Custodia di bambini complementare alla famiglia
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale ha dato seguito all’iniziativa parlamentare del Gruppo BD (15.420) con 14 voti contro 9 e 1 astensione. L’iniziativa in questione chiede nuove basi legali necessarie per permettere alla Confederazione di sostenere finanziariamente i Comuni nell’istituzione di scuole a orario continuato.

La Confederazione dispone di sufficienti fondi sulla base della legge sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia per sostenere finanziariamente l’istituzione di posti di custodia in tali strutture. Secondo la Commissione, di fatto, con la legge attuale sono stati tuttavia istituiti in linea di massima soltanto posti nelle strutture di custodia collettiva diurna e nelle strutture di custodia parascolastiche. La maggioranza della CSEC-N appoggia pertanto quanto richiesto dal PBD e vorrebbe, considerata la carente offerta, promuovere esplicitamente la creazione di scuole a orario continuato, auspicando che la Confederazione partecipi all’istituzione con un «contributo adeguato». In tal modo la CSEC-N intende sostenere il Consiglio federale nei suoi sforzi recentemente annunciati tesi a migliorare dal profilo qualitativo la custodia di bambini complementare alla famiglia.

I membri della Commissione che non hanno dato seguito all’iniziativa ritengono che, alla luce delle basi legali esistenti e delle misure già ipotizzate dal Consiglio federale, l’iniziativa sia superflua. L’affare passa ora alla CSEC-S.

 

14.451 n Iv. Pa. Müri. Fondi per promuovere la qualificazione nella formazione professionale di base da parte di Confederazione, Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro

La CSEC-N ha deciso con 15 voti contro 9 di attenersi alla decisione già presa nella scorsa primavera di dare seguito all’iniziativa parlamentare Müri. L’obiettivo dell’iniziativa è rafforzare la formazione professionale. La Confederazione dovrà mettere a disposizione dei Cantoni sull’arco di quattro anni 50 milioni di franchi svizzeri da destinare a investimenti per la formazione professionale di base.

La Commissione aveva già dato seguito in febbraio all’iniziativa parlamentare di Felix Müri (UDC, LU). Dopo la decisione di segno opposto della CSEC-S (cfr. comunicato stampa del 23 giugno 2015), la CSEC-N ha ora confermato la sua scelta. Essa si rallegra delle misure pianificate dal Consiglio federale, da attuare tra l’altro nel quadro dell’iniziativa sul personale qualificato e del messaggio ERI. Pur non intendendo porsi in concorrenza con queste misure, la CSEC-N vuole tuttavia garantire, seguendo la via dell’iniziativa, che la Confederazione investa ogni anno i mezzi necessari a rafforzare la formazione di base. L’oggetto passa ora al Consiglio nazionale.

 

Politica della gioventù

La Commissione ha preso conoscenza di due rapporti sulla politica della gioventù nei quali il Consiglio federale ha stilato un bilancio sui programmi nazionali appena conclusi “Giovani e media” e “Giovani e violenza”. La Commissione ha espresso la sua soddisfazione per i risultati dei programmi.

 

Bilancio di Harmos

La Commissione ha inoltre affrontato il tema dell’armonizzazione del settore scolastico. In rappresentanza della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), il consigliere di Stato del Canton Berna Bernhard Pulver ha presentato il bilancio stilato dalla CDPE in estate su Harmos.
Presieduta dal consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS, BE), la Commissione si è riunita nel Klosterhotel St. Petersinsel a Erlach il 13 e 14 agosto 2015.

 

 

Berna, 14 agosto 2015 Servizi del Parlamento