Imposta preventiva
La commission propose, à l’unanimité, d’approuver la prolongation, pour une durée déterminée, du régime d’exonération de l’impôt anticipé pour les «CoCos» et les «write-off bonds» et de l’étendre aux «bail-in bonds».

1. 15.060  Legge federale sull’imposta preventiva. Modifica

Dopo aver sentito i rappresentanti dell’Associazione dei banchieri e di SwissHoldings, la Commissione ha approvato all’unanimità una modifica della legge federale sull’imposta preventiva proposta dal Consiglio federale, intesa a fare in modo che l’attuale esenzione dall’imposta preventiva dei prestiti obbligatoriamente convertibili (i cosiddetti CoCos) e dei prestiti con rinuncia al credito (le cosiddette obbligazioni «write off») venga prorogata di cinque anni, fino al 31 dicembre 2021. Per la stessa durata di tempo si propone ora che vengano esentati dall’imposta preventiva anche i prestiti obbligazionari che sono stati autorizzati dalla FINMA al momento dell’emissione e che in caso di insolvenza (incombente) possono essere ridotti o convertiti in capitale proprio nell’ambito di una procedura di risanamento (le cosiddette obbligazioni «bail in»). La richiesta di adottare una proroga a tempo indeterminato è stata respinta con 12 voti contro 7 e  1 astensione. La maggioranza della Commissione ritiene che a medio termine sia comunque necessario procedere a una riforma globale dell’imposta preventiva.

 

2. 15.054 Legge federale sui lavoratori distaccati. Modifica

La modifica proposta dal Consiglio federale riguarda principalmente l’aumento del limite massimo delle sanzioni previsto dalla LDist, che passerebbe da 5000 a 30 000 franchi nel caso di infrazioni commesse dalle aziende che impiegano lavoratori distaccati per quel che concerne le condizioni salariali e lavorative minime. Con 17 voti contro 7, la Commissione propone di entrare in materia sulla modifica legislativa in quanto ritiene che il limite attuale di 5000 franchi non abbia un effetto sufficientemente dissuasivo sui datori di lavoro. Secondo la maggioranza della Commissione, la revisione è tanto più necessaria visto l’elevato numero di imprese estere che distaccano lavoratori in Svizzera.

La minoranza della Commissione propone invece di non entrare in materia, reputando che sarebbe più sensato procedere a una revisione complessiva nell’ambito dell’attuazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa. La minoranza rammenta inoltre il fatto che l’innalzamento delle sanzioni amministrative toccherà anche le imprese svizzere in caso di mancato rispetto dei normali contratti di lavoro, il che va oltre il quadro ristretto delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. Nella votazione sul complesso il disegno è stato approvato con 17 voti contro 7.

 

3. 15.050 Per la sicurezza alimentare. Iniziativa popolare

Successivamente, la Commissione ha avviato l’esame dell’iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare» (15.050), che si prefigge di rafforzare l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari di produzione indigena variata e sostenibile. Prima di iniziare la deliberazione la Commissione ha svolto un’audizione con alcuni rappresentanti del comitato di iniziativa, accompagnati dal professor Heribert Rausch, oltre che con esponenti dell’Alleanza agricola e del commercio al dettaglio. Ha pure sentito il professor Peter Hettich, dell’Università di San Gallo, in merito alla sua perizia giuridica sull’iniziativa. A tal proposito, la Commissione ha approfondito in particolare la questione a sapere quale necessità concreta di intervenire a livello legislativo risulta dall’iniziativa. La Commissione riprenderà le deliberazioni nel primo trimestre del 2016.

 

4. 14.3728  Mo. Consiglio degli Stati (Niederberger). Costi della regolamentazione a carico dell’economia. Eliminare le attività amministrative inutili nell’ambito dell'AVS

La Commissione ha incontrato il consigliere federale Alain Berset per discutere sulle ripercussioni della mozione sulla lotta contro il lavoro nero e su una consultazione dei partner sociali e dei Cantoni. La Commissione concorda sulla necessità che le aziende siano sgravate a livello amministrativo. Una sua maggioranza ritiene tuttavia che la via indicata dalla mozione sia poco appropriata in tal senso dato che, qualora dovesse essere soppresso l'obbligo fatto ai datori di lavoro di iscrivere nel corso dell'anno i nuovi dipendenti alla cassa di compensazione AVS, la lotta contro il lavoro nero risulterebbe più difficile. In alternativa il Consiglio federale propone di adeguare l’ordinanza sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (OAVS) in modo che tutte le iscrizioni effettuate nel corso dell’anno da un’azienda e l’effettivo aggiornato del suo personale vengano riassunti dalla cassa di compensazione e messi a disposizione dell’azienda nella forma di un formulario precompilato da utilizzare per il conteggio annuale del salario.

