La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) ha avviato la deliberazione di dettaglio relativa al progetto fiscale 17 (18.031) e ha deciso su alcune questioni di fondo. Finora ha aderito a tutte le proposte del Consiglio degli Stati, sia a quella relativa alla compensazione sociale dell’AVS sia a quella sull’imposizione dei dividendi. La deliberazione di dettaglio si concluderà nella seduta del 3 settembre.

​La CET-N ha avviato la deliberazione di dettaglio con il dibattito sul finanziamento supplementare dell’AVS. Per finire è prevalsa la soluzione del Consiglio degli Stati, poiché nessuna delle proposte seguenti ha incontrato il favore della maggioranza. Una proposta, presentata anche dalla CSSS-N, si prefiggeva di aumentare, anziché i contributi salariali, l’età di pensionamento delle donne a 65 anni; la Commissione l’ha respinta con 15 voti contro 9 e 1 astensione. La maggioranza ritiene che la questione dell’età di pensionamento dovrà essere disciplinata in occasione della prossima riforma dell’AVS. Un’altra proposta chiedeva di innalzare al 20,4 per cento il contributo della Confederazione all’AVS per compensare l’aumento dei contributi salariali soltanto dello 0,1 per cento. Anche questa proposta non è stata accolta dalla maggioranza. La CdF-N, dal canto suo, ha chiesto, anziché di aumentare i contributi salariali, di prevedere un corrispondente incremento dell’imposta sul valore aggiunto. Questa proposta è stata nettamente respinta dalla CET con 21 voti contro 1 e 3 astensioni poiché, implicando una modifica della Costituzione federale, avrebbe ritardato la riforma fiscale. Diverse proposte erano intese a suddividere il progetto in due parti: una inerente al finanziamento dell’AVS e una relativa alla questione fiscale, mantenendo tuttavia i due progetti collegati dal profilo giuridico. La Commissione ha respinto queste proposte con 15 voti contro 10, ritenendo che un unico progetto fosse molto più trasparente di due, che non avrebbero dovuto per forza essere sottoposti al Popolo congiuntamente. A suo parere, il Popolo è in grado di giudicare la riforma nel suo complesso. Per la maggioranza della Commissione è evidente che sia necessaria una compensazione sociale affinché la riforma possa essere accettata anche dal Popolo; per tale motivo ha respinto, con 15 voti contro 10, due proposte che non prevedevano tale compensazione.
L’imposizione parziale dei dividendi ha suscitato discussioni controverse anche in seno alla CET-N. Per finire sono tuttavia state respinte, con 19 voti contro 5 rispettivamente 19 contro 6, le proposte di aumentare l’imposizione almeno all’80 per cento rispettivamente al 90 per cento, sia a livello federale sia a livello cantonale. Anche le proposte intese a mantenere lo status quo sono state nettamente respinte con 16 voti contro 8 e 1 astensione. È stata parimenti respinta, con 15 voti contro 8 e 2 astensioni, una proposta che avrebbe prescritto l’imposizione ai Cantoni indipendentemente dalla forma giuridica.
Per quanto riguarda l’aliquota cantonale sull’imposta federale diretta, la Commissione ha respinto, con 13 voti contro 7 e 5 astensioni, una proposta secondo cui l’aliquota avrebbe dovuto essere ulteriormente aumentata a 22,3 per cento entro un termine transitorio di cinque anni. La proposta di inasprire la clausola per i Comuni (art. 196 cpv. 1bis LIFD) è stata respinta di stretta misura con 12 voti contro 11.
Il principio degli apporti di capitale sarà discusso in occasione della prossima riunione. Al riguardo sono state presentate proposte dell’Amministrazione che la Commissione pubblica oggi stesso (Rapporto tedesco e francese). Nella prossima riunione saranno trattati anche la deduzione per il capitale proprio, il «patentbox», le deduzioni delle spese di ricerca e sviluppo e l’adeguamento della perequazione finanziaria.
La deliberazione di dettaglio si concluderà nella seduta del 3 settembre. In seguito sarà pubblicato anche il paragramma con le proposte della Commissione. Questo oggetto sarà trattato in Consiglio nazionale il 12 settembre.

Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 13 agosto 2018. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Ueli Maurer e il Presidente della Confederazione Alain Berset.