La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale ha deciso, con 12 voti contro 10, di proporre lo stralcio dal ruolo dell’iniziativa parlamentare 17.412 n «Eque opportunità per la prima infanzia» del consigliere nazionale Matthias Aebischer. Essa ritiene infatti che nell’immediato non sia necessario agire sul piano federale.

​Lo scorso novembre la Commissione aveva deciso di attuare l’Iv. Pa. 17.412 n del consigliere nazionaleMatthias Aebischer (S, BE) nel senso che la Confederazione avrebbe sostenuto la creazione di nuove offerte nel settore della promozione della prima infanzia. Essa è stata ora informata da rappresentanti dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) sui lavori in corso intorno all’attuazione dell’iniziativa. Dopo un intenso dibattito e dopo una valutazione dei contenuti delle possibili varianti e delle implicazioni dell’attuazione prevista, la maggioranza della Commissione è giunta alla conclusione che i lavori non vanno portati avanti e che proporrà lo stralcio dal ruolo dell’iniziativa. La maggioranza non è convinta che l’iniziativa possa essere attuata in modo opportuno e adduce i seguenti motivi: la proposta dell’autore dell’iniziativa di modificare l’articolo 4 lettera a della legge sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche (LPAG) per estendere il gruppo dei destinatari ai bambini in età prescolare non è adeguata. Le ricerche condotte dall’Amministrazione hanno mostrato che una simile estensione esulerebbe dalla natura della legge e che la richiesta dell’iniziativa di promuovere l’educazione, la custodia e la formazione della prima infanzia (ECFPI) non potrebbe essere affrontata con un approccio unitario. L’alternativa decisa in novembre, ossia di promuovere le offerte ECFPI in modo puntuale, cela invece in sé un problema di finanziamento: o si stanziano ulteriori fondi a titolo di finanziamento iniziale o si cerca il modo di attuare la richiesta senza incidere sui costi. La seconda opzione sarebbe tuttavia attuabile soltanto tagliando il sostegno alle organizzazioni che offrono attualmente attività giovanili extrascolastiche. La maggioranza della Commissione respinge entrambi le opzioni, tanto più che il fabbisogno concreto di un simile sostegno a livello federale non è assodato.

Una minoranza propone di non togliere dal ruolo l’iniziativa. Essa ritiene che l’importanza dell’educazione, della custodia e della formazione della prima infanzia sia indiscussa e che occorra intervenire urgentemente a livello nazionale. Il settore ECFPI promuove le pari opportunità ed è necessario che la Confederazione sostenga i Cantoni nella promozione di progetti in questo ambito.

Digitalizzazione nello spazio formativo svizzero

Nell’ambito delle regolari e intense discussioni sulla digitalizzazione in Svizzera e in vista del prossimo messaggio concernente il promovimento dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI), la Commissione si è occupata in modo proattivo dell’evoluzione digitale nel settore della formazione. Con 14 voti contro 8 e un’astensione ha deciso di presentare la mozione commissionale 19.3009 allo scopo di avviare un programma d’incentivazione per la diffusione di progetti di digitalizzazione innovativi nel settore della formazione. In stretto coordinamento con la piattaforma «digitalinform.swiss», lanciata nel dicembre 2018, e allo scopo di favorire le buone pratiche, gli strumenti di digitalizzazione già sviluppati potranno essere scambiati e diffusi nell’intero spazio formativo svizzero. I mezzi finanziari necessari per questa mozione commissionale saranno messi a disposizione già nell’ambito del prossimo messaggio ERI.

Con 16 voti contro 8, la maggioranza della Commissione ha inoltre presentato la mozione commissionale 19.3010 per il lancio di un programma volto a incentivare la digitalizzazione nelle università federali e cantonali, nelle scuole universitarie professionali e nel settore della formazione professionale e della formazione continua. Il Consiglio federale è incaricato di istituire le basi legali e le condizioni finanziarie in modo da raggiungere gli obiettivi formulati nella «Strategia Svizzera digitale». Lo scorporo di questo secondo programma d'incentivazione dal messaggio ERI permetterà alla Confederazione e ai Cantoni di concretizzare i contributi agli investimenti.

Una minoranza propone al Consiglio nazionale di respingere entrambe le mozioni di commissione dal momento che la digitalizzazione riguarda comunque tutti i settori e pertanto non dovrebbe essere operata alcuna disparità di trattamento.

Presieduta dalla consigliera nazionale Christine Bulliard-Marbach (PPD, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 21 febbraio 2019.