Una minoranza della Commissione ritiene che la soluzione costituita dal formulario precompilato sia una misura di sgravio insufficiente. Essa sostiene la mozione argomentando che questa comporterebbe un maggior sgravio alle aziende e che non intralcerebbe né le casse di compensazione né la lotta contro il lavoro nero.
Con 12 voti contro 10 e 2 astensioni, la Commissione ha deciso di respingere la mozione; sostiene per contro la proposta di adeguamento dell’OAVS formulata dal Consiglio federale.

 

5. 12.501 Iv. Pa. Lüscher. Adeguamento della LFINMA per promuovere la reputazione e la concorrenzialità della piazza finanziaria

L’iniziativa parlamentare depositata da Christian Lüscher vuole che il rafforzamento della concorrenzialità della piazza finanziaria svizzera diventi uno degli obiettivi principali della FINMA. Nel 2013 la CET-N aveva dato seguito a questa iniziativa parlamentare, mentre nell’aprile del 2015 l’omologa Commissione del Consiglio degli Stati non ha aderito alla sua decisione. Dopo un’ulteriore discussione, la CET-N ha deciso ora, con 16 voti contro 3 e 2 astensioni, di proporre alla sua Camera di non dare seguito all’iniziativa, argomentando che, in caso contrario, ciò nuocerebbe alla credibilità dell’autorità di vigilanza.

 

6. 15.403 Iv. Pa. Marra. FINMA. Obbligo di informazione e stress test

L’iniziativa parlamentare depositata da Ada Marra si prefigge di rafforzare la vigilanza esercitata dalla FINMA e vuole che per le banche si prevedano degli stress test in materia di riciclaggio. Con 12 voti contro 7 e 0 astensioni, la Commissione propone al Consiglio nazionale di non dare seguito all’iniziativa. Quando le banche violano le disposizioni legali in materia di vigilanza, la FINMA può adottare i provvedimenti necessari per il ripristino della situazione conforme, pronunciare sanzioni ed eventualmente sporgere denuncia presso le autorità penali.

 

7. Conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC)

Su sua richiesta, la Commissione è stata consultata dal Consiglio federale in merito al mandato negoziale per la decima conferenza ministeriale ordinaria dell’OMC, in programma a Nairobi. La Commissione approva il mandato negoziale della delegazione svizzera. Con 12 voti contro 10 e 1 astensione si è espressa affinché il Consiglio federale adotti un’ulteriore raccomandazione: nell’ambito della conferenza ministeriale la delegazione negoziale svizzera dovrà impegnarsi affinché l’OMC ammetta in futuro la possibilità, nel caso di derrate alimentari importate, di tenere in considerazione criteri qualitativi quali il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, il benessere degli animali o l’equità delle condizioni di lavoro.

 

8. Audizione sulle condizioni quadro per le aziende startup

La Commissione ha condotto un’audizione approfondita con alcuni rappresentanti di aziende startup. L’obiettivo dell’incontro era di fare in modo che la Commissione potesse farsi un’idea, ascoltando i diretti interessati, delle condizioni quadro in cui operano le startup in Svizzera e delle sfide cui sono confrontate. Dai colloqui è emerso che le startup ravvisano in alcuni ambiti un potenziale di miglioramento e, in parte, la necessità di intervenire a livello politico: in particolare la regolamentazione dei mercati finanziari, il crowdfunding e le condizioni quadro fiscali. Con 17 voti contro 0 e 3 astensioni, la CET-N ha pertanto deciso di adottare un postulato che incarica il Consiglio federale di esaminare quali misure possono essere adottate per rafforzare e migliorare la competitività della piazza finanziaria nel settore delle nuove tecnologie finanziarie e di indicare quali azioni sono necessarie affinché queste misure possano essere attuate (15.4086).

 

La Commissione raccomanda all’unanimità al proprio Consiglio di respingere la mozione «Capitale di partecipazione per le banche cooperative» (15.3220), depositata da Fabio Abate. La richiesta della mozione viene ripresa nel quadro del progetto LIFin.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Ruedi Noser (PLR, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 9 et il 10 novembre 2015. A parte della seduta erano presenti la Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e i consiglieri federali Eveline Widmer-Schlumpf, Johann Schneider-Ammann e Alain Berset.

 

 

Berna, 11 novembre 2015 Servizi del Parlamento