Ad oggi, l'unico giorno festivo nazionale è il 1° agosto. Ciò è sancito dalla Costituzione in virtù di un referendum popolare ed è anche ben radicato nella popolazione. Sancire un secondo giorno festivo nazionale il 12 settembre non soltanto comporterebbe considerevoli costi economici, ma non è neppure necessario. La coesione nazionale della Svizzera viene ampiamente celebrata il 1o agosto e non occorre dunque una seconda data che potrebbe fargli concorrenza. La rinuncia a un secondo giorno festivo nazionale non sminuisce in alcun modo l’importanza degli eventi del 1848 per lo sviluppo della Confederazione Svizzera. Come dimostrano le attività legate all’attuale celebrazione del 175o anniversario della Costituzione federale, non è obbligatorio un giorno festivo per onorare quanto conseguito all’epoca. La Commissione valuterà pertanto se pertinenti attività possono essere istituzionalizzate ed eventualmente presenterà un intervento in tal senso. Per contro la mozione (21.4075), che chiede di introdurre un secondo giorno festivo nazionale, viene respinta con 10 voti contro 1.
Assunzioni pubbliche: non discriminare le persone anziane
A differenza del Consiglio nazionale, la CIP-S ritiene che non vi sia discriminazione nei confronti degli anziani per quanto riguarda le assunzioni presso la Confederazione e che pertanto non vi sia neppure necessità di agire. Si pronuncia all’unanimità contro la mozione (21.3655) accolta dal Consiglio nazionale. Vi può essere discriminazione soltanto se in situazioni analoghe le persone vengono trattate diversamente a causa dell’età, senza motivi oggettivi. Limiti d’età sono pertanto ammissibili in svariati ambiti. Conformemente all’ordinanza sul personale federale, inoltre, già oggi i collaboratori della Confederazione possono rimanere impiegati fino al raggiungimento dei 70 anni.
Presentare interventi parlamentari durante sessioni speciali?
Le Camere possono riunirsi in sessioni speciali qualora quelle ordinarie non bastino per fare fronte ai lavori parlamentari. È soprattutto il Consiglio nazionale a utilizzare spesso tale strumento, anche e in particolare al fine di trattare gli interventi. Se nella sessione speciale vengono presentate numerose nuove iniziative, non sarà possibile razionalizzare suddetti lavori. Nella sessione primaverile il Consiglio nazionale ha perciò approvato l’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Gregor Rutz (22.433), che prevede di adeguare la legge sul Parlamento affinché durante le sessioni speciali non possano essere presentati nuovi interventi o iniziative parlamentari. La CIP-S lo considera un problema del Consiglio nazionale e, con 9 voti contro 2, si oppone quindi a una modifica di suddetta legge e dunque all’iniziativa parlamentare. Il Consiglio nazionale potrebbe ovviare al problema modificando il proprio regolamento.
Diritto di veto contro le ordinanze superfluo
La Commissione ha preso atto che nella sessione primaverile il Consiglio nazionale si è nuovamente espresso a favore dell’introduzione di una possibilità di veto contro le ordinanze del Consiglio federale. La CIP-S continua tuttavia a reputarlo un’eccessiva quanto inutile strumentalizzazione e si pronuncia all’unanimità contro l’iniziativa parlamentare (21.431) del consigliere nazionale Fabio Regazzi. Spetta al Parlamento fare in modo che nella norma di delega il margine di manovra dell’Esecutivo non risulti troppo ampio. Inoltre, l’Assemblea federale può agire in modo efficace sulle ordinanze del Consiglio federale mediante le mozioni.
Legge sul servizio degli indirizzi: svolgimento di audizioni
Alla Commissione è stato presentato il progetto del Consiglio federale relativo a una legge federale sul sistema nazionale di consultazione degli indirizzi delle persone fisiche (23.039 Legge sul servizio nazionale degli indirizzi, LSI). La legge istituisce un servizio nazionale degli indirizzi. Esso consentirà a determinati servizi amministrativi e ad altri enti con mandato legale di consultare su scala nazionale i dati relativi agli indirizzi delle persone domiciliate in Svizzera. Ad oggi, è possibile consultare indirizzi soltanto a livello comunale o cantonale. La creazione di un servizio di consultazione a livello nazionale è volta a semplificare i processi amministrativi. La Commissione ritiene che in vari settori vi sia ancora necessità di chiarimenti e ha pertanto deciso di svolgere audizioni prima di decidere in merito al progetto.
Presieduta dal consigliere agli Stati Mathias Zopfi (G, GL), la Commissione si è riunita a Glarona il 6 e il 7 luglio 2023. Essa ha colto tale occasione per intrattenersi con i rappresentanti del Cantone di Glarona e dei tre Comuni glaronesi. Durante la riunione il landamano Benjamin Mühlemann e la consigliera di Stato Marianne Lienhard le hanno fornito interessanti informazioni sul funzionamento della Landsgemeinde glaronese e sull’assistenza ai richiedenti l’asilo nel loro Cantone. Giovedì pomeriggio era in programma una gita alla miniera di Landesplattenberg a Engi, il villaggio di origine del presidente della Commissione.