La Commissione dell’energia del Consiglio nazionale vuole un quadro più chiaro e più completo della situazione economica del settore idroelettrico prima di esprimersi definitivamente su un sostegno supplementare.

​La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale si è nuovamente occupata del modello di sostegno all’energia idroelettrica che il Consiglio nazionale le aveva rinviato nell’ambito del dibattito sulla strategia sulle reti elettriche (16.035; nuovo progetto 2). Dando seguito al mandato della Camera di esaminare più da vicino queste misure di sostegno, la Commissione ha sentito la Commissione federale dell’energia elettrica ElCom e si è occupata della situazione economica del settore idroelettrico.

Nel complesso la Commissione è giunta alla convinzione che un aumento immediato del sostegno all’energia idroelettrica non si giustifica senza ulteriori approfondimenti sull’entità dei problemi economici esistenti. Questo anche in considerazione del fatto che il 21 maggio 2017 il Popolo ha accettato la legge sull’energia e con essa l’introduzione del premio di mercato, una dotazione di circa 120 milioni di franchi all’anno per la corrente proveniente da grandi centrali idroelettriche che deve essere venduta sul mercato a un prezzo inferiore al costo di produzione. Inoltre settimana scorsa il Consiglio federale ha presentato il progetto di revisione della legge sulle forze idriche che verrà sottoposto a consultazione e con il quale propone di ridurre di 30 franchi per chilowatt lordo l’aliquota massima del canone annuo per i diritti d’acqua. Anche questo provvedimento comporterebbe uno sgravio di circa 150 milioni di franchi all’anno per il settore idroelettrico.

Per avere un quadro più chiaro e più completo della situazione economica del settore idroelettrico, la Commissione procederà a ulteriori approfondimenti e si occuperà di nuovo del progetto nel corso del mese di agosto.

La Commissione ha inoltre deciso, con 15 voti contro 7 e 3 astensioni, di dare seguito all’Iv. Pa. Rösti 16.452. L’obiettivo è di far sì che per il rilascio di nuove concessioni a centrali idroelettriche l’esame dell’impatto ambientale consideri lo stato attuale e non lo stato dell’impianto precedente la costruzione della centrale esistente.

Dissodamento

La Commissione ha esaminato l’iniziativa parlamentare von Siebenthal che chiede un’agevolazione delle condizioni di dissodamento a favore dell’industria del legno (16.471). Pur riconoscendo le gravi difficoltà con cui sono confrontate le aziende che trasformano il legno, in particolare le segherie, la Commissione ritiene che l’iniziativa depositata non consenta di risolvere i problemi strutturali del settore. Secondo la Commissione occorre inoltre evitare di indebolire la protezione dei boschi contro i tagli rasi, dato che le possibilità di deroga previste dalla legge sono sufficienti. La crescita delle foreste interessa soltanto la regione alpina, mentre le zone boschive dell’Altopiano devono essere preservate a qualsiasi costo. La minoranza vorrebbe invece venire in aiuto a un’industria del legno in grosse difficoltà. Visto che le zone non boschive non offrono superfici sufficienti per attività che necessitano di ampi spazi, in particolare per il deposito di legname, l’industria del legno dovrebbe poter occupare anche terreni ai margini dei boschi. La Commissione respinge l’iniziativa con 12 voti contro 8 e 3 astensioni.

Da ultimo la Commissione è stata informata dal presidente della commissione amministrativa dello STENFO (Fondo di disattivazione per impianti nucleari e Fondo di smaltimento per centrali nucleari), Raymond Cron, sullo studio sui costi 2016 dei gestori delle centrali nucleari. All’attuale studio sui costi è applicato un nuovo metodo di calcolo che migliora la trasparenza e facilita il raffronto. Lo studio sui costi e gli importi risultanti per i gestori sono provvisori. Le verifiche sono in corso e il DATEC fisserà nel corso del 2018 i costi definitivi di disattivazione e di smaltimento.

Presieduta dal consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (PPD, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 26 e il 27 giugno 2017. A parte della seduta era presente la presidente della Confederazione Doris Leuthard.