La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati propone di approvare il messaggio sul programma di stabilizzazione 2017-2019, apportandovi nel contempo alcune modifiche inerenti alle misure di risparmio.

16.045 s Programma di stabilizzazione 2017-2019

La Commissione ha svolto la deliberazione di dettaglio sul programma di stabilizzazione 2017-2019. Il relativo messaggio prevede, rispetto al piano finanziario provvisorio del 2015, sgravi di 800 milioni di franchi nel 2017, di 900 milioni nel 2018 e di 1 miliardo nel 2019. Il programma di stabilizzazione si compone di 24 misure e interessa tutti gli ambiti di competenza della Confederazione, chiamando dunque ciascun settore a dare il proprio contributo, pur se in modo differenziato.

Con il messaggio sono sottoposti al vaglio dell’Assemblea federale due disegni di legge: la legge federale sul programma di stabilizzazione 2017-2019 e la legge federale sui compiti, l'organizzazione e il finanziamento dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni. La prima è una cosiddetta legge mantello che prevede la modifica di 16 leggi federali, mentre la seconda crea i presupposti necessari a trasformare l’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni in un istituto di diritto pubblico.

Il ministro delle finanze del Cantone del Giura, Charles Juillard, e il ministro delle finanze del Cantone di Zurigo, Ernst Stocker, hanno esposto alla Commissione il parere dei Cantoni riguardo al programma di stabilizzazione, esprimendo in particolare la preoccupazione che le misure di risparmio federali possano tradursi in un aggravio supplementare per i Cantoni. Alla luce di tale parere e delle spiegazioni del capo del Dipartimento federale delle finanze, la Commissione ha deciso all’unanimità di entrare in materia sul disegno di legge federale sul programma di stabilizzazione 2017-2019.

Nell’ambito della deliberazione di dettaglio, la Commissione ha esaminato 16 proposte di modifica del disegno del Consiglio federale. Con 10 voti contro 3, è inoltre stata respinta una proposta di rinviare l’oggetto al Consiglio federale incaricando quest’ultimo di adeguare le modalità di calcolo del fattore congiunturale utilizzato per determinare l’importo massimo delle spese autorizzate.

Formazione, ricerca e innovazione

La Commissione ha respinto anche due proposte di segno opposto concernenti il settore della formazione, della ricerca e dell’innovazione. La prima (respinta con con 7 voti contro 5) chiedeva di ridurre di 250 milioni di franchi le economie previste dal disegno, mentre la seconda (respinta con 11 voti contro 1) proponeva di aumentarle di 225 milioni. La Commissione ha tuttavia ritenuto che i risparmi previsti in tale settore fossero proporzionati.

Agricoltura

Sono state bocciate anche cinque proposte che intendevano mitigare le misure di risparmio previste nel settore dell’agricoltura. Con 8 voti contro 4, è stata infatti respinta la proposta di sopprimere le misure concernenti la promozione della qualità e delle vendite. Sempre con 8 voti contro 4 sono state poi respinte due proposte che chiedevano di dimezzare le economie previste nel settore dei crediti all’investimento e in quello dei crediti destinati alle migliorie strutturali. Con il voto preponderante della presidente sono invece state scartate le proposte di sopprimere le misure concernenti i pagamenti diretti e le misure relative alla garanzia di qualità del latte. La maggioranza della Commissione ha motivato la propria decisione ribadendo come ogni settore debba dare il proprio contributo, onde non compromettere l’equilibrio complessivo del disegno.

Cooperazione internazionale

La Commissione ha invece accolto una proposta che chiedeva maggiori sacrifici da parte del settore della cooperazione internazionale. Con 7 voti contro 6, ha così deciso di aumentare di 100 milioni di franchi i risparmi previsti in tale settore.

Assicurazione malattie

La Commissione ha per contro deciso di stralciare dal disegno la modifica della legge sull’assicurazione malattie che prevedeva di ridurre il sussidio federale dal 7,5 al 7,3 per cento delle spese lorde dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. A giudizio della Commissione, tale misura avrebbe infatti comportato un aggravio inaccettabile per i Cantoni.

Dogane

Nell’intento di sostenere i Cantoni di confine, la Commissione ha accolto con 8 voti contro 5 la proposta di stralciare le misure che prevedono la chiusura di taluni valichi di frontiera e la riduzione del numero degli stessi. Tali misure rappresenterebbero un risparmio di 5,5 milioni di franchi circa.

Migrazione e integrazione

Con 9 voti contro 3 e 1 astensione, ha accolto anche la proposta di stralciare le misure di risparmio previste nel settore della migrazione e dell’integrazione, in quanto ritiene che non sia opportuno tagliare i fondi previsti per l’integrazione proprio nel momento in cui tale compito riveste importanza cruciale.

In sintesi, le proposte della maggioranza della Commissione si traducono in aumento dei risparmi pari a 94 milioni di franchi nel 2017, a 9,6 milioni nel 2018 e a 6 milioni nel 2019.

La Commissione ha poi accolto all’unanimità la proposta di sospendere l’esame della legge federale sui compiti, l'organizzazione e il finanziamento dell'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni. Si reputa infatti opportuno attendere che si concluda l’esame di altri oggetti materialmente connessi.

Il Consiglio degli Stati esaminerà i due disegni in questione nel corso della sessione autunnale di quest’anno.

 

A colloquio con il presidente della Banca nazionale svizzera

Come ogni anno, in vista dell’esame del preventivo la Commissione si è intrattenuta con il presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, allo scopo di informarsi sul punto di vista della BNS riguardo alla situazione congiunturale e sulle prospettive per l’anno a venire. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati l’attuale situazione economica europea, i suoi possibili sviluppi a seguito della Brexit e le eventuali ricadute per l’economia svizzera. Anche il forte apprezzamento del franco e la politica degli interessi negativi praticata dalla BNS sono stati oggetto di discussione. I membri della Commissione hanno ribadito la loro preoccupazione per l’impatto di tale politica sull’economia e sullo stato di salute delle casse pensione. Jordan ha infine commentato i risultati del primo semestre 2016 della BNS.

 

Altri oggetti

La Commissione ha accolto con favore il messaggio e il disegno del Consiglio federale concernenti gli immobili del DFF per il 2016 (16.046). Nel messaggio il Consiglio federale chiede due crediti di importo pari a 179,8 milioni di franchi complessivi. Il primo credito, di 27,8 milioni di franchi, è destinato a finanziare l’ampliamento del Centro d’asilo della Confederazione di Boudry. Il secondo, di 152 milioni di franchi, sarà invece impiegato per la costruzione a Ginevra di nuovi alloggi di servizio per il Corpo delle guardie di confine, per il risanamento e l’ampliamento dell’impianto di alta sicurezza nel settore veterinario di Mittelhäusern e per il credito quadro relativo alle costruzioni civili della Confederazione.

 

Presieduta da Anita Fetz (PS, BS), la Commissione si è riunita a Berna il 22 agosto 2016. A parte della seduta hanno partecipato il capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer, il presidente della Direzione generale della BNS Thomas Jordan e i ministri delle finanze dei Cantoni di Giura e Zurigo.