La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) ha approvato all’unanimità una mozione presentata dalla sua omologa del Consiglio nazionale; la mozione mira a permettere alle persone ipovedenti di votare senza bisogno di assistenza, grazie all’impiego di apposite mascherine.

Per votare, le persone non vedenti o ipovedenti necessitano dell’assistenza di terzi per compilare la relativa scheda: si pone pertanto la questione del rispetto della segretezza del voto. La CIP-S propone all’unanimità alla propria Camera di accogliere la mozione 22.3371 «Segretezza del voto. Un diritto per tutti», presentata dalla sua commissione omologa e accolta dal Consiglio nazionale. La mozione incarica il Consiglio federale di elaborare i requisiti necessari per l’utilizzo di apposite mascherine per la compilazione delle schede di voto in occasione di votazioni nazionali. Grazie alla standardizzazione e all’adattamento delle schede, le persone con disabilità visive potranno inserirle correttamente e facilmente nelle mascherine ed esprimere quindi il proprio voto in modo autonomo.

Pronunciandosi in favore di provvedimenti che consentano alle persone ipovedenti di esercitare i loro diritti politici senza alcun ostacolo, la CIP-S intende a sua volta dare un chiaro segnale a sostegno delle pari opportunità.

Legge sulla trasparenza: no a un emolumento massimo per domande di accesso a documenti che richiedono un trattamento dispendioso da parte dell’autorità

La Commissione ribadisce all’unanimità la sua opposizione a un emolumento massimo per domande di accesso a documenti ufficiali che, ai sensi della legge sulla trasparenza, richiedono un trattamento particolarmente dispendioso da parte dell’autorità. La CIP-S propone quindi di mantenere la divergenza concernente il principio di gratuità dell’accesso a documenti ufficiali (16.432 n Iv. Parl. Graf-Litscher. Disciplinamento degli emolumenti. Principio della trasparenza nell’amministrazione federale). Si ripresentano infatti costantemente esempi di domande il cui trattamento da parte dell’autorità si rivela particolarmente dispendioso.

La Commissione mantiene le proprie posizioni su diverse questioni di diritto parlamentare

La Commissione mantiene la sua posizione su due iniziative parlamentari a cui il Consiglio nazionale ha dato seguito. Con 10 voti contro 3, propone alla propria Camera di non dare seguito all'iniziativa parlamentare 20.461 del consigliere nazionale Mathias Jauslin, la quale propone che tutti i membri dell'Assemblea federale abbiano accesso anche ai verbali relativi agli affari interni delle commissioni. All'unanimità, propone di non dare seguito neppure all'iniziativa parlamentare 20.462 del consigliere nazionale Jürg Grossen, che chiede di introdurre la possibilità di adeguare il titolo delle leggi al loro contenuto, nei casi in cui il Parlamento vi apporta modifiche sostanziali.

Profughi dalla Grecia e da altre regioni di crisi

Chiamata a esaminare per la seconda volta l’iniziativa del Cantone di Basilea Città 21.310 «Accoglienza di persone provenienti dalla Grecia e occupazione dei centri per richiedenti l’asilo», con 8 voti contro 3 la Commissione si è allineata alla posizione del Consiglio nazionale e ha deciso di non dare seguito all’iniziativa. La richiesta di migliorare la situazione dei profughi in provenienza dalla Grecia e di sfruttare meglio le capacità dei centri per richiedenti l’asilo è certamente giustificata, tuttavia l’iniziativa non contribuisce in modo concreto ad apportare i miglioramenti necessari. Una minoranza commissionale propone invece di dare seguito all’iniziativa.

No a un ulteriore adeguamento dei contingenti per cittadini di Stati terzi

La Commissione respinge all'unanimità la mozione 19.3882 del consigliere nazionale Nantermod, presentata dall'ex consigliere nazionale Derder («Permessi di soggiorno per cittadini di Stati terzi. Adeguare il sistema alle esigenze dei settori di punta»). Dopo aver preso conoscenza del rapporto del Consiglio federale «Per una gestione migratoria in linea con le esigenze della Svizzera» (19.3651), la Commissione ritiene che l'attuale modello dei contingenti sia ragionevole e che le misure previste dal Consiglio federale siano sufficienti a soddisfare le esigenze dell'economia. Inoltre, deve essere rispettato l'articolo 121a della Costituzione federale sul controllo dell'immigrazione.

Infine, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia ha informato la Commissione sulla situazione attuale dei rifugiati ucraini in Svizzera.

Presieduta dal consigliere agli Stati Mathias Zopfi (GL, G), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e il 21 giugno 2022.