L’iniziativa parlamentare intende vietare gli esperimenti che causano gravi sofferenze agli animali. Chiede inoltre di conferire alla Confederazione la competenza e l’obbligo di aggiornare regolarmente la classificazione delle sofferenze per livello di gravità. A tale scopo la legge sulla protezione degli animali dovrà essere integrata. La Commissione ha esaminato le richieste dell’iniziativa e valutato approfonditamente gli interessi e le sfide dei settori dei ricercatori, della protezione degli animali e dell’industria. La maggioranza dei membri della Commissione è convinta che gli esperimenti sugli animali siano indispensabili per lo sviluppo di terapie innovative e che in casi specifici gli esperimenti con livello di gravità 3 siano ancora necessari. Secondo le statistiche relative al 2017 soltanto il 2,8 per cento di tutti gli animali da laboratorio sono sottoposti a tali esperimenti. L’attuale quadro normativo garantisce in generale una ricerca pienamente responsabile sotto il profilo etico e definisce criteri sufficientemente restrittivi per gli esperimenti con livello di gravità 3. Infine, la maggioranza della Commissione rileva il partenariato di tutti gli istituti che effettuano esperimenti sugli animali con il Swiss 3R Competence Centre (3RCC), organo supportato dalla Confederazione che sostiene i ricercatori nell’attuazione del principio delle 3R (replace, reduce, refine, ovvero rimpiazzare, ridurre, rifinire). Si tratta di promuovere l’elaborazione di metodi alternativi, la riduzione al minimo assolutamente indispensabile degli esperimenti sugli animali e il loro miglioramento.
Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa parlamentare. Essa rileva che spesso la detenzione di animali da laboratorio non è conforme alla legislazione sulla protezione degli animali e che nella classificazione per livello di gravità e nella ponderazione degli interessi non se ne tiene conto a sufficienza. Proprio negli esperimenti di livello di gravità 3 vi è spesso una sproporzione tra la sofferenza inferta agli animali e le effettive conoscenze che è possibile ricavare dagli esperimenti. L’iniziativa parlamentare sarà verosimilmente trattata in Consiglio nazionale in autunno.
Un nuovo modello di finanziamento per gli impianti sportivi di importanza nazionale?
La Commissione propone con 14 voti contro 9 di accogliere la mozione 18.4150 s Mo. Consiglio degli Stati (Engler). Cofinanziamento dell’attività di gara e allenamento presso gli impianti sportivi di importanza nazionale. La mozione intende rendere possibile il finanziamento da parte della Confederazione delle attività di gara e di allenamento presso impianti sportivi di importanza nazionale. Finora la Confederazione ha promosso attraverso il cosiddetto programma CISIN la costruzione di impianti sportivi di importanza nazionale, ma non il loro esercizio. Nella sessione primaverile il Consiglio degli Stati aveva accolto la mozione con 26 voti contro 9 e 6 astensioni.
La maggioranza della Commissione valuta positivamente l’idea di incentivare la frequenza costante degli impianti CISIN e condivide lo spirito della mozione. Nonostante alcune riserve rispetto alla formulazione concreta della mozione, la maggioranza della Commissione vorrebbe che quanto richiesto sia attuato al più presto. L’obiettivo è di garantire per quanto possibile un’attuazione senza modifiche di legge. Questo potrebbe ad esempio essere possibile aumentando i contributi della Confederazione alle federazioni sportive e obbligandole mediante i contratti di prestazioni con Swiss Olimpic a impiegare questi mezzi supplementari per migliorare la situazione dei gestori degli impianti.
Una minoranza respinge la mozione. Sebbene condivida il principio generale dei programmi CISIN, ritiene che non spetti alla Confederazione partecipare alla copertura dei costi d’esercizio di tali impianti sportivi. La mozione sarà trattata in Consiglio nazionale verosimilmente in estate.
La Commissione ha discusso con il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR, degli obiettivi e delle priorità del dipartimento per quanto riguarda il settore ERI. I membri della Commissione hanno espresso le loro preoccupazioni e preso conoscenza degli indirizzi del prossimo messaggio ERI 2021−2024.
Si è inoltre discusso delle priorità, dei vincoli e della necessità di una stabilità nel finanziamento delle differenti istituzioni.
Presieduta dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 24 maggio 2019. A parte della seduta era presente il consigliere federale Guy Parmelin.