Nella sua seduta odierna la CdG-N si è occupata dell’operato delle autorità in relazione all’emergenza di Credit Suisse e alla sua acquisizione. Ha individuato la necessità di svolgere accertamenti approfonditi su diversi aspetti. Secondo la Commissione si tratta ad esempio in primo luogo di esaminare in che modo il Consiglio federale ha attuato il diritto vigente, in che modo Credit Suisse è stato sorvegliato, se e come sono state esaminate opzioni alternative e se fosse opportuno ricorrere al diritto di necessità. Data la portata dell’evento è di principio del parere che si debba istituire una CPI, soprattutto perché dispone di maggiori strumenti. Considera però necessario che, finché non sarà presa una decisione in merito, le due CdG procedano ai primi accertamenti nel quadro della loro attività di alta vigilanza in modo da ampliare la base decisionale.
Per questo motivo nella sua seduta odierna la CdG-N ha deciso di unirsi ai lavori di accertamento già decisi dalla CdG-S. Concretamente ha incaricato le sue sottocommissioni tematiche competenti (DFF/DEFR e DFGP/CaF) di svolgere accertamenti in merito alle questioni principali e di riferire i risultati alla Commissione plenaria entro inizio maggio 2023. Ha inoltre deciso di sentire i principali attori a livello federale, ossia i capi dei Dipartimenti interessati (in particolare il DFF e il DFGP), il presidente della Confederazione, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e la Banca nazionale svizzera (BNS), in occasione delle due sedute plenarie che terrà assieme alla CdG-S l’8 e 9 nonché il 15 e 16 maggio 2023.
Presieduta dalla consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo (PS, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 31 marzo 2023.