La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) è stata consultata in merito a un importo complessivo di 11 milioni di franchi destinato all'UNRWA. Dieci milioni di franchi saranno assegnati al programma dell'Agenzia in Giordania, Libano e Siria, mentre 1 milione sarà destinato all'attuazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto Colonna per rafforzare l'imparzialità dell'Agenzia. La CPE-S ha sostenuto all'unanimità questa proposta del Consiglio federale del 21 maggio 2025.

Consultata in merito ai contributi all'UNRWA in adempimento del mandato conferito dal Parlamento nel quadro del preventivo 2025, la CPE-S ha sostenuto all'unanimità la proposta del Consiglio federale (comunicato stampa).

Nel corso del dibattito, la CPE-S ha anche esaminato una proposta intesa, da un lato, a versare il contributo senza restrizioni geografiche, affinché l'UNRWA possa attribuire i fondi in base ai bisogni urgenti effettivi della popolazione palestinese e, dall'altro, a richiedere un credito aggiuntivo di 10 milioni di franchi a favore dell'UNWRA nell'ambito della seconda aggiunta al preventivo, viste le crescenti esigenze della popolazione nel Territorio palestinese occupato.

La Commissione ha respinto la prima parte della proposta con 7 voti contro 2 e la seconda con 4 voti contro 2 e 2 astensioni. La maggioranza ritiene che la proposta del Consiglio federale sia equilibrata, garantisca flessibilità nella concessione dei fondi nell'ambito dei programmi dell'UNRWA in Giordania, Libano e Siria e i suoi obiettivi siano chiaramente definiti.

Secondo la minoranza è invece essenziale lasciare che l'UNRWA utilizzi i fondi nel miglior modo possibile per soddisfare le esigenze della popolazione palestinese, sia all'interno sia all'esterno del Territorio palestinese occupato.

La CPE-S ha inoltre approvato una proposta contenuta nel suo parere espresso in sede di consultazione. Essa chiede al Consiglio federale di fare tutto il possibile, con effetto immediato, per garantire l'accesso agli aiuti umanitari a Gaza,

  1. utilizzando tutti i mezzi diplomatici per ottenere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi (all’unanimità);
  2. astenendosi da qualsiasi collaborazione diretta o indiretta con la Gaza Humanitarian Foundation (7 voti contro 1 e 2 astensioni).

Infine, la CPE-S ha preso atto che contributi per un importo complessivo di 9 milioni di franchi saranno versati ad altre organizzazioni umanitarie (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, Programma alimentare mondiale, Organizzazione mondiale della sanità e Mezzaluna Rossa palestinese) nel Territorio palestinese occupato. Questi fondi saranno utilizzati per rispondere alle esigenze umanitarie nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.