La CET-N è entrata in materia sull’oggetto concernente l’attuazione delle raccomandazioni del Forum globale e ha concluso la deliberazione di dettaglio. La Commissione intende mantenere le norme vigenti per le azioni al portatore esistenti, ma non vuole più consentire nuove società che emettono tali azioni.

​Dopo aver svolto un’audizione nella sua precedente seduta, la CET-N ha deciso con 16 voti contro 8 di entrare in materia sull’oggetto 18.082. La maggioranza ritiene importante che la Svizzera rimanga conforme agli standard per prevenire sanzioni internazionali. Anche tutti i Paesi paragonabili rispettano le raccomandazioni del Forum globale. Una minoranza sottolinea che la Svizzera non deve farsi imporre nulla e lamenta la frequenza degli adeguamenti legislativi a causa di direttive internazionali. Nella deliberazione di dettaglio la maggioranza della Commissione ha deciso con 14 voti contro 11 un cosiddetto «grandfathering» per le azioni al portatore. Dall’entrata in vigore della modifica di legge non si dovrebbe più consentire la costituzione di nuove società per azioni con azioni al portatore. Per le azioni al portatore esistenti rimarranno valide le disposizioni vigenti. Un nuovo adeguamento della situazione giuridica recentemente inasprita causerebbe costi eccessivi per le società interessate. La maggioranza della Commissione considera che il grandfathering, unitamente alle disposizioni penali proposte concernenti l’obbligo di notifica e la tenuta di un registro degli aventi economicamente diritto, costituisca un’attuazione coerente delle raccomandazioni del Forum globale. Una minoranza teme che questa modifica non consenta di soddisfare gli standard internazionali. Con 6 voti contro 17 e 1 astensione la Commissione ha inoltre respinto delle proposte che chiedono di pubblicare il registro degli aventi economicamente diritto. Con 19 voti contro 6 è stata respinta anche la proposta del Consiglio federale di adeguare i presupposti per l’assistenza amministrativa fiscale in caso di domande basate su dati rubati. Con l’attuale giurisprudenza del Tribunale federale la Svizzera soddisfa le direttive del Forum globale. Nella votazione sul complesso la CET-N ha accolto il disegno di legge adattato, con 17 voti contro 7 e 1 astensione. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio nazionale in primavera.

2. Audizione di esperti sulla bozza di Accordo istituzionale con l’UE

Nell’ambito della consultazione sulla bozza di Accordo istituzionale tra la Svizzera e l’UE voluta dal Consiglio federale, la Commissione ha condotto un’audizione di esperti con i seguenti rappresentanti della comunità scientifica: Prof. Dr. Carl Baudenbacher (già presidente della Corte di giustizia dell’AELS), Prof. Dr. Philipp E. Zurkinden (Università di Basilea), Prof. Dr. Reiner Eichenberger (Università di Friburgo), Prof. Dr. Astrid Epiney (rettrice dell’Università di Friburgo), Prof. Dr. Yves Flückiger (rettore dell’Università di Ginevra), Prof. Dr. Rolf Weder (Università di Basilea). La Commissione ha inoltre preso atto delle perizie giuridiche che aveva commissionato ai professori Baudenbacher e Zurkinden (cfr. comunicato stampa del 30.01.2019) decidendo inoltre di pubblicarla (Perizia giuridica Prof. Baudenbacher, Perizia giuridica Prof. Zurkinden – 1a parte, Perizia giuridica Prof. Zurkinden – 2a parte). Il 16 aprile la CET-N discuterà sugli aspetti materiali di questo Accordo con il Consiglio federale.

3. Nessuna estensione dell’articolo 2 della legge sui lavoratori distaccati

La Commissione propone, con 13 voti contro 10 e 1 astensione, di respingere la mozione Abate (18.3473). Come il Consiglio federale, la maggioranza della CET-N ritiene che esuli dalle competenze della Confederazione ampliare a livello federale il campo d’applicazione delle leggi cantonali sui salari minimi, fondate su considerazioni di politica sociale. Una minoranza della Commissione propone invece alla propria Camera di accogliere la mozione ritenendo che alla base di tali salari non vi siano mai solo considerazioni di politica sociale e che dovrebbero essere applicati anche ai lavoratori distaccati quale misura efficace contro il dumping salariale.  

4. Altre decisioni

La CET-N ha dato seguito all’iniziativa parlamentare Schilliger «Pari condizioni in materia di concorrenza» (17.518) con 15 voti contro 10. La maggioranza della Commissione ammette la necessità d’intervento, tuttavia ritiene che l’approccio dell’iniziativa non sia ideale e che dovrebbe essere ulteriormente migliorato nelle prossime trattazioni.

Con 16 voti contro 5 e 1 astensione la Commissione ha inoltre dato nuovamente seguito all’iniziativa parlamentare Dobler (16.442), in base alla quale i dipendenti delle start up che beneficiano di partecipazioni nell’azienda possono concordare un orario di lavoro basato sulla fiducia.

Con 12 voti contro 12 e il voto decisivo del suo presidente, la CET-N propone di dare seguito all’iniziativa del Cantone di Argovia «Eliminare gli svantaggi per le coppie sposate » (16.318), principalmente per mantenere una certa pressione sul dossier concernente l’abolizione degli svantaggi per le coppie sposate che avrebbe dovuto essere attuata da tempo. Il principale argomento contrario è stato che al riguardo esiste già un disegno del Consiglio federale (18.034) pendente dinanzi alla CET-S.

La Commissione propone inoltre con 16 voti contro 5 di accogliere la mozione Noser « Permettere investimenti collettivi di capitale concorrenziali a livello internazionale. Adattare la LICol nell'interesse degli investitori svizzeri» (18.3505).

Con 14 voti contro 8 e 2 astensioni la Commissione propone invece di respingere la mozione Müller Philipp «Attuazione incisiva ed efficace dell’obbligo di annuncio dei posti vacanti» (18.3407). Il Consiglio federale sta già lavorando all’attuazione della mozione e adotterà un messaggio in tal senso probabilmente nel corso del mese di marzo.

La Commissione propone infine senza proposte alternative di accogliere, nella sua versione modificata dal Consiglio degli Stati, la mozione del Gruppo PLR.I Liberali «Basta con la penalizzazione fiscale del pilastro 3b. In caso di prelievo del capitale, tassare la quota di reddito invece degli apporti di capitale» (12.3814).

Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 25 e il 26 febbraio 2019. In parte era presente alla seduta il presidente della Confederazione Ueli Maurer e gli consiglieri federali Ignazio Cassis e Guy Parmelin.