La Delegazione svizzera è stata ricevuta al Parlamento belga da Peter De Roover, presidente della Camera dei rappresentanti, da Vincent Blondel, presidente del Senato, da Anne Capoen, presidente del Gruppo di amicizia Belgio-Svizzera, oltre che da numerosi parlamentari belgi. I colloqui hanno riguardato il rafforzamento delle relazioni bilaterali fra la Svizzera e il Belgio, la cooperazione parlamentare e le sfide internazionali.
La Delegazione si è poi recata al Parlamento europeo, dove ha incontrato Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, e Marie-Agnes Strack-Zimmermann, presidente della Commissione per la sicurezza e la difesa. Si è discusso della cooperazione europea nei settori della sicurezza, degli armamenti e della difesa, nonché del ruolo svolto dai parlamenti nella gestione delle sfide in materia di politica di sicurezza e crisi regionali, in particolare alla luce del sostegno all’Ucraina. Si è inoltre parlato del calendario parlamentare relativo all’esame del pacchetto di accordi tra la Svizzera e l’Unione europea, i cui negoziati si sono conclusi nell’estate del 2025. La Delegazione ha inoltre sottolineato l’interesse della Svizzera a essere esentata dalle misure riguardanti l’acciaio (attualmente è concessa un’esenzione agli Stati dello Spazio economico europeo e dell’AELS) e si è detta favorevole all’adozione di una soluzione equa.
La delegazione si è pure intrattenuta con Benedetta Berti e Henrik Bliddal, rispettivamente segretaria generale e segretario generale aggiunto dell’Assemblea parlamentare della NATO (AP-NATO), con i quali ha discusso dell’evoluzione del panorama di sicurezza euro-atlantico, del ruolo svolto dai parlamenti nella difesa dei valori democratici e delle priorità cui è attualmente confrontata l’AP-NATO.
I membri della Delegazione hanno anche incontrato Javier Colomina, segretario generale aggiunto della NATO per gli affari politici e la politica di sicurezza e rappresentante speciale per il vicinato meridionale, nonché Piers Cazalet, direttore della cooperazione in materia di difesa e sicurezza. I colloqui si sono incentrati sulla situazione in Ucraina, sugli insegnamenti tratti dal meccanismo JATEC e sulla cooperazione instauratasi fra la NATO e la Svizzera nell’ambito del Partenariato per la pace. Il contributo svizzero alla missione KFOR, alla quale il nostro Paese partecipa dal 1999, è stato anch’esso oggetto di discussione in vista della proroga della partecipazione svizzera alla KFOR, prossimamente all’esame del Consiglio federale.
Infine, la Delegazione svizzera si è recata all’Institut Von Karman de dynamique des fluides, dove si conducono ricerche approfondite nel campo dell’aerodinamica e della propulsione e vengono accolti studenti e ricercatori svizzeri nell’ambito di progetti svolti in collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo, il Politecnico federale di Losanna, l’Istituto Paul Scherrer e il CERN. Ha pure visitato la sede della Société Anonyme Belge de Constructions Aéronautiques, uno dei principali operatori nel settore aeronautico e nell’assemblaggio di componenti per l’industria aeronautica e spaziale in Europa, che, nell’ambito di un partenariato con Pilatus, contribuisce al processo di assemblaggio, in particolare delle aerostrutture del Pilatus PC-12.
Questa visita ha permesso ai membri della Delegazione svizzera di rafforzare il dialogo con i loro omologhi belgi ed europei, di confrontarsi con gli attori della cooperazione transatlantica e di comprendere meglio le attuali sfide cui è confrontata la sicurezza europea e internazionale.