La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) vorrebbe attribuire nuove competenze alla Confederazione nell’ambito della politica in materia di politica dell’infanzia e della gioventù. Concretamente occorrerebbe sostituire il programma d’impulso destinato all’istituzione di posti di custodia in strutture complementari alla famiglia, attualmente limitato nel tempo, con un sostegno permanente volto a ridurre in modo determinante i contributi versati dai genitori e migliorare l’educazione della prima infanzia. A tale scopo essa ha presentato, con 15 voti contro 9, una corrispondente iniziativa di commissione (21.403).

La Commissione è convinta che un tale sostegno sia utile sotto molti punti di vista e implichi un obbligo sussidiario da parte della Confederazione: tale misura permetterebbe di sfruttare meglio il potenziale di personale qualificato, migliorare gli incentivi all’esercizio di un’attività lucrativa, sgravare finanziariamente le famiglie e sostenerle nell’ambito della custodia dei figli, promuovere la parità fra donna e uomo, nonché consentire ai bambini la partecipazione a offerte rivolte alla prima infanzia in modo da rendere possibile la formazione e lo sviluppo delle loro competenze e capacità. Nel contesto di questa decisione, la Commissione ha proposto alla sua Camera, con 15 voti contro 9 e 1 astensione, di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 20.413 n Prelicz-Huber. Custodia di bambini complementare alla famiglia e parascolastica. Parte integrante del servizio pubblico. Una minoranza propone invece di darvi seguito. La trattazione ulteriore dell’iniziativa parlamentare 17.412 n Aebischer Matthias. Eque opportunità per la prima infanzia è stata sospesa fino alla fine dell’anno.

La Commissione ha inoltre preso atto del rapporto del Consiglio federale sulla «Politica della prima infanzia» e sentito, oltre a rappresentanti del settore scientifico, anche rappresentanti delle seguenti istituzioni: Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS), Unione delle città svizzere (UCS), Alliance Enfance, Unione sindacale svizzera (USS), Unione svizzera degli imprenditori (USI).

Misure COVID nei settori della cultura, dello sport e della custodia dei bambini complementare alla famiglia

La CSEC ha proceduto all’esame della revisione della legge COVID-19 adottata dal Consiglio federale mercoledì scorso. Nel quadro di una procedura di corapporto, si è espressa favorevolmente in merito alla concretizzazione delle misure di sostegno alle istituzioni di custodia dei bambini complementari alla famiglia gestite da enti pubblici (decisione presa con 16 voti contro 7 e 1 astensione). Grazie a queste misure la Confederazione accorda aiuti finanziari ai Cantoni che hanno versato indennità per le perdite finanziarie alle istituzioni pubbliche di custodia complementari alla famiglia. Tali misure, sollecitate dalla Commissione con la presentazione di una mozione nel luglio dell’anno scorso (20.3912), chiedono il versamento da parte della Confederazione del 33 per cento delle perdite finanziarie assunte dai Cantoni.

Con 16 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione ha inoltre sostenuto il rafforzamento dell’indennità per le perdite finanziarie subite degli operatori culturali. Una nuova base legale per l’introduzione di una retroattività nel versamento delle indennità era stata parimenti sollecitata a livello parlamentare.

Infine la Commissione ha deciso di trasmettere una lettera al Consiglio federale chiedendogli di conferire un posto rilevante alle cerchie culturali (e non soltanto ai musei) nella sua strategia di riapertura, di prevedere un sostegno al settore culturale durante i mesi seguenti al deconfinamento e di prendere in considerazione una riforma dello statuto degli operatori culturali per migliorare la loro protezione sociale.

La Commissione ha discusso con la responsabile del DDPS, consigliera federale Viola Amherd, in merito alle misure COVID nel settore dello sport. Con 14 voti contro 9 e 2 astensioni, ha deciso di trasmettere al Consiglio federale una lettera chiedendogli di adeguare l’articolo 6 capoverso 3 dell’ordinanza COVID-19 sport di squadra in modo tale che i club, la cui massa salariale complessiva media nella stagione 2018/2019 era di oltre il 20 per cento – invece del vigente 30 per cento – inferiore alla massa salariale complessiva media di tutti i club della lega, siano obbligati a ridurre il reddito annuo medio secondo il capoverso 1 all’importo di 148 200 franchi o almeno del 10 per cento. Essa auspica inoltre una chiara strategia d’uscita dall’emergenza COVID.

La CSEC-N vuole integrare la prospettiva di genere negli studi e nelle statistiche della Confederazione

La Commissione ha proceduto all’esame preliminare della mozione 20.3588 «Migliorare i dati sugli effetti sui due sessi» che chiede al Consiglio federale di provvedere affinché tutti i principali studi e statistiche della Confederazione siano concepiti secondo un approccio differenziato per genere e presentino le conseguenze per i due sessi.

La maggioranza della Commissione ritiene che sia necessario agire in tal senso e, con 15 voti contro 9 e 1 astensione, propone alla sua Camera di accogliere la mozione. Una minoranza propone invece di respingerla.

Realizzazione di un ecosistema integrato di dati relativi alla salute

La Commissione auspica che il Consiglio federale istituisca un gruppo di lavoro pluridisciplinare incaricato di presentare un rapporto sul rilevamento e sull’utilizzazione dei dati relativi alla salute e sui requisiti necessari per realizzare un ecosistema integrato di dati relativi alla salute aperto. Essa ha deciso all’unanimità di presentare una mozione in tal senso (21.3021). Il gruppo dovrà inoltre creare le condizioni necessarie per l’attuazione di un tale ecosistema, che possa essere impiegato dalle Università nel quadro della ricerca, ma anche dall’industria e da altre cerchie interessate con l’obiettivo di un’assistenza sanitaria ottimale.

Organizzazione dei Giochi olimpici e dei grandi eventi: migliorare la partecipazione della popolazione e del Parlamento

L’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e di altri grandi eventi in Svizzera implicano un impegno finanziario e umano considerevole. La Commissione è convinta che la partecipazione della popolazione e del Parlamento a questo processo dovrebbe essere migliorata. Essa ha quindi deciso, con 16 voti contro 6, di chiedere al Consiglio federale di proporre in un rapporto gli adeguamenti legali necessari a tale scopo (Postulato 21.3022 «Giochi olimpici e altri grandi eventi. Partecipazione al processo»).

La Commissione si è parimenti chinata per la seconda volta sull’iniziativa parlamentare 18.445 «Referendum facoltativo per il sostegno della Confederazione ai Giochi olimpici» e ha mantenuto la sua posizione decidendo, con 15 voti contro 8 e 2 astensioni, di proporre alla sua Camera di dare seguito all’iniziativa.

Più trasparenza nella dichiarazione del Paese di produzione del pane e dei prodotti di panetteria

La CSEC-N si è chinata sulla mozione 20.3910 «Dichiarazione del Paese di produzione del pane e dei prodotti di panetteria» presentata dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati. La mozione chiede al Consiglio federale di adeguare la legislazione in materia alimentare affinché i commerci che vendono o offrono pane e altri prodotti di panetteria espongano il Paese di produzione in un luogo visibile per il cliente.

La Commissione ha deciso di allinearsi al Consiglio degli Stati e, con 22 voti contro 1 e 2 astensioni, propone alla sua Camera di accogliere la mozione.

Presieduta dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 18 e 19 febbraio 2021. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, capo del DDPS.