Si tratta del modello alternativo al progetto del Consiglio nazionale di legge federale concernente il sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia e ai Cantoni nella loro politica di sostegno alla prima infanzia (LSCus). La Commissione adotterà nella prossima seduta in gennaio il rapporto esplicativo e aprirà la consultazione.
Proroga dei contributi federali per la custodia di bambini complementare alla famiglia sino a fine 2026
Nell’ambito dell’esame dell’iniziativa parlamentare 21.403 la Commissione ha deciso, con 7 voti contro 2 e 1 astensione, di presentare un’iniziativa di commissione per prorogare sino a dicembre 2026 i contributi federali attuali alla custodia di bambini complementare alla famiglia (23.478 Proroga fino alla fine del 2026 dei contributi federali in materia di custodia di bambini complementare alla famiglia). Questa proroga è necessaria in considerazione dello scadenzario previsto per il seguito del processo legislativo.
Per una maggiore integrazione di operatori privati nell’orientamento professionale, negli studi e nella carriera
La Commissione ha esaminato l’iniziativa parlamentare 23.405 con la quale si chiede che l’orientamento professionale, negli studi e nella carriera sia definito d’ora in poi nella legge sulla formazione professionale (RS 412.10) come compito di operatori sia pubblici sia privati. In merito essa ha sentito rappresentanti di due associazioni attive nell’orientamento professionale, negli studi e nella carriera, segnatamente di LaufbahnSwiss e Profunda-Suisse, nonché della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE). Pur condividendo in linea di massima le richieste dell’iniziativa parlamentare, la Commissione ritiene che una mozione di commissione sia lo strumento più idoneo per la loro attuazione. L’autore ha pertanto ritirato la propria iniziativa. Con 5 voti contro 3, la Commissione incarica quindi il Consiglio federale mediante una mozione di commissione (23.4347) di integrare nell’articolo 49 capoverso 1 gli operatori privati.
La maggioranza della Commissione teme che gli operatori privati attivi nell’orientamento professionale, negli studi e nella carriera vengano sempre più estromessi dal mercato dagli operatori pubblici. Secondo la stessa l’orientamento professionale, negli studi e nella carriera a livello svizzero ne uscirebbe rafforzato se l’ente pubblico coinvolgesse gli operatori privati nel compito di fornire prestazioni di consulenza. Gli operatori privati devono pure partecipare a progetti federali come Viamia.
La minoranza della Commissione ritiene invece che l’orientamento professionale, negli studi e nella carriera sia compito dei Cantoni e questi devono rimanere liberi di decidere quali prestazioni intendano fornire loro stessi e quali delegare ai privati.
Approccio regolatorio nel campo dell’ingegneria genetica
I membri della Commissione si sono intrattenuti con il capo del DATEC in merito ai contenuti centrali del disegno concernente l’ingegneria genetica, attualmente in fase di elaborazione e che dovrebbe essere presentato entro l’estate 2024. Il disegno del Consiglio federale intende instaurare un regime di omologazione che si fonda sui rischi applicabili alle piante e alle sementi ottenute mediante le nuove tecniche di selezione. Il Consiglio federale vuole un disciplinamento che introduca ostacoli supplementari rispetto alla prevista regolamentazione UE, ciò che ha sollevato controversie nella discussione in seno alla Commissione. La Commissione si occuperà nuovamente di questa problematica dopo la consultazione sull’avamprogetto del Consiglio federale.
Presieduta dal consigliere agli Stati Benedikt Würth (M-E, SG) e dalla vicepresidente Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 20 novembre 2023; a parte della seduta ha partecipato il consigliere federale Albert Rösti, capo del DEFR