Secondo la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) l’attuale legge sul lavoro non rispecchia più la realtà odierna del mondo del lavoro. Alla luce degli sviluppi degli ultimi anni, la CET-N ritiene indispensabile un’impostazione più flessibile del diritto del lavoro. In adempimento dell’iniziativa parlamentare 16.484 («Maggiore libertà organizzativa in caso di lavoro da casa») dell’allora Consigliere nazionale Thierry Burkart, ha pertanto elaborato un progetto preliminare per modificare la legge sul lavoro e – in una variante – il Codice delle obbligazioni e, nella sua seduta del 20 agosto 2024, ha deciso di adottarlo con 18 voti contro 7 e di porlo in consultazione.
Il progetto della CET-N non disciplina unicamente l’ambito del lavoro da casa, ma il telelavoro in generale. Sulla base di un’apposita convenzione, è prevista in particolare un’estensione della durata massima del lavoro giornaliero da 14 a 17 ore e una riduzione del riposo giornaliero minimo da 11 a 9 ore. Il progetto stabilisce inoltre che il lavoratore può decidere, di propria iniziativa, di lavorare occasionalmente la domenica. Secondo la Commissione il progetto offre ai lavoratori l’opportunità di personalizzare maggiormente il proprio orario di lavoro, con probabili grandi vantaggi in termini di conciliabilità tra professione e famiglia e in termini di assistenza domestica. Tuttavia, poiché prende sul serio anche le preoccupazioni relative alla tutela della salute, la CET-N ha introdotto nel suo progetto anche il diritto all’irreperibilità. Come variante, pone in consultazione anche modifiche corrispondenti del Codice delle obbligazioni. In tal modo, le misure di flessibilizzazione previste sarebbero attuate in modo coerente includendo una cerchia più ampia di lavoratori.
Una minoranza della Commissione propone di non entrare in materia sul progetto, poiché ritiene che le modifiche previste potrebbero peggiorare le condizioni di lavoro e indebolire la tutela della salute, con conseguenti costi elevati per l’economia. Un’altra minoranza vorrebbe stralciare dal progetto preliminare la possibilità di lavorare la domenica, mentre una terza minoranza chiede che il datore di lavoro si assuma i costi del materiale e degli strumenti necessari per il telelavoro.
La documentazione concernente la consultazione è a disposizione nelle seguenti pagine Internet:
I pareri vanno inviati per posta elettronica (oltre all’eventuale versione in PDF, si prega di trasmettere anche una versione Word) entro il
10 dicembre 2024 al seguente indirizzo:
ab-geko@seco.admin.ch.