Quindicesimo Vertice delle Presidenti di parlamento
Su invito congiunto della Svizzera e dell’UIP, ventisei Presidenti e quattro Vicepresidenti di parlamento si sono riunite nei locali dell’Organizzazione internazionale del lavoro in occasione del quindicesimo Vertice delle Presidenti di parlamento, al fine di dibattere sull’impegno parlamentare a favore di una pace inclusiva e duratura. Il Vertice, interamente al femminile, si è tenuto nell’anno in cui ricorrono i trent’anni della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino, i dieci anni degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e i venticinque anni dell’Agenda per le donne, la pace e la sicurezza.
L’incontro, che ha preceduto la sesta Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento, ha permesso alle Presidenti di discutere dell’istituzione di un programma parlamentare unificato e sensibile al genere che tenga conto degli sviluppi politici, economici, ambientali e sociali attuali. La presidente del Consiglio nazionale, Maja Riniker (PLR, AG), ha accolto le partecipanti al Vertice e moderato i dibattiti insieme alla presidente dell’UIP, Tulia Ackson. In tale occasione numerose esperte, tra cui Tatiana Valovaya, Direttore generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, Sofia Calltorp, Capo dell’azione umanitaria presso ONU Donne e Direttore dell’Ufficio di Ginevra, e la Granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo, sono intervenute sul tema concernente la lotta contro la violenza sessuale legata ai conflitti.
Le partecipanti hanno anche dibattuto due mozioni: la prima riguardante il cambiamento climatico e i suoi effetti su scala globale, la seconda la portata dell’IA e la sensibilizzazione alla violenza online contro le donne. Il vertice si è concluso con l’adozione, per acclamazione, della sua Dichiarazione finale (F /
E), che prevede che le Presidenti di parlamento si impegnino a sensibilizzare, in seno ai parlamenti nazionali, all’importanza del multilateralismo e del dialogo interparlamentare inclusivo, a esortare al pieno rispetto dei diritti umani, a promuovere una pace duratura e inclusiva e a incoraggiare l’adozione di politiche sensibili al genere. Alla chiusura, del Vertice Maja Riniker ha donato delle campane argoviesi a tutte le partecipanti, che le hanno fatte risuonare per suggellare l’adozione della Dichiarazione. I risultati delle discussioni del Vertice sono stati peraltro parte integrante dei lavori della Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento dell’UIP; Maja Riniker ha avuto l’opportunità di presentarli all’apertura della Conferenza.
Sesta Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento
La Conferenza si è tenuta dal 29 al 31 luglio scorsi nel segno del rinnovamento dell’unità mondiale di fronte al moltiplicarsi delle crisi. I dibattiti si sono svolti nel Palazzo delle Nazioni, più precisamente nella Sala delle Assemblee, rinnovata di recente e inaugurata all’apertura della Conferenza. Alla cerimonia di apertura sono intervenute varie personalità, tra cui Michael Douglas, attore e produttore cinematografico e messaggero di pace delle Nazioni Unite, che ha sottolineato l’importanza di una rinnovata cooperazione internazionale per fare fronte alle crisi attuali (guerre, disuguaglianze, corruzione, perdita di fiducia). Michael Douglas ha esortato i parlamentari a riconquistare la fiducia di cittadine e cittadini, a includere le voci emarginate e ad alimentare la speranza in un futuro fondato su giustizia, dignità e solidarietà. La presidente del quindicesimo Vertice delle Presidenti di parlamento, Maja Riniker, ha altresì ringraziato l’ONU, la Svizzera e Ginevra per il loro sostegno al Piano strategico patrimoniale (finanziato dal 2014 da un prestito senza interessi e varie agevolazioni, con il sostegno periodico dell’Assemblea Generale), che mira a rinnovare in profondità il complesso di edifici principale del Palazzo delle Nazioni, luogo privilegiato di dialogo, diplomazia e pace. Maja Riniker ha sottolineato che il rinnovamento della Sala delle Assemblee, dove si incontrano le voci degli Stati, della società civile e delle istituzioni multilaterali, riflette l’importanza attribuita a questi luoghi di consenso in un mondo frammentato, e ha ribadito l’impegno della Svizzera in qualità di Stato ospite e partner dell’ONU a Ginevra.
La sesta Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento ha permesso ai leader di circa 120 Paesi di incontrarsi e scambiare le proprie opinioni nell’ambito di un dibattito generale sul tema
«Il mondo nella tempesta: cooperazione parlamentare e multilateralismo a favore della pace, della giustizia e della prosperità per tutti». In parallelo si sono svolti altri cinque dibattiti collaterali, i cui temi erano: partecipazione di donne e giovani alla vita parlamentare, nuove soluzioni per un avvenire pacifico, OSS da raggiungere entro il 2030, ruolo dei parlamenti nello sviluppo di un futuro digitale e protezione e promozione dei diritti delle persone in situazioni di vulnerabilità. Tutti questi dibattiti hanno fatto eco ai lavori svolti da Presidenti e Vicepresidenti durante il vertice del 28 luglio.
