La Commissione accoglie con favore il proposito di associare nuovamente la Svizzera a Erasmus+ e decide di dare seguito a quattro iniziative cantonali che chiedono di assicurare la partecipazione al programma.

La Commissione ha esaminato quattro iniziative cantonali con le quali i Cantoni di San Gallo (24.324), Turgovia (24.327), Basilea Città (25.302) e Basilea Campagna (25.307) invitano l’Assemblea federale a chiedere la presentazione di un messaggio sul finanziamento di Erasmus+. Le quattro iniziative si propongono di fornire il necessario sostegno politico sul piano interno ai negoziati tra l’Unione europea e la Svizzera, così da rafforzare la qualità della formazione e la competitività del nostro Paese.

Dopo aver sentito i rappresentanti dei Cantoni summenzionati, la Commissione ha avviato l’esame delle iniziative sottolineando l’importanza di Erasmus+. Ha quindi preso atto con soddisfazione sia del fatto che il Consiglio federale ha espresso il proposito di riassociare la Svizzera a Erasmus+ a partire dal 2027, sia dell’avanzamento dei lavori. La Commissione è tuttavia dell’avviso che, tenuto conto dei tempi ristretti, la partecipazione della Svizzera a Erasmus+ a partire dal 2027 sia tuttora incerta. Con 9 voti contro 2 e 2 astensioni, la Commissione ha quindi deciso di dare seguito alle iniziative, lanciando così un chiaro segnale politico a sostegno della via intrapresa dal Consiglio federale.

Sulle quattro iniziative cantonali è ora chiamata a pronunciarsi la commissione omologa del Consiglio nazionale.

No al programma nazionale per l’orientamento professionale

La Commissione ha esaminato la mozione 23.4102 «Formazione professionale, rafforzare l’orientamento professionale». Pur condividendo le finalità della mozione, vale a dire il rafforzamento dell’orientamento professionale, rileva che l’orientamento è prioritariamente di competenza dei Cantoni e che un programma nazionale non permetterebbe di tenere debitamente conto delle differenze tra un Cantone e l’altro. Ritiene inoltre che, alla luce dell’attuale situazione finanziaria e dei tagli previsti dal programma di sgravio 2027-2029, la Confederazione non dispone delle risorse necessarie per assumersi questo nuovo compito. Poiché ritiene adeguate le misure sinora adottate dalla Confederazione d’intesa con i Cantoni, con 10 voti contro 3 la Commissione propone quindi di respingere la mozione.

Disciplinare l’assunzione di insegnanti nelle scuole svizzere all’estero

La Commissione ha avviato l’esame dell’iniziativa parlamentare 25.403, con cui si chiede di modificare la legge sulle scuole svizzere all’estero così da autorizzare la Confederazione a delegare a un’organizzazione di diritto privato o di diritto pubblico il compito di assumere e distaccare nelle scuole svizzere all’estero riconosciute docenti abilitati a insegnare in Svizzera. Nei prossimi mesi metterà a punto un progetto preliminare che verrà posto in consultazione nel 2026.

Assicurare il finanziamento di Tox Info

Nell’ambito dell’esame del preventivo 2026, la Commissione propone alla Commissione delle finanze della propria Camera di destinare 1,1 milioni di franchi in più al Centro svizzero d’informazione tossicologica (Tox Info), che gestisce in particolare il numero d’emergenza 145, così da garantire la prosecuzione delle attività. Per gli anni 2027-2029 propone un aumento di 550 000 franchi all’anno. Poiché ritiene che il finanziamento di Tox Info debba essere assicurato sia da enti pubblici sia da soggetti privati, la Commissione appoggia il proposito del Consiglio federale di indurre il settore privato ad aumentare il proprio contributo.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 3 novembre 2025.