Dopo aver esaminato diversi modelli, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha deciso di contrapporre all’iniziativa popolare «Per un congedo di paternità ragionevole – a favore di tutta la famiglia» un controprogetto indiretto che prevede un congedo di paternità di due settimane. La maggioranza della Commissione ritiene che rappresenti un compromesso adeguato.

​La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha proseguito l’esame dell’iniziativa popolare 18.052 s «Per un congedo di paternità ragionevole – a favore di tutta la famiglia», riguardo alla quale ha sentito rappresentanti delle associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Con 8 voti contro 5, ha deciso di contrapporre all’iniziativa popolare un controprogetto indiretto che assume la forma di un’iniziativa parlamentare (18.441). Tale iniziativa prevede un congedo di paternità pagato di due settimane, cui il padre potrà far capo nei 6 mesi successivi alla nascita del figlio, in un’unica volta o sotto forma di riduzione del grado di occupazione, anche con giorni singoli. È inoltre previsto che il congedo di paternità sia finanziato attraverso le indennità di perdita di guadagno (IPG), analogamente al congedo di maternità.

La Commissione è dell’avviso che l’introduzione di un congedo di paternità di quattro settimane, come richiesto dall’iniziativa popolare, comporterebbe oneri eccessivi per l’economia e causerebbe notevoli problemi organizzativi alle imprese. Il compromesso di un congedo di due settimane consentirebbe in particolare di contenere le spese e l’onere organizzativo a carico delle microaziende e delle piccole e medie imprese. Il controprogetto indiretto contribuisce in modo socialmente più sopportabile alla promozione di un ambiente lavorativo favorevole alle famiglie.

La CSSS-S ha inoltre esaminato la variante di un congedo parentale di 16 settimane, di cui le prime otto possono essere prese solo dalla madre, mentre le restanti otto possono essere divise tra i genitori. Con 9 voti contro 2 e 2 astensioni, la Commissione ha bocciato tale variante perché non intende mettere in discussione la protezione minima attualmente riconosciuta alla madre dopo la nascita del figlio.

La Commissione discuterà la raccomandazione di voto sull’iniziativa popolare quando si disporrà del progetto di attuazione dell’iniziativa, la cui elaborazione è subordinata all’approvazione della Commissione omologa.
Mercoledì 22 agosto 2018 si riferirà in merito alle altre decisioni della Commissione.

Presieduta da Joachim Eder, la Commissione si è riunita a Berna il 21 agosto 2018. Al termine della seduta (17.30 ca.) il presidente è a disposizione per eventuali domande.