Dal novero delle misure destinate a potenziare le cure infermieristiche vanno esclusi i contributi individuali volti a promuovere l'accesso a tale formazione. È quanto propone la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati a seguito della deliberazione di dettaglio sul controprogetto indiretto all'iniziativa sulle cure infermieristiche.

​Entrata in materia nel corso della seduta precedente, la Commissione ha iniziato la deliberazione di dettaglio sul controprogetto indiretto (Iv. Pa. 19.401) all'iniziativa popolare sulle cure infermieristiche, che era stato approvato dal Consiglio nazionale nella sessione invernale del 2019. Ha dibattuto a fondo la questione se i Cantoni debbano riconoscere agli studenti contributi di formazione destinati a coprire il loro mantenimento, così da promuovere l'accesso ai corsi di formazione in cure infermieristiche presso le scuole specializzate superiori e le scuole universitarie professionali. Con 7 voti contro 6 la Commissione propone di rinunciare a tale contributo, poiché non vi è motivo che la Confederazione sostenga finanziariamente chi segue una formazione in cure infermieristiche ma non gli altri studenti. La questione del finanziamento degli studi si pone infatti con riguardo a tutti i cicli di formazione. La previsione di tali contributi costituirebbe inoltre un'ingerenza nella ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni, il che è inopportuno anche per motivi d'ordine politico-istituzionale. La decisione della Commissione comporta un ridimensionamento dei contributi federali alla formazione in cure infermieristiche previsti dal controprogetto, che ammonterebbero dunque a 268 milioni di franchi al massimo per otto anni.

Una minoranza della Commissione è in linea di principio favorevole al mantenimento dei contributi, giacché consentirebbero di assicurare il numero supplementare di studenti di cui si ha urgente bisogno. È nondimeno dell'avviso che la decisione se valersi o meno di tale strumento debba spettare ai Cantoni. Un'altra minoranza ritiene per contro che i Cantoni dovrebbero essere tenuti a concedere i contributi in questione, come deciso dal Consiglio nazionale. La Commissione proseguirà le deliberazioni nel corso della prossima seduta.

Accertamenti approfonditi riguardo al finanziamento unitario delle prestazioni

Con 12 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione è entrata in materia sul progetto «Finanziamento unitario delle prestazioni nel settore ambulatoriale e ospedaliero» (Iv. Pa. 09.528), elaborato dalla commissione omologa del Consiglio nazionale e approvato da quest'ultimo nella sessione autunnale del 2019. Onde poter disporre degli elementi di giudizio utili all'esame di tale oggetto, la Commissione ha incaricato l'Amministrazione di svolgere accertamenti approfonditi, in particolare per quanto concerne la forma concreta che assumerà il finanziamento unitario, i flussi finanziari, l'integrazione del finanziamento delle cure, le ripercussioni per gli assicurati e le possibilità di gestione strategica. Le deliberazioni proseguiranno con ogni probabilità nel mese di ottobre di quest'anno.

Altre decisioni

Con 6 voti contro 5 e 2 astensioni la Commissione propone di accogliere la mozione Munz «Stop allo spreco alimentare» (19.3112). La maggioranza concorda con quanto proposto dal Consiglio federale, che intende vagliare l'adozione di nuove norme concernenti i generi alimentari deperibili. Una minoranza si oppone tuttavia all'introduzione, prospettata nella motivazione della mozione, di un obbligo di consegna delle derrate alimentari. Poiché vi è una discrepanza tra il testo e la motivazione, propone pertanto di respingere la mozione.

La Commissione propone inoltre di accogliere la mozione Brand «Digitalizzazione dello scambio di dati tra i Comuni e gli assicuratori-malattie» (18.3765, con 6 voti contro 0 e 3 astensioni) e la mozione Hess«Domicilio degli assicurati, premi delle casse malati e quoteparti dei Cantoni sulle prestazioni ospedaliere. Meno burocrazia, meno errori» (18.4209, con 8 voti contro 0 e 1 astensione), puntualizzando nondimeno che le associazioni degli assicuratori-malattie non potranno essere coinvolte nello scambio di dati.

Con 7 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione propone di accogliere la mozione Heim «Trasparenza sulle retribuzioni e gli onorari dei medici con funzioni direttive» (18.3107).

La Commissione propone poi all'unanimità di accogliere le seguenti mozioni del Consiglio nazionale:

  • Rischi per la salute dovuti alla carenza di selenio. Misure da prendere (18.3828, Bourgeois)
  • Commercializzare il latte delle mucche che allattano (18.3849, Munz)
  • Legge sull'assicurazione malattie. Tener conto delle prestazioni dei farmacisti suscettibili di garantire la qualità e contenere i costi (18.3977, Humbel)

La Commissione si è inoltre occupata del nuovo coronavirus. Un esperto dell'Ufficio federale della sanità pubblica ha informato i deputati riguardo all'evolversi della situazione, ai problemi che il nostro Paese potrebbe essere chiamato ad affrontare e ai preparativi predisposti.

Presieduta da Paul Rechsteiner (PS, SG), la Commissione si è riunita a Berna l'11 febbraio 2020. A parte della seduta ha presenziato il consigliere federale Alain Berset.