Stati di accogliere la mozione. Qualora lo stesso dovesse aderire alla proposta della propria Commissione, il Consiglio federale verrebbe incaricato di elaborare, in collaborazione con i Cantoni, una strategia per promuovere le lingue nazionali al di fuori del territorio in cui sono tradizionalmente parlate mediante la costituzione di classi bilingui. L'esame preliminare della mozione ha fornito alla Commissione anche l'occasione di sentire Christoph Eymann, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), che l'ha informata sulle decisioni della CDPE del 30 e 31 ottobre 2014. La Commissione si allinea alla CDPE nel ritenere che alla Confederazione vada attribuita soltanto una competenza sussidiaria in merito all'osservanza dell'articolo costituzionale sulla formazione e vorrebbe pertanto lasciare ai Cantoni il tempo necessario per attuare e valutare gli sforzi di armonizzazione. La Commissione vorrebbe quindi sondare le concrete possibilità di intervento da parte del Consiglio federale qualora l'armonizzazione perseguita mediante una strategia di coordinamento cantonale dovesse fallire. A tal fine, la Commissione ha deciso di affidare all'Amministrazione l'incarico di presentarle un rapporto su questa tematica.

13.3616 n Mo. Consiglio nazionale (de Buman). Lanciare e realizzare un'offensiva a favore degli sport della neve

La CSEC-S è favorevole alla promozione degli sport sulla neve e riconosce l'importanza del turismo legato agli sport invernali per l'economia nazionale. Ciononostante, con 7 voti contro 0 e 4 astensioni, ha respinto la mozione 13.3616 che chiede al Consiglio federale un pacchetto di misure, poiché interferirebbe troppo nelle competenze cantonali o addirittura comunali. La Commissione è comunque giunta alla conclusione che gli sforzi del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) adempiono già la richiesta di fondo della mozione. L'oggetto sarà discusso nel corso della sessione invernale.

12.4028 n Mo. Consiglio nazionale (Neirynck). Garanzia di ricambio generazionale dei medici da parte della Confederazione

La Commissione ha preso atto che vi è la necessità d'intervenire nei settori della formazione e della formazione continua dei medici. Ritiene tuttavia che con i suoi provvedimenti molto incisivi la mozione non rappresenti la strada giusta. Essa ha inoltre preso atto che il Consiglio federale, in collaborazione con i Cantoni, prevede di adottare alcune misure per favorire le nuove leve nella professione medica. Nel messaggio ERI 2017-2020 un importante capitolo viene infatti dedicato alla promozione di queste nuove leve. Con 8 voti contro 0 un 2 astensioni, la Commissione ha pertanto respinto la mozione.

12.3914 n Mo. Consiglio nazionale (de Buman). Appalti pubblici nelle tre lingue ufficiali della Confederazione

Nonostante l'obbligo imposto dalla legge di pubblicare gli appalti in più lingue, negli ultimi anni si è dovuto constatare che le aggiudicazioni di cui ha beneficiato la Svizzera latina sono state percentualmente inferiori alla quota dei Cantoni latini rispetto al loro reale peso economico in Svizzera. Con la mozione 12.3914 il Consiglio federale verrebbe così incaricato di adottare misure affinché la Confederazione utilizzi e riconosca sistematicamente le tre lingue ufficiali come lingue degli appalti. La Commissione condivide le raccomandazioni della Conferenza degli acquisti della Confederazione (CA) a favore della promozione del plurilinguismo e con 5 voti contro 3 e 2 astensioni raccomanda pertanto alla propria Camera di respingere la mozione. Una minoranza propone di accogliere la mozione.

10.3934 n Mo. Consiglio nazionale ((Simoneschi-Cortesi) Meier-Schatz). Meccanismo di controllo della parità di salario fra donna e uomo

Alla luce dell'annunciata intenzione del Consiglio federale di elaborare misure per prescrivere ai datori di lavoro analisi salariali periodiche e il controllo da parte di terzi della loro esecuzione, la Commissione ha deciso di sospendere la decisione relativa alla mozione.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Géraldine Savary (PS, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 6 novembre 2014. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il consigliere federale Ueli Maurer.

Berna, 7 novembre 2014 Servizi del Parlamento