La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha deciso di affrontare la revisione della legge sulla protezione dei dati (17.059) in due fasi e ha suddiviso il progetto. Nella prima fase ha intrapreso i necessari adeguamenti alle esigenze del diritto europeo (Direttiva 2016/680 relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nell’ambito del diritto penale).

​Per la Svizzera la direttiva 2016/680 consiste in uno sviluppo dell’acquis di Schengen. L’attuazione della direttiva si limita alla cooperazione prevista da Schengen nel settore penale e non è stata per nulla contestata in Commissione, che nella votazione sul complesso ha approvato il progetto con 18 voti contro 0 e 4 astensioni. La Commissione intende ora mettere subito mano alla seconda fase della revisione, che comprende la revisione totale della legge sulla protezione dei dati e riguarda tutti i trattamenti di dati da parte di privati e organi della Confederazione. Nel corso di una sua prossima seduta terrà audizioni supplementari in merito. Il Consiglio nazionale si occuperà degli adeguamenti alla direttiva 2016/680 nella sessione estiva e deciderà nel contempo se accettare la suddivisione della revisione della legge sulla protezione dei dati. Una minoranza della Commissione propone al Consiglio nazionale di rinviare l’intero progetto alla Commissione con l’indicazione di esaminare la revisione della legge sulla protezione dei dati nel suo complesso (proposta respinta con 17 voti contro 6 e 1 astensione).

Presieduta dal consigliere nazionale Kurt Fluri (RL, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e 13 aprile 2018.