In futuro il Consiglio federale sarà composto di nove membri. L’aumento del numero dei consiglieri federali permetterà da un lato di migliorare la rappresentanza delle diverse regioni del Paese e delle diverse regioni linguistiche e d’altro lato di ripartire tra un numero maggiore di persone i compiti di governo diventati con il passare del tempo considerevolmente più onerosi. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha deciso di avviare la procedura di consultazione su un progetto di modifica costituzionale in questo senso.

Elaborata dalla CIP-N e approvata con 17 voti contro 7, l’iniziativa parlamentare posta in consultazione (13.443 n Iv. Pa. Equa rappresentanza delle componenti linguistiche in un Consiglio federale composto di nove membri) prevede di modificare l’articolo 175 della Costituzione federale (Cost.) aumentando da sette a nove il numero dei membri del Consiglio federale. Inoltre, l’articolo 175 capoverso 4 viene riformulato in modo da far meglio concordare le diverse versioni linguistiche nella percezione comune. La disposizione deve esprimere in modo chiaro che le diverse regioni del Paese e le diverse regioni linguistiche devono essere rappresentate in Consiglio federale.

Anche se la sua inosservanza non è legalmente sanzionabile, l’articolo 175 capoverso 4 Cost. mantiene un’alta valenza simbolica. L’aumento del numero dei membri del Consiglio federale permetterà di rendere più facilmente effettivo il disposto costituzionale. Con un governo numericamente più ampio si potrà tenere meglio in considerazione i vari gruppi di popolazione. Si pensi in particolare alla Svizzera di lingua italiana, che nell’attuale costellazione politica e partitica non ha quasi nessuna possibilità di essere rappresentata in un Consiglio federale di sette membri.

L’ampliamento dell’esecutivo si impone però anche nell’interesse di uno svolgimento ottimale dell’attività di governo: rispetto al 1848 i compiti federali si sono moltiplicati ma il Consiglio federale ha sempre lo stesso numero di membri di allora.

Una minoranza della Commissione è contraria al progetto. A suo avviso l’elezione di candidati provenienti da regioni diverse del Paese e da diverse regioni linguistiche è espressione di una volontà politica che non può essere conseguita per il tramite di una riforma strutturale. Un aumento del numero dei membri del Consiglio federale non rafforzerebbe ma indebolirebbe il governo. Difficilmente l’azione di un governo più numeroso sarebbe altrettanto organica e il principio di collegialità verrebbe messo in pericolo.

Il termine per partecipare alla procedura di consultazione scade il 3 luglio 2015. Il progetto della CIP del Consiglio nazionale è ottenibile all’indirizzo Internet seguente:

http://www.parlament.ch/i/dokumentation/berichte/vernehmlassungen/13-443/Pagine/default.aspx

Presieduta dalla consigliera nazionale Cesla Amarelle (S, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 26 marzo 2015.

Berna, 27 marzo 2015 Servizi del Parlamento