La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha esaminato approfonditamente la strategia di politica economica esterna della Svizzera, chiedendo al Consiglio federale di consultarla al riguardo. Per prepararsi alla consultazione ha sentito organizzazioni ed esperti dell’economia, della scienza e della società civile, con i quali si è confrontata sull’orientamento strategico dell’economia esterna svizzera.

Conformemente a quanto deciso nella seduta del 10 e dell'11 gennaio 2022, la CPE-N ha chiesto, in virtù dell'articolo 152 capoverso 5 LParl, di essere consultata sulla strategia di politica economica esterna, che sostanzialmente ha approvato con 10 voti contro 0 e 14 astensioni. La Commissione si dice dispiaciuta che il Consiglio federale non abbia consultato le pertinenti Commissioni per tempo e in modo proattivo in merito a tale strategia. Lamenta inoltre che importanti relazioni e settori politico-economici non siano stati considerati con la giusta attenzione. Per questo motivo ha raccomandato al Consiglio federale, con 18 voti contro 6, di completare la strategia sulla politica economica esterna con una strategia sulle relazioni politico-economiche con l’UE. Con lo stesso numero di voti la Commissione raccomanda inoltre di inserire nella strategia del Consiglio federale un capitolo dedicato all’Africa. Da ultimo la Commissione ha respinto, sempre con 18 voti contro 6, la proposta di stralciare dalla strategia l’ulteriore sviluppo degli accordi bilaterali Svizzera-UE.

Rapporto sulla politica economica esterna

La CPE-N ha preso atto del rapporto del Consiglio federale sulla politica economica esterna 2021 comprendente messaggi concernenti accordi economici e il rapporto concernente le misure tariffali adottate nel 2021 (22.008). Al riguardo è entrata in materia su due decreti federali, che ha accolto all’unanimità nella votazione sul complesso:

  • Decreto federale che approva la decisione n. 2/2021 del comitato misto commerciale Svizzera-Regno Unito sulla modifica dell’Accordo commerciale tra la Svizzera e il Regno Unito;
  • Decreto federale che approva le misure tariffali adottate nel 2021.

Durante il dibattito sul rapporto la Commissione ha discusso, fra l’altro, delle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19, delle attività della Svizzera nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e della politica di libero scambio. Si è inoltre confrontata sulle relazioni economiche con l’Unione europea: alcuni membri ritengono che occorra prevedere un piano di attuazione e di negoziati al fine di garantire la continuità della via bilaterale. Una proposta in tal senso è stata respinta con 13 voti contro 11.

Valutazione concernente la partecipazione del Parlamento nel settore della soft law

Su incarico delle due Commissioni di politica estera il Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA) ha effettuato una valutazione concernente la partecipazione del Parlamento nel settore della soft law. Ha esaminato in particolare l’adeguatezza della partecipazione del Legislativo nel settore della soft law e la relativa prassi dell’Amministrazione federale. Inoltre, i diritti di partecipazione del Parlamento svizzero sono stati analizzati in un confronto internazionale. Come la sua omologa, anche la CPE del Consiglio nazionale ha deciso, senza voti contrari, di pubblicare il rapporto di valutazione del CPA e il relativo parere legale della professoressa Anna Petrig.

Ulteriori decisioni

  • La CPE-N ha accolto la mozione 21.3595 «Pari opportunità per le imprese svizzere. Permettere gli investimenti nelle imprese cinesi (reciprocità)» della CPE-S con 15 voto contro 9.
  • La Commissione ha deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 18.466 «Far approvare il diritto non vincolante dall’Assemblea federale» con 17 voti contro 6.
  • La Commissione ha deciso, con 13 voti contro 12, di presentare la mozione 22.3012 «Misure urgenti a favore della piazza svizzera di ricerca, formazione e innovazione».