La maggioranza considera le due iniziative troppo estreme e di difficile attuazione. Ritiene che potrebbero pregiudicare l’approvvigionamento di derrate alimentari e mettere in pericolo posti di lavoro. È dell’opinione che quanto previsto dal Consiglio federale in relazione alla Politica agricola a partire dal 2022 e al piano d'azione dei prodotti fitosanitari sia sufficientemente efficace e osserva inoltre che l’impiego di prodotti fitosanitari è già nettamente diminuito negli ultimi anni. Secondo la minoranza occorre invece chiaramente agire perché sarebbe irresponsabile rimanere inattivi. Auspica perciò in particolare l’adozione di disposizioni vincolanti a livello di legge. La Commissione ha tuttavia respinto tutte le proposte di controprogetti indiretti pertinenti. La proposta di dimezzare i rischi connessi all’impiego di prodotti fitosanitari mediante adeguamenti a livello di legge e di promuovere soluzioni alternative alla protezione chimica dei vegetali, di migliorare la protezione da effetti pregiudizievoli dovuti all’uso di prodotti fitosanitari e di ridurre l’apporto di additivi nelle falde acquifere è stata respinta con 13 voti contro 12. La minoranza propone quindi alla propria Camera, sulla base di questa proposta, di rinviare le iniziative alla Commissione incaricandola di elaborare un controprogetto indiretto. Due proposte di controprogetti diretti mirano a integrare l’articolo sull’agricoltura nella Costituzione federale (art. 104 Cost.): una si ispira al testo dell’iniziativa sull’acqua potabile, ma tralascia i punti di difficile attuazione, mentre l’altra intende ridurre l’immissione di sostanze potenzialmente nocive riconducibili all’attività agricola. Entrambe le proposte sono state respinte ciascuna con 15 voti contro 7 e 3 astensioni, ma saranno sottoposte alla Camera come proposte di minoranza. Le iniziative saranno trattate in Consiglio nazionale durante la sessione estiva.
2. Promozione della piazza economica pronta per il dibattito alla Camera – Il credito d’impegno per Innotour dev’essere aumentato
Dopo aver sentito le cerchie interessate in occasione dell’ultima seduta, la CET-N ha ora proceduto a esaminare la promozione della piazza economica 2020–2023 (19.016) dal profilo del contenuto. A questo proposito il Consiglio federale sottopone al Parlamento cinque decreti di finanziamento per un totale di 373,1 milioni di franchi. I principi della promozione della piazza economica come pure l’entrata in materia sull’oggetto erano incontestati nella Commissione. Come evidenziavano il messaggio del Consiglio federale e le diverse valutazioni esterne, gli strumenti pertinenti funzionavano, sebbene sussistessero alcuni punti critici e osservazioni concernenti la sostenibilità, l’efficacia e la vigilanza. In merito ai decreti federali sul finanziamento delle attività di governo elettronico delle PMI, della promozione delle esportazioni e della promozione della piazza economica, la Commissione ha aderito all’unanimità alla posizione del Consiglio federale. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, il credito d’impegno destinato a Innotour è stato aumentato da 22,8 a 30 milioni di franchi. Anche in questo caso una minoranza propone di seguire il Consiglio federale. Un’ulteriore minoranza auspica di aumentare il finanziamento di Svizzera Turismo da 220,5 a 240 milioni di franchi. Su questo argomento la maggioranza ha tuttavia deciso di allinearsi alla proposta del Consiglio federale. Il dibattito sulla promozione della piazza economica 2020-2023 al Consiglio nazionale è previsto per la sessione estiva.
3. Decisioni sulla Banca nazionale
La CET-N ha esaminato un’iniziativa parlamentare presentata dal consigliere nazionale Thomas Matter (18.465) che chiede di istituire le basi legali affinché, dopo un’eventuale normalizzazione del bilancio della Banca nazionale svizzera (BNS), la metà dell’aumento del capitale proprio sia trasferita all’AVS in un’unica soluzione. La maggioranza era d’accordo sul fatto che sia difficile prevedere quando e se il bilancio della BNS scenda nuovamente al livello precedente e raccomanda al Consiglio nazionale con 10 voti contro 9 e 5 astensioni di non dare seguito all’iniziativa. Afferma che la distribuzione degli utili della BNS è inoltre disciplinata nella Costituzione e comprende anche un’eventuale riduzione costante del capitale proprio accumulato. Una minoranza propone invece di dare seguito all’iniziativa.
Con 16 voti contro 8 e 1 astensione la Commissione propone inoltre di non dare seguito a un’iniziativa del Cantone di San Gallo, allineandosi così a una decisione del Consiglio degli Stati presa durante la sessione estiva 2018. L’iniziativa cantonale 17.305 chiede di esentare i fondi della previdenza per la vecchiaia in Svizzera dai tassi d’interesse negativi della BNS.
Prima di dibattere i suddetti oggetti la Commissione aveva avuto un lungo colloquio con il presidente della Direzione generale della BNS, Thomas Jordan.
4. L’articolo 5 della legge sui lavoratori distaccati non va modificato
Con 17 voti contro 6 e 2 astensioni la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 18.419 depositata da Carlo Sommaruga. Pur condividendo la posizione dell’autore dell’iniziativa su diversi punti riguardanti il settore dei lavoratori distaccati, la maggioranza non concorda con l’impostazione della modifica legislativa proposta. La minoranza ravvisa invece una necessità d’intervenire, in particolare tenuto conto della pressione generale sulla protezione dei lavoratori.
5. Ulteriori decisioni
Con 17 voti contro 5 e 1 astensione la Commissione si allinea alla decisione della CET-S di dare seguito all’iniziativa parlamentare Noser (17.456), la quale chiede che la legislazione in vigore sia modificata in modo che l’imposizione fiscale si riduca nettamente in ragione di partecipazioni di collaboratore a start-up e imprese famigliari.
Analogamente alla CET-S, propone invece di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Stamm (16.474) sull’imposta preventiva, ritenendo che la richiesta contenuta nell’iniziativa sia già stata realizzata nell’ambito dell’oggetto 18.030 n Legge federale sull’imposta preventiva.
Con 17 voti contro 7 e 1 astensione la Commissione propone inoltre di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del gruppo dei Verdi (11.404). La maggioranza considera sufficiente l’ultima revisione della legge sulla parità dei sessi (17.047). Una minoranza proporrà alla Camera di dare seguito all’iniziativa.
Presieduta dal consigliere nazionale Christian Lüscher (RL, GE), la Commissione si è riunita a Berna il 16 e il 17 maggio 2019. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Guy Parmelin.