La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha concluso l’esame del suo progetto di attuazione dell’iniziativa parlamentare 21.403 «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna». Il progetto ha lo scopo di promuovere la conciliabilità tra famiglia e lavoro o formazione e di migliorare le pari opportunità per i bambini in età prescolastica. Esso prevede, da un lato, di sgravare finanziariamente i genitori nell’ambito della custodia istituzionale di bambini, per la quale la Commissione stima costi annui pari a 710 milioni di franchi; dall’altro, intende sostenere i Cantoni nell’ulteriore sviluppo di una politica di sostegno alla prima infanzia destinando annualmente 60 milioni di franchi.

Situazione iniziale

  • Nel confronto internazionale, la Svizzera si situa nelle ultime posizioni per quanto concerne l’accessibilità – materiale ed economica – e la qualità della custodia complementare alla famiglia per i bambini in età prescolastica (cfr. studio dell’UNICEF del 2021, la Svizzera si posiziona al 38° rango su 41)[1].
  • A livello nazionale vi sono attualmente due strumenti per il sostegno finanziario della custodia di bambini complementare alla famiglia: programma di incentivazione per l’istituzione di posti di custodia e gli aiuti finanziari ai Cantoni per la riduzione dei costi di custodia. Diverse valutazioni confermano l’efficacia di entrambi gli strumenti. Grazie a questi aiuti finanziari è stato possibile creare più di 65’000 posti.
  • Entrambi gli strumenti hanno una durata limitata: circa due anni fa la CSEC-N ha pertanto ravvisato la necessità d’intervenire e ha depositato l’iniziativa parlamentare 21.403 con l’obiettivo di ripensare sostanzialmente il ruolo della Confederazione nel finanziamento della custodia di bambini complementare alla famiglia trasformandolo in un finanziamento permanente. Tutte le famiglie e tutti i Cantoni devono essere sostenuti nelle loro opportunità di rafforzare la politica della prima infanzia.
  • La CSEC-N ha ora terminato i lavori per l’attuazione dell’iniziativa.

Due ambiti principali

  • (1) Riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori: il progetto di legge prevede la concessione di contributi federali ai costi sostenuti dai genitori per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Costi: ca. 710 milioni di franchi all’anno.
  • (2) Colmare le lacune esistenti nell’offerta di custodia di bambini complementare alla famiglia / Adeguare maggiormente alle esigenze dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia / Migliorare la qualità dell’offerta: la Confederazione può concedere aiuti finanziari globali ai Cantoni sulla base di accordi di programma. Costi: 60 milioni di franchi all’anno per un periodo di quattro anni. La durata del programma è limitata a 12 anni.

Procedura di consultazione: pervenuti 275 pareri

  • La stragrande maggioranza dei partecipanti alla procedura di consultazione ha accolto in modo favorevole il progetto preliminare.
  • Il progetto viene sostenuto in particolare dalla maggior parte dei Cantoni, dalla CDOS, dalla maggioranza dei partiti politici, dalle associazioni economiche e da altre organizzazioni interessate (cfr. rapporto sui risultati della procedura di consultazione[2]).

Adeguamenti apportati sulla base della procedura di consultazione

  • (1) Riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori: il progetto posto in consultazione prevedeva di concedere ai genitori un contributo corrispondente al 10 per cento dei costi medi per un posto di custodia di bambini complementare alla famiglia (= contributo di base). A questo contributo di base si sarebbe dovuto aggiungere un contributo pari al 5 o al 10 per cento nel caso in cui il Cantone di domicilio del bambino contribuisca in misura relativamente maggiore alla riduzione dei costi di custodia a carico dei genitori rispetto agli altri Cantoni (= contributo supplementare). I riscontri della procedura di consultazione hanno però indotto la Commissione a invertire il sistema: i genitori riceveranno a priori un contributo corrispondente al 20 per cento. Dopo quattro anni l’importo del contributo federale sarà ridefinito a dipendenza dell’impegno finanziario profuso dai Cantoni nell’ambito della custodia di bambini complementare alla famiglia e, se necessario, ridotto fino al 10 per cento.
  • (2) Colmare le lacune esistenti nell’offerta di custodia di bambini complementare alla famiglia / Adeguare maggiormente alle esigenze dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia / Migliorare la qualità dell’offerta: il progetto posto in consultazione prevedeva di sostenere i Cantoni con un importo di 160 milioni di franchi per un periodo di programma di quattro anni (40 mio. di fr. all’anno). Dalla consultazione è emersa la necessità che vengano destinate risorse supplementari allo sviluppo della qualità, motivo per cui la maggioranza della Commissione ha deciso di aumentare l’importo a 240 milioni di franchi.
  • Risultato della votazione sul complesso: 17 voti contro 7 e 1 astensione.

Minoranze rilevanti

  • Una minoranza respinge completamente il progetto (decisione di entrata in materia: 17 voti contro 8). Essa ritiene che questi ambiti di promozione rientrino nella sfera di competenza dei Cantoni e dei Comuni e che non vada pertanto previsto alcun sostegno della Confederazione. Un’ulteriore minoranza desidera rinviare il progetto di legge alla Commissione chiedendole di rielaborare un nuovo progetto affinché tutti i genitori che pagano per la custodia dei figli possano far capo al sostegno finanziario statale (decisione presa con 18 voti contro 7).
  • Una minoranza desidera limitare il progetto all’ambito della riduzione dei costi, rinunciando quindi agli accordi di programma con i Cantoni (decisione presa con 15 voti contro 9). Un’ulteriore minoranza vuole rinunciare a tutte le disposizioni di legge che riguardano la politica in materia di sostegno alla prima infanzia (decisione presa con 15 voti contro 9 e 1 astensione).
  • Una minoranza desidera fissare nel modello di maggioranza la percentuale tra il 10 e lo 0 per cento (decisione presa con 17 voti contro 8 rispetto al modello di maggioranza). Un’ulteriore minoranza desidera mantenere il sistema d’incentivi previsto nel progetto sottoposto a consultazione (contributo di base 10 % e contributo supplementare del 10 % al massimo), introducendo tuttavia una linearità nell’aumento di entrambi i contributi, di base e supplementare (decisione rispetto al modello di maggioranza presa con 11 voti contro 6 e 7 astensioni). Due ulteriori minoranze desiderano scostarsi dal sistema d’incentivi e prevedono, rispettivamente, un sostegno per i genitori del 10 e del 15 per cento.
  • Una minoranza desidera limitare il sostegno per i genitori ai figli fino alla conclusione della scuola primaria (decisione rispetto al modello di maggioranza, vale a dire fino alla conclusione del periodo dell’obbligo scolastico, presa con 15 voti contro 10); un’ulteriore minoranza desidera invece limitarlo ai figli in età prescolastica (decisione rispetto al modello della conclusione della scuola elementare, presa con 17 voti contro 8).

Entrata in vigore

  • Al più presto nel 2025

Presieduta dal consigliere nazionale Fabien Fivaz (I Verdi, NE), la Commissione si è riunita a Berna l’8 dicembre 2022.

[1] Gromada, Anna / Richardson, Dominic (2021): Where do rich countries stand on childcare?
Florence: UNICEF. Disponibile all’indirizzo https://www.unicef-irc.org/publications/?ThemeId=12235.

[2]https://www.parlament.ch/centers/documents/fr/21-403%20Ergebnisbericht%20F.pdf (in francese)