In vista della futura gestione di catastrofi naturali, la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati intende disciplinare in modo più chiaro il sostegno finanziario della Confederazione in caso di gravi danni causati da eventi naturali. In futuro la Confederazione dovrà avere maggiori possibilità di prestare direttamente aiuti finanziari a favore di misure urgenti, ricorrendo a tal fine al proprio bilancio generale.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) chiede un adeguamento delle basi legali al fine di migliorare la capacità d’azione finanziaria della Confederazione in caso di catastrofi naturali. Con 7 voti contro 3 e 1 astensione, ha presentato la mozione di commissione 25.4416, che chiede al Consiglio federale di sottoporre al Parlamento un disegno corrispondente. Esaminando in retrospettiva il distacco del ghiacciaio e la frana verificatisi a Blatten, la Commissione constata che il processo per ottenere aiuti finanziari della Confederazione è irto di ostacoli. Attualmente la legge forestale e la legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua consentono alla Confederazione di cofinanziare determinate misure urgenti e il ripristino di opere di protezione, ma le basi legali vigenti non bastano per sostenere in modo semplice e adeguato gli enti colpiti nella gestione delle conseguenze immediate. La Commissione ritiene pertanto che sia necessaria una regolamentazione legale più esaustiva in relazione alle prestazioni di sostegno finanziario della Confederazione in caso di catastrofi naturali. In questo modo, in futuro si potrebbero evitare leggi speciali urgenti o il ricorso al diritto di necessità.

La Commissione è del parere che Comuni, Cantoni e Confederazione possano affrontare catastrofi naturali devastanti soltanto congiuntamente. Sebbene gli eventi futuri non siano prevedibili, occorre tenere conto del fatto che, con il progressivo riscaldamento climatico, le catastrofi naturali diventeranno sempre più frequenti e distruttive. Ai fini di una politica lungimirante, le possibilità d’intervento finanziarie a livello federale devono essere definite nella legge. In futuro la Confederazione potrà così intervenire rapidamente ed efficacemente secondo norme chiare per sostenere gli enti colpiti, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

L’iniziativa parlamentare 24.446 è stata ritirata dal suo autore a favore della nuova mozione di commissione. 

Prescrizioni sulle emissioni di CO2 per i veicoli nuovi

Con 5 voti contro 2 e 3 astensioni la Commissione ha approvato l’elaborazione di una modifica di legge nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 25.481. In linea con la normativa europea, nel caso dei valori limite per le emissioni di CO2 previsti per le automobili, gli autofurgoni e i trattori a sella leggeri deve essere possibile considerare il valore medio su tre anni per il periodo 2025–2027. Ciò eviterebbe sanzioni sproporzionatamente elevate a breve termine per l’anno 2025 e, a medio termine, agevolerebbe l’osservanza delle prescrizioni sulle emissioni dal momento che i risultati negativi potrebbero essere compensati dai successivi risultati positivi.

Promozione dell’innovazione nei settori della protezione del clima e dell’energia

Con 6 voti contro 1 e 4 astensioni la Commissione ha presentato un postulato (25.4417) dal titolo «Creare un contesto ancora più favorevole all’innovazione senza aumentare i sussidi». Considerate le misure di risparmio proposte riguardo alla promozione dell’innovazione nei settori della protezione del clima e dell’energia, il Consiglio federale dovrà esaminare se in futuro la Confederazione potrà ricorrere maggiormente a strumenti di copertura dei rischi, come le fideiussioni. La Commissione ritiene che questi strumenti gravino in misura minore sul bilancio della Confederazione rispetto agli aiuti finanziari diretti e consentano quindi una promozione efficace nonostante gli obiettivi di risparmio.

La Commissione ha inoltre svolto audizioni approfondite in merito all’iniziativa popolare «Stop al blackout» e al controprogetto indiretto del Consiglio federale (25.068).

Presieduta dal consigliere agli Stati Beat Rieder (M-E, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 20 novembre 2025.