La Commissione ha proceduto alla prima eliminazione delle divergenze relativa al programma di stabilizzazione 2017-2019 (16.045) e propone di mantenere le decisioni del Consiglio nazionale per tutte le posizioni aperte. Il ministro delle finanze ha informato brevemente in merito all’attuazione dei tagli trasversali al preventivo 2017 (16.041). La revisione parziale della legge sul Controllo delle finanze è sostenuta all’unanimità (16.064). Nell’ambito della procedura di corapporto parlamentare si propone alla CET di prorogare a tempo indeterminato l’aliquota speciale IVA per prestazioni alberghiere (15.410). La CdF propone all’unanimità alla CAPTE di non entrare in materia sul messaggio concernente l’articolo costituzionale su un sistema d’incentivazione nel settore del clima e dell’energia (15.072). La Commissione ha discusso se sia opportuno disciplinare a livello di legge come procedere se il Parlamento non ha approvato il preventivo entro l’inizio dell’anno di preventivo.

Programma di stabilizzazione (16.045) e attuazione dei tagli trasversali al preventivo 2017

Dopo che nella sessione invernale il Consiglio degli Stati quale Camera prioritaria aveva proceduto alla prima eliminazione delle divergenze (cfr. la tabella sinotticapdf) la Commissione si è occupata per la prima volta delle divergenze rimaste fra le due Camere. Vi erano due proposte di mantenere tutte le decisioni del Consiglio nazionale e una proposta di aderire a tutte le decisioni del Consiglio degli Stati. Per tutte le posizioni aperte la maggioranza della Commissione vuole aderire alle decisioni del Consiglio nazionale con le seguenti maggioranze: misure nel settore proprio (mandati di risparmio di 243 milioni nel 2018, 249 milioni nel 2019): 15 voti contro 9; migrazione e integrazione, 14 voti contro 9 (1 astensione); altre misure del DEFR nel settore dei trasferimenti (riduzione del fondo per il promovimento regionale): 14 voti contro 9 (1 astensione); legge federale sull’assicurazione malattie (riduzione del sussidio per la riduzione dei premi): 15 voti contro 9. È previsto di concludere la deliberazione sul progetto nelle due Camere nella sessione primaverile.
Il ministro delle finanze ha quindi informato brevemente in merito all’attuazione, in linea di massima lineare, dei tagli trasversali decisi dal Parlamento nel settore del personale, della consulenza, dei servizi esterni e delle tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) nell’ambito del preventivo 2017 e ha risposto alle domande della Commissione.

Revisione parziale della legge sul Controllo delle finanze e corapporti

La Commissione propone all’unanimità al Consiglio nazionale di approvare la revisione parziale della legge sul Controllo delle finanze (16.064). Il progetto attua le istanze di tre interventi parlamentari presentati a seguito del fallito progetto informatico INSIEME dell’Amministrazione federale delle contribuzioni.

In un corapporto alla Commissione dell’economia e dei tributi (CET) sull’iniziativa parlamentare de Buman "Inserire in modo permanente l’aliquota speciale IVA per le prestazioni del settore alberghiero" (15.410) la CdF propone alla CET, con 13 voti contro 11, di proporre al Consiglio nazionale di prorogare a tempo indeterminato l’aliquota speciale IVA per prestazioni alberghiere. La minoranza (11 voti) vuole unicamente una proroga limitata. In precedenza la CdF si era espressa con 19 voti contro 3 (2 astensioni) a favore dell’aliquota speciale, soprattutto alla luce della difficile situazione economica nel settore del turismo. Per la maggioranza è più funzionale allo scopo prorogare l’aliquota speciale a tempo indeterminato piuttosto che doverne discutere periodicamente il mantenimento. La minoranza della Commissione ritiene questa scelta sensata e necessaria dal profilo della politica finanziaria.

In un corapporto alla Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE) la CdF propone all’unanimità (1 astensione) di non entrare in materia sul progetto 15.072 (messaggio concernente l’articolo costituzionale su un sistema d’incentivazione nel settore del clima e dell’energia). Una proposta di minoranza della sottocommissione incaricata dell’esame preliminare di entrare in materia sul progetto e di rinviarlo al Consiglio federale è stata ritirata. La maggioranza della sottocommissione ha sostenuto la proposta di non entrare in materia con motivazioni di ordine finanziario ed economico.

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Quale conseguenza del rifiuto del preventivo 2017 (16.041) dopo la prima deliberazione di dettaglio in Consiglio nazionale, la Commissione ha discusso se sia necessaria una disposizione di legge per disciplinare come procedere nel caso in cui il Parlamento non abbia adottato il preventivo entro l’inizio dell’anno di preventivo. La Commissione aveva una proposta di iniziativa commissionale per elaborare una normativa in questo senso. La proposta era stata motivata con le conseguenze di ampia portata per la Svizzera se all’inizio dell’anno di preventivo non fosse disponibile il preventivo della Confederazione approvato dal Parlamento. Durante la discussione è stato argomentato che il fatto di introdurre una normativa in questo ambito potrebbe accrescere l’incentivo a rinviare il preventivo al Consiglio federale. Una chiara maggioranza delle forze politiche riconosceva l’importanza della formula attuale che spinge a trovare il consenso con l’ausilio della conferenza di conciliazione concludendo le deliberazioni riguardanti il preventivo nella sessione invernale. Pertanto la proposta è stata ritirata.

Infine la Delegazione delle finanze ha presentato i resoconti relativi alle ultime sedute ordinarie.

Presieduta da Margret Kiener Nellen (PS/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 12 gennaio 2017. A parte della seduta erano presenti il consigliere federale Ueli Maurer, il direttore e altri collaboratori dell’Amministrazione federale delle finanze nonché rappresentanti del DEFR/SECO e il vicedirettore del Controllo federale delle finanze.