La Delegazione parlamentare svizzera presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) esorta l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea ad avviare un’indagine condotta da esperti indipendenti per far luce sulle attuali accuse riguardanti reati di corruzione all’interno dell’APCE.

La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta nei confronti di un ex membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) per corruzione e riciclaggio. Secondo gli inquirenti il deputato indagato avrebbe percepito elevate somme di denaro per influenzare in modo determinante la votazione sul rapporto concernente la situazione dei diritti umani in Azerbaigian. La Delegazione svizzera presso l’APCE ha trasmesso uno scritto all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea (cfr. allegato) esortandolo ad attivarsi autonomamente e ad avviare un’indagine condotta da esperti indipendenti in materia di lotta alla corruzione. Si tratta di difendere il valore più importante dell’Assemblea: la sua credibilità. Gli esperti in materia di corruzione dovranno nel contempo formulare proposte su come riformare le regole e il codice di comportamento per proteggere nel miglior modo possibile l’Assemblea da tentativi di corruzione.
Nel frattempo l’Ufficio di Presidenza ha incaricato la Commissione per il Regolamento, le Immunità e gli Affari Istituzionali, presieduta dalla consigliera agli Stati Liliane Maury Pasquier, di seguire gli sviluppi della questione.
A Strasburgo la Delegazione svizzera ha svolto colloqui con rappresentati di ONG che si occupano in particolare di lotta contro la corruzione. Al termine dei colloqui ha confermato di voler continuare a seguire questo tema con grande attenzione.