Situazione iniziale
- Nel confronto internazionale, la Svizzera si situa nelle ultime posizioni per quanto concerne l’accessibilità – materiale ed economica – e la qualità della custodia complementare alla famiglia per i bambini in età prescolastica (cfr. studio dell’UNICEF del 2021, la Svizzera si posiziona al 38° rango su 41)[1].
- A livello nazionale vi sono attualmente due strumenti per il sostegno finanziario della custodia di bambini complementare alla famiglia: programma di incentivazione per l’istituzione di posti di custodia e gli aiuti finanziari ai Cantoni per la riduzione dei costi di custodia. Diverse valutazioni confermano l’efficacia di entrambi gli strumenti. Grazie a questi aiuti finanziari è stato possibile creare più di 65’000 posti.
- Entrambi gli strumenti hanno una durata limitata: circa due anni fa la CSEC-N ha pertanto ravvisato la necessità d’intervenire e ha depositato l’iniziativa parlamentare 21.403 con l’obiettivo di ripensare sostanzialmente il ruolo della Confederazione nel finanziamento della custodia di bambini complementare alla famiglia trasformandolo in un finanziamento permanente. Tutte le famiglie e tutti i Cantoni devono essere sostenuti nelle loro opportunità di rafforzare la politica della prima infanzia.
- La CSEC-N ha ora terminato i lavori per l’attuazione dell’iniziativa.
Due ambiti principali
- (1) Riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori: il progetto di legge prevede la concessione di contributi federali ai costi sostenuti dai genitori per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Costi: ca. 710 milioni di franchi all’anno.
- (2) Colmare le lacune esistenti nell’offerta di custodia di bambini complementare alla famiglia / Adeguare maggiormente alle esigenze dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia / Migliorare la qualità dell’offerta: la Confederazione può concedere aiuti finanziari globali ai Cantoni sulla base di accordi di programma. Costi: 60 milioni di franchi all’anno per un periodo di quattro anni. La durata del programma è limitata a 12 anni.
Procedura di consultazione: pervenuti 275 pareri
- La stragrande maggioranza dei partecipanti alla procedura di consultazione ha accolto in modo favorevole il progetto preliminare.
- Il progetto viene sostenuto in particolare dalla maggior parte dei Cantoni, dalla CDOS, dalla maggioranza dei partiti politici, dalle associazioni economiche e da altre organizzazioni interessate (cfr. rapporto sui risultati della procedura di consultazione[2]).
Adeguamenti apportati sulla base della procedura di consultazione
- (1) Riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori: il progetto posto in consultazione prevedeva di concedere ai genitori un contributo corrispondente al 10 per cento dei costi medi per un posto di custodia di bambini complementare alla famiglia (= contributo di base). A questo contributo di base si sarebbe dovuto aggiungere un contributo pari al 5 o al 10 per cento nel caso in cui il Cantone di domicilio del bambino contribuisca in misura relativamente maggiore alla riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori rispetto agli altri Cantoni (= contributo supplementare). I riscontri della procedura di consultazione hanno però indotto la Commissione a invertire il sistema: i genitori riceveranno a priori un contributo corrispondente al 20 per cento. Dopo quattro anni l’importo del contributo federale sarà ridefinito a dipendenza dell’impegno finanziario profuso dai Cantoni nell’ambito della custodia di bambini complementare alla famiglia e, se necessario, ridotto fino al 10 per cento.
- (2) Colmare le lacune esistenti nell’offerta di custodia di bambini complementare alla famiglia / Adeguare maggiormente alle esigenze dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia / Migliorare la qualità dell’offerta: il progetto posto in consultazione prevedeva di sostenere i Cantoni con un importo di 160 milioni di franchi per un periodo di programma di quattro anni (40 mio. di fr. all’anno). Dalla consultazione è emersa la necessità che vengano destinate risorse supplementari allo sviluppo della qualità, motivo per cui la maggioranza della Commissione ha deciso di aumentare l’importo a 240 milioni di franchi.
- Risultato della votazione sul complesso: 17 voti contro 7 e 1 astensione.
Minoranze rilevanti
- Una minoranza respinge completamente il progetto (decisione di entrata in materia: 17 voti contro 8). Essa ritiene che questi ambiti di promozione rientrino nella sfera di competenza dei Cantoni e dei Comuni e che non vada pertanto previsto alcun sostegno della Confederazione. Un’ulteriore minoranza desidera rinviare il progetto di legge alla Commissione chiedendole di rielaborare un nuovo progetto affinché tutti i genitori che pagano per la custodia dei figli possano far capo al sostegno finanziario statale (decisione presa con 18 voti contro 7).
- Una minoranza desidera limitare il progetto all’ambito della riduzione dei costi, rinunciando quindi agli accordi di programma con i Cantoni (decisione presa con 15 voti contro 9). Un’ulteriore minoranza vuole rinunciare a tutte le disposizioni di legge che riguardano la politica in materia di sostegno alla prima infanzia (decisione presa con 15 voti contro 9 e 1 astensione).
- Una minoranza desidera fissare nel modello di maggioranza la percentuale tra il 10 e lo 0 per cento (decisione presa con 17 voti contro 8 rispetto al modello di maggioranza). Un’ulteriore minoranza desidera mantenere il sistema d’incentivi previsto nel progetto sottoposto a consultazione (contributo di base 10 % e contributo supplementare del 10 % al massimo), introducendo tuttavia una linearità nell’aumento di entrambi i contributi, di base e supplementare (decisione rispetto al modello di maggioranza presa con 11 voti contro 6 e 7 astensioni). Due ulteriori minoranze desiderano scostarsi dal sistema d’incentivi e prevedono, rispettivamente, un sostegno per i genitori del 10 e del 15 per cento.
- Una minoranza desidera limitare il sostegno per i genitori ai figli fino alla conclusione della scuola primaria (decisione rispetto al modello di maggioranza, vale a dire fino alla conclusione del periodo dell’obbligo scolastico, presa con 15 voti contro 10); un’ulteriore minoranza desidera invece limitarlo ai figli in età prescolastica (decisione rispetto al modello della conclusione della scuola elementare, presa con 17 voti contro 8).
Entrata in vigore
Presieduta dal consigliere nazionale Fabien Fivaz (I Verdi, NE), la Commissione si è riunita a Berna l’8 dicembre 2022.
[1] Gromada, Anna / Richardson, Dominic (2021): Where do rich countries stand on childcare?
Florence: UNICEF. Disponibile all’indirizzo https://www.unicef-irc.org/publications/?ThemeId=12235.
[2]https://www.parlament.ch/centers/documents/fr/21-403%20Ergebnisbericht%20F.pdf (in francese)