Preventivo 2016 della Confederazione
La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati accoglie favorevolmente le misure di risparmio messe in atto dalla Confederazione nei diversi settori con il preventivo 2016. Aumenta la spesa di circa 800 000 franchi e propone al Consiglio degli Stati di allinearsi alla posizione del Consiglio federale per tutte le altre voci.

Deliberazione di dettaglio del preventivo 2016 e seconda aggiunta al preventivo 2015

La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) era entrata in materia sul preventivo 2016 (15.041) e sulla seconda aggiunta al preventivo 2015 (15.042) già il 5 ottobre. Dopo aver proceduto all’esame preliminare di questi due oggetti nelle sue sottocommissioni, la CdF-S ha ora proseguito la deliberazione nell’assemblea plenaria. Ha preso atto delle discussioni e delle proposte scaturite in ottobre dalle sedute delle sottocommissioni. Nel contempo i consiglieri federali competenti hanno risposto alle domande dei membri della CdF-S concernenti il preventivo 2016 e la seconda aggiunta al preventivo 2015 da parte dei rispettivi Dipartimenti.

La Commissione propone all’unanimità al Consiglio degli Stati di aumentare a 2 milioni di franchi il credito «Associazioni mantello delle organizzazioni familiari», il quale è destinato a sostenere istituzioni private attive nei due ambiti principali della politica familiare «consulenza ai genitori e formazione dei genitori» e «custodia di bambini complementare alla famiglia». La Commissione intende così promuovere la conciliabilità tra professione e famiglia, non da ultimo anche in considerazione della scarsità di personale specializzato sul mercato svizzero del lavoro.

Con 7 voti contro 3 la CdF-S si è pronunciata contro l’aumento di 26,7 milioni di franchi del credito Contributi all’esportazione per prodotti agricoli trasformati («legge sul cioccolato»). Tenuto conto del fatto che l’OCSE intende prossimamente sopprimere i sussidi all’esportazione, la Commissione ritiene che non sia opportuno addirittura potenziare tale sovvenzione. Si tratta piuttosto di trovare alternative in prospettiva del progetto Swissness. Una minoranza è favorevole all’aumento: a suo avviso, fintanto che l’OCSE non vieta i sussidi all’esportazione occorre farne uso.

Con 7 voti contro 5 la Commissione si oppone all’adeguamento del preventivo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) motivato dalle previsioni più recenti sui dati relativi all’asilo. Si attiene così al principio fissato per l’allestimento del bilancio, secondo cui occorre seguire metodi di stima sperimentati per poi ammortizzare gli eccessi mediante aggiunte.

Altrimenti andrebbero adeguate anche altre voci instabili del preventivo 2016 della Confederazione in base alle previsioni più recenti.

Con 11 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione delle finanze propone al Consiglio degli Stati di approvare il preventivo 2016, comprese le modifiche apportate dalla stessa. Propone all’unanimità di accogliere la seconda aggiunta al preventivo 2015.

 

Corapporto Programma d’armamento supplementare

Nel Programma d’armamento supplementare 2015 (ad 15.017) il Consiglio federale propone di stanziare complessivamente 874 milioni di franchi per l’acquisto di vario materiale d’armamento. Trova così applicazione per la prima volta una modifica della legge sul Parlamento (art. 50 cpv. 3 LParl): le commissioni possono ora presentare direttamente alla propria Camera le proposte concernenti oggetti che hanno ripercussioni sul limite di spesa o sui crediti d’impegno. Risulta dunque rafforzata la posizione della Commissione delle finanze quale principale garante delle finanze della Confederazione. La CdF-S ha esaminato gli aspetti di politica finanziaria del Programma d’armamento supplementare e sostiene l’oggetto, proponendo alla sua Camera di allinearsi al Consiglio federale. In tal modo la Commissione ribadisce che un aumento non sarebbe sostenibile dal profilo della politica finanziaria.

 

Altri oggetti

La Commissione si è inoltre occupata della petizione «Per una perequazione finanziaria equa (NPC)» e dell’iniziativa depositata dal Cantone di Basilea Città intesa a potenziare il Corpo delle guardie di confine.
Il referendum contro la perequazione delle risorse e la compensazione degli oneri tra Confederazione e Cantoni 2016–2019 (14.066) non è riuscito. Le circa 7 500 firme raccolte sono state depositate a titolo di petizione «Per una perequazione finanziaria equa (NPC)» (15.2032). Avendo dibattuto l’oggetto l’anno scorso e raccomandato alla Camera di approvarlo assieme alla proposta di compromesso, la Commissione ha deciso all’unanimità di non dare seguito alla petizione. Osserva tuttavia che tutte le richieste formulate dai Cantoni finanziariamente forti andrebbero seriamente esaminate. Essa ritiene indispensabile trovare una buona soluzione in merito alla perequazione delle risorse e alla compensazione degli oneri al fine di garantire durevolmente la NPC.

La CdF-S ha discusso dell’iniziativa del Cantone di Basilea Città che propone un aumento degli effettivi del Corpo delle guardie di confine (15.311). Già il 26/27 ottobre 2015 la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) non aveva dato seguito a un’analoga iniziativa del Cantone di Basilea Campagna (15.301). Al pari della CPS-S, la CdF-S condivide le preoccupazioni espresse in queste due iniziative. Non ravvisando tuttavia una necessità d’intervenire sul piano legislativo, non ha a sua volta dato seguito all’iniziativa del Cantone di Basilea Città.

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Hans Altherr (PLR/AR), la Commissione si è riunita a Berna il 9 e il 10 novembre. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, responsabile del Dipartimento delle finanze, tutti gli altri consiglieri federali, il presidente del Tribunale federale e alcuni dei rispettivi collaboratori.

 

 

Berna, 10 novembre 2015 Servizi del Parlamento