Con 7 voti contro 5, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati propone di accogliere la mozione Salzmann 25.3628 «Custodia al domicilio della munizione da tasca da parte dei militari. Incremento della prontezza dell'esercito e della volontà di difesa». Una minoranza chiede invece di respingerla. La mozione è ora iscritta all’ordine del giorno della sessione invernale della Camera.

Secondo la maggioranza, è giunta l’ora di tornare sulla decisione del 2007, con cui il Consiglio federale aveva disposto il ritiro della munizione da tasca promettendo nel contempo di riesaminare la situazione in caso di modifica delle circostanze. A giudizio della maggioranza della Commissione, per quanto riguarda la sicurezza le circostanze si sono appunto sostanzialmente modificate e occorre sensibilizzare l’opinione pubblica a questo riguardo. La consegna della munizione da tasca ai militari rafforzerebbe la sicurezza di questi ultimi in caso di mobilitazione e più in generale la capacità di difesa dell’esercito. È inoltre importante organizzare ora la distribuzione della munizione, giacché non si tratta di un compito che può essere improvvisato a fronte di un’urgenza. La consegna costituisce inoltre un attestato di fiducia nei confronti dei nostri militari, pronti all’occorrenza a difendere il Paese, e segnalerebbe in modo chiaro la volontà della Svizzera di difendersi. A giudizio della maggioranza, infine, la distribuzione della munizione da tasca non avrà alcun impatto sul numero di omicidi e suicidi commessi con l’arma d’ordinanza.

La minoranza è contraria alla consegna della munizione da tasca poiché ritiene che la situazione internazionale costituisca certamente un rischio per la sicurezza del Paese, tuttavia non un rischio così imminente da dovere conservare la munizione al proprio domicilio. In caso di mobilitazione, la munizione sarebbe distribuita nel lugo di entrata in servizio. Avere un’arma e le munizioni a portata di mano accresce per contro il rischio che questa venga utilizzata sull’onda di un’emozione. La minoranza ritiene indispensabile che l’esercito adotti le necessarie misure preparatorie, rinunciando tuttavia a distribuire la munizione da tasca.

Analisi esauriente della situazione in materia di politica di sicurezza e provvedimenti necessari

La Commissione ha appreso con soddisfazione che il Consiglio federale intende svolgere una seduta a porte chiuse dedicata a un’analisi esauriente della politica di sicurezza, accettando pertanto di buon grado che questo si pronunci soltanto in seguito sugli interventi parlamentari da lei presentati (Po. 25.4406 e Mo. 25.4407). Gli interventi in questione non saranno perciò trattati nel corso dell’imminente sessione invernale.

Nel corso della seduta la Commissione è inoltre stata informata in merito alla situazione attuale in Medio Oriente, agli sviluppi della guerra in Ucraini e all’avanzamento dei principali progetti del DDPS.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Il Centro, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 20 novembre 2025. A parte della seduta era presente il consigliere federale Martin Pfister, capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.