Il dibattito generale ha portato all’elaborazione di una Dichiarazione ad alto livello (F /
E) che sottolinea le transizioni necessarie al progresso della pace, della giustizia e della prosperità. La Dichiarazione mette in guardia sull’accumularsi delle crisi mondiali (conflitti, erosione del multilateralismo, disinformazione, disuguaglianze, emergenza climatica, minacce tecnologiche) e sottolinea che la pace non può esistere senza giustizia e rispetto dei diritti umani. I Presidenti di parlamento vi riaffermano il proprio ruolo centrale nella difesa della democrazia, del dialogo e della diplomazia parlamentare. Chiedono importanti transizioni politiche: rispetto del diritto internazionale, prevenzione dei conflitti, inclusione di giovani e donne, transizione ecologica ed economica, rafforzamento della governance globale e promozione di un multilateralismo rinnovato. L’importanza di questo testo risiede nella sua ambizione di rimettere i parlamenti al centro della cooperazione internazionale, al fine di ovviare alle frammentazioni attuali costruendo un progetto comune di pace, giustizia e prosperità duratura per tutti. La Conferenza aveva lo scopo di rafforzare la dimensione parlamentare della governance mondiale e di colmare il deficit democratico negli affari internazionali; è in questo spirito che è stata redatta la Dichiarazione.
Martedì sera, al termine della prima giornata di dibattiti, tutti i partecipanti sono stati invitati a un ricevimento offerto dalla Svizzera. In tale occasione, la presidente del Consiglio nazionale, Maja Riniker (PLR, AG), e il presidente del Consiglio degli Stati, Andrea Caroni (PLR, AR), hanno entrambi pronunciato un discorso. Maja Riniker ha voluto esprimere la sua gratitudine agli organizzatori e ha ricordato che la Conferenza illustra lo spirito svizzero del dialogo interparlamentare e del multilateralismo. Ha anche insistito sulla necessità di rispondere alle sfide attuali con una governance che protegga la libertà e l’inclusione, facendo riferimento ai lavori del Vertice delle Presidenti di parlamento. Da parte sua, Andrea Caroni ha voluto mettere in evidenza la problematica dell’IA, ampiamente discussa durante la Conferenza, e ha esortato a un multilateralismo rinnovato, capace di trasformare le tecnologie emergenti in strumenti di progresso equo e inclusivo.
In occasione di questi due eventi la sfida principale per la Svizzera in qualità di Paese ospite è stata la partecipazione della Russia. In effetti, l’UIP rimane l’ultimo organo multilaterale parlamentare nel quale la Russia ha ancora un diritto di partecipazione, il che ha permesso alla Presidente della Camera alta del Parlamento della Federazione russa di partecipare al vertice e alla Conferenza. L’UIP è una delle poche sedi parlamentari in cui le delegazioni parlamentari russa e ucraina si incontrano. La settima Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento dell’UIP si terrà nel 2030 in uno dei Paesi avente una sede delle Nazioni Unite.
Vertice delle Presidenti di parlamento
Maja Riniker, presidente del quindicesimo Vertice delle Presidenti di parlamento, assieme a Tulia Ackson, Presidente dell’UIP, e a Martin Chungong, Segretario genSerale dell’UIP
Le partecipanti al Vertice delle Presidenti di parlamento e Martin Chungong
Un momento dei lavori
Il discorso di apertura di Maja Riniker, presidente del Consiglio nazionale (2025) e presidente del Vertice delle Presidenti di parlamento
Maja Riniker annuncia l’adozione per acclamazione della Dichiarazione del Vertice delle Presidenti di parlamento.
Abbraccio tra le due presidenti
Tulia Ackson, Maja Riniker e Martin Chungong
Sesta Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento dell’UIP
Maja Riniker in occasione dell’ultima seduta del Comitato preparatorio della sesta Conferenza mondiale dei Presidenti di parlamento
L’accoglienza da parte di Tulia Ackson, Presidente dell’UIP: da sin. Martin Chungong, Segretario generale dell’UIP; Maja Riniker, Tulia Ackson; Tatiana Valovaya, Direttore generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra; Courtenay Rattray, Capo di gabinetto e rappresentante del Segretario generale delle Nazioni Unite
L’accoglienza da parte di Tulia Ackson, Presidente dell’UIP: da sin. Martin Chungong, Segretario generale dell’UIP, Andrea Caroni, Tulia Ackson, Tatiana Valovaya, Direttore generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra; Courtenay Rattray, Capo di gabinetto e rappresentante del Segretario generale delle Nazioni Unite
Cerimonia di apertura, l’assemblea in piedi per l’inno dell’UIP
L’inaugurazione della rinnovata Sala delle Assemblee
Il discorso di apertura di Maja Riniker, presidente del Vertice delle Presidenti di parlamento dell’UIP, presentazione dei risultati del Vertice
Il discorso di Andrea Caroni per annunciare il ricevimento svizzero al termine del primo giorno della Conferenza
Foto di gruppo delle e dei Presidenti di parlamento presenti a Ginevra