Convenzione di Minamata sul mercurio
La Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale si rallegra per la ratifica della Convenzione di Minamata sul mercurio. In tal modo si impegna per l’adozione di norme vincolanti di diritto internazionale che tutelino l’ambiente e la salute dagli effetti di questo metallo pesante.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) propone con 22 voti contro 1 di approvare la Convenzione di Minamata sul mercurio (14.086). La convenzione stabilisce norme vincolanti di diritto internazionale per la gestione del mercurio e si prefigge di ridurre l’impiego di questo metallo pesante altamente tossico nei prodotti e nei processi industriali. La Commissione ritiene che la convenzione sia un importante strumento per contrastare i danni che il mercurio arreca alla salute e all’ambiente, danni che a causa della diffusione internazionale dei residui di mercurio toccano anche la Svizzera. La Commissione constata inoltre con soddisfazione che, in virtù delle severe disposizioni ambientali applicate nel nostro Paese, le aziende svizzere già ottemperano in linea di principio alle prescrizioni e agli obiettivi fissati nella convenzione. L’introduzione su scala mondiale di direttive che regolamentano la gestione del mercurio rafforzerebbe dunque la posizione concorrenziale dell’economia svizzera. La maggioranza dei membri della Commissione ritiene infine che il previsto insediamento in Svizzera della convenzione rafforzi in modo importante la posizione della Ginevra internazionale.

Riduzione dei gas a effetto serra

In seguito, la Commissione ha deciso con 17 voti contro 7 di accogliere il disegno di decreto federale concernente l’approvazione dell’emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (14.033). Con l’approvazione di questo emendamento, la Svizzera si impegna a ridurre le emissioni
di gas a effetto serra entro il 2020 del 20 per cento rispetto al 1990. Questo obiettivo, conforme alla legge sul CO2, non comporta alcuna modifica legislativa. Per la maggioranza della Commissione, la riduzione delle emissioni di CO2 è un obiettivo centrale della politica climatica condotta dal nostro Paese: l’adozione di questo testo rappresenta infatti un segnale importante che rafforza la credibilità della Svizzera sul piano internazionale. La minoranza ritiene invece che l’emendamento vada respinto, in quanto i Paesi che emettono le maggiori quantità di CO2 si sono ritirati o hanno deciso di non impegnarsi in questo processo.

Nel corso della sua prossima seduta la Commissione procederà ad ulteriori consultazioni e poi inizierà la deliberazione di dettaglio del disegno «Economia verde» (14.019).

Presieduta dal consigliere nazionale Hans Killer (V/AG), la Commissione si è riunita il 23 febbraio 2015 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.

 

Berna, 24 febbraio 2015 Servizi del Parlamento