La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati ha respinto il controprogetto diretto all’iniziativa per i ghiacciai, ritenendo che il controprogetto indiretto già adottato dal Parlamento sia la soluzione più idonea per realizzare l’obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2050.

La Commissione ha respinto all’unanimità il controprogetto diretto all’iniziativa per i ghiacciai (21.055). In tal modo intende rafforzare il controprogetto indiretto (21.501) che il Parlamento ha adottato nella sessione autunnale. La legge federale del 30 settembre 2022 sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica, approvata a grande maggioranza dal Parlamento, riprende gli elementi centrali dell’iniziativa per i ghiacciai.

Rispetto al controprogetto diretto, che prevede una modifica costituzionale, quello indiretto interviene a livello di legge e ha il vantaggio di non limitarsi a sancire il principio secondo cui la Svizzera entro il 2050 deve realizzare l’obiettivo della neutralità climatica ma prevede anche misure concrete a tal scopo, in particolare un sostegno finanziario per la sostituzione di impianti di riscaldamento e la promozione di nuove tecnologie. La Commissione è convinta che il controprogetto indiretto favorirà l’obiettivo delle zero emissioni nette di gas serra. Per gli stessi motivi il 5 ottobre 2022 il comitato d’iniziativa ha deciso il ritiro condizionato dell’iniziativa a favore del controprogetto indiretto. Per la Commissione un altro elemento a favore del controprogetto indiretto sta nel fatto che potrà essere realizzato rapidamente. Se sarà accettata in un eventuale referendum, la legge potrà essere posta in vigore dal Consiglio federale in tempi brevi.

Oltre a respingere il controprogetto diretto, la Commissione ha proposto alla Camera di raccomandare al Popolo e ai Cantoni di respingere l’iniziativa sui ghiacciai. Visto il ritiro condizionato dell’iniziativa, questa raccomandazione si applicherebbe soltanto se il controprogetto indiretto fosse respinto in un eventuale referendum, nel qual caso si voterebbe anche sull’iniziativa.

Revisione della legge sul CO2

La Commissione ha iniziato l’esame della revisione della legge sul CO2 per il periodo successivo al 2024 (22.061) e ha incontrato una delegazione dei Cantoni. Nella prossima seduta deciderà se entrare in materia. Ulteriori audizioni sono previste in un secondo tempo.

La Commissione ha anche esaminato l’iniziativa parlamentare 21.462 e ha respinto la proposta della Commissione omologa del Consiglio nazionale di elaborare un progetto di legge separato. Con 9 voti contro 4 ha deciso di non dare seguito all’iniziativa, ritenendo che l’obbligo dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e della Banca nazionale svizzera (BNS) di misurare periodicamente i rischi con implicazioni di natura finanziaria derivanti dal cambiamento climatico vada disciplinato nel quadro della menzionata revisione della legge sul CO2 (22.061).

Accelerare la costruzione di impianti eolici

La Commissione è convinta che sia necessario aumentare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili e ha pertanto deciso all’unanimità di dare seguito a un’iniziativa depositata dalla Commissione omologa del Consiglio nazionale che si prefigge di accelerare la costruzione di parchi eolici (22.461). A tal scopo l’iniziativa chiede che le autorizzazioni edilizie per nuovi impianti a energia eolica siano concesse in tempi più brevi. La Commissione ha sottolineato la necessità di esaminare in modo approfondito le disposizioni di attuazione dell’iniziativa per garantire la loro compatibilità con l’ordinamento giuridico svizzero. L’iniziativa chiede anche di accelerare le procedure per i progetti di centrali idroelettriche, ma la Commissione ha constatato che nel frattempo disposizioni dettagliate in merito sono state introdotte nel disegno di legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (21.047).

Termini di prescrizione al di fuori della zona edificabile

La Commissione ha esaminato la richiesta di estendere agli edifici costruiti illecitamente fuori dalle zone edificabili il termine di prescrizione applicato per edifici non conformi situati all’interno delle zone edificabili. La mozione 21.4334, depositata dalla Commissione omologa del Consiglio nazionale, e l’iniziativa 22.305, presentata dal Cantone del Vallese, chiedono una corrispondente modifica della legge sulla pianificazione del territorio. La maggioranza della Commissione ha condiviso la proposta. Ha constatato che la giurisprudenza recente ha creato incertezze in questo ambito e che molti Cantoni conoscono già un termine di prescrizione per edifici fuori dalle zone edificabili. La maggioranza si è pertanto detta favorevole all’adozione di una normativa a livello federale e ha accolto la mozione con 6 voti contro 4; ha inoltre proposto alla Commissione del Consiglio nazionale di valutare se questo punto possa essere incluso nell’attuale revisione della legge sulla pianificazione del territorio. Una minoranza ha respinto la mozione. La Commissione ha deciso di rinviare la decisione sull’iniziativa cantonale.

Legittimazione degli inventari federali nella legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio

L’iniziativa parlamentare 21.487 «Dare maggiore importanza alle energie rinnovabili e allo sviluppo economico che agli inventari delle autorità senza legittimità democratica» chiede che gli inventari federali di protezione della natura e del paesaggio debbano essere sottoposti per approvazione al Parlamento e che gli impianti e gli edifici di interesse pubblico eretti legalmente siano tutelati nella loro situazione di fatto. La Commissione ha constatato in particolare che nel disegno di atto mantello concernente l’approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (modifica della legge sull’energia e della legge sull’approvvigionamento elettrico; 21.047) sono state introdotte disposizioni volte a permettere un aumento della produzione di energie rinnovabili, soprattutto mediante impianti situati in zone protette. Ciononostante la Commissione si è detta convinta che sia necessario esaminare ulteriormente la procedura per l’inventariazione d’intesa con i Cantoni. Con 8 voti contro 5 ha deciso di dare seguito all’iniziativa.

Altre decisioni

Con 9 voti contro 1 e 3 astensioni la Commissione ha respinto la mozione 20.4403 «Meno burocrazia, più oggettività e decisioni più rapide nell'ambito della pianificazione del territorio». La Commissione ha ritenuto che la vigente legge sulla pianificazione del territorio disciplinasse già in modo equo e adeguato le competenze cantonali in materia di permessi di costruzione al di fuori della zona edificabile.

La Commissione ha approvato all’unanimità la mozione 22.3388 nella versione proposta dal Consiglio federale nel suo parere. In tal modo la Commissione intende semplificare l’esecuzione delle prescrizioni in materia di protezione fonica per le pompe di calore.

La Commissione ha approvato inoltre con 9 voti contro 2 e 1 astensione la mozione 21.4144 nella versione del Consiglio nazionale, che chiede incentivi finanziari per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a legna con impianti moderni.

La Commissione ha respinto una serie di mozioni le cui richieste sono già trattate nel quadro del progetto 21.047: si tratta delle mozioni 20.3730, 19.4243, 22.3387, 22.3386, 22.3035, 19.4162, 17.3971 e 17.3970.

La Commissione ha infine proposto all’unanimità di prorogare di un anno il termine di trattazione dell’iniziativa paesaggio (21.065).

Presieduta dalla consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 24 e 25 ottobre 2022.