La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) è tuttora convinta che non sia necessario attribuire all’Assemblea federale più diritti di partecipazione per quanto riguarda l’emanazione delle ordinanze del Consiglio federale. Pertanto si esprime sia contro una proposta da parte dei membri del Consiglio nazionale che contro un’iniziativa parlamentare presentata dal Consiglio degli Stati.

Dopo che il Consiglio nazionale si era più volte espresso a favore dell’introduzione di un diritto di veto nei confronti delle ordinanze del Consiglio federale, ora anche in seno al Consiglio degli Stati è stata presentata un’iniziativa su questo tema. Con la sua iniziativa, tuttavia, il consigliere agli Stati Fournier (CE, VS) non chiede l’introduzione di un diritto di veto, bensì che per determinati atti legislativi sia previsto il diritto dell’Assemblea federale di approvare le ordinanze d’esecuzione (14.421 s Iv. Pa. Fournier. Approvazione delle ordinanze da parte delle Camere federali). Con 6 voti contro 6 e il voto preponderante del presidente, la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa. Ritiene infatti che l’Assemblea federale abbia già la possibilità di partecipare alla preparazione delle ordinanze del Consiglio federale. In particolare, già oggi può inserire in una legge riserve di approvazione delle ordinanze. Le commissioni parlamentari hanno anche il compito di esercitare efficacemente il diritto di consultazione di cui dispongono nei confronti dei progetti di ordinanza del Consiglio federale. Una più ampia possibilità di partecipazione da parte del Parlamento rallenterebbe eccessivamente l’attività legislativa e offrirebbe alle lobby un’ulteriore possibilità di influsso sulla legislazione.

Pertanto la Commissione è contraria anche all’introduzione di un diritto generale di veto: con 11 voti favorevoli, 2 contrari e un’astensione si esprime contro un’iniziativa parlamentare in tal senso, alla quale la CIP-N aveva dato seguito il 16 gennaio 2015 con 18 voti favorevoli e 4 contrari (14.422 n Iv. Pa. Aeschi Thomas. Introduzione del diritto di veto contro le ordinanze, cfr. Comunicato stampa della CIP-N del 16 gennaio 2015). Spetterà ora alla Commissione del Consiglio nazionale decidere se ribadire la sua stessa decisione.

Una minoranza della Commissione ritiene invece che sarebbe più semplice e razionale se il Parlamento potesse impedire l’emanazione delle ordinanze inadeguate, anziché dover rimediare a posteriori mediante la modifica della legislazione.

 

Per una base costituzionale sull’inversione dell’onere della prova nell’ambito della protezione dei dati

Con 8 voti contro 3 e 1 astensione, la Commissione ha approvato due iniziative parlamentari, presentate rispettivamente dai consiglieri nazionali Daniel Vischer (G, ZH) e Fathi Derder (RL, VD), che chiedono di modificare la Costituzione federale affinché nell’ambito della protezione dei dati avvenga un cambio di paradigma consistente nel passaggio dalla lotta all’impiego abusivo dei dati personali al diritto di autodeterminazione informativa (14.413 n Per il diritto fondamentale all’autodeterminazione informativa / 14.434 n Proteggere l’identità digitale dei cittadini). L’omologa commissione del Consiglio nazionale ha dato seguito a entrambe le iniziative (cfr. comunicati stampa della CIP-N del 29.8.14 e del 16.1.15). Di fronte a una digitalizzazione della vita sociale sempre più complessa e rapida, la Commissione ritiene opportuno, nell’ambito della protezione dei dati, operare un’inversione dell’onere della prova favorendo i cittadini a scapito di Stato e imprese.

La Commissione ha preso atto dell’intenzione del Consiglio federale di avviare, nel corso del 2016, una procedura di consultazione concernente una revisione della legge sulla protezione dei dati. La Commissione considera opportuno accogliere e attuare in questo quadro le richieste delle iniziative parlamentari. Espressione di questo auspicio, l’approvazione di queste due iniziative consente inoltre alla Commissione omologa del Consiglio nazionale di elaborare un progetto per il caso in cui il disegno del Consiglio federale non venga sottoposto al Parlamento in tempo utile. La minoranza della Commissione, pur riconoscendo la necessità di un intervento legislativo, intende lasciare che sia il Consiglio federale a occuparsi della questione.

 

Presieduta dalla consigliera agli Stati Verena Diener Lenz (ZH, GL), la Commissione si è riunita a Berna il 20 agosto 2015. 

 

 

Berna, 20 agosto 2015 Servizi del Parlamento