Il Consiglio nazionale in breve
(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:
SEGRETO BANCARIO: tacitamente archiviato il controprogetto all'iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata", che chiedeva il mantenimento del segreto bancario per i clienti residenti in Svizzera. L'iniziativa era stata lanciata nel 2013 contro la revisione del diritto penale fiscale proposta dell'ex consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Dopo che lo scorso dicembre il governo ha definitivamente rinunciato al progetto, gli iniziativisti hanno ritirato il loro testo. Oggi la Camera del popolo ha affossato anche il controprogetto diventato ormai inutile, controprogetto che gli Stati del resto non hanno mai voluto;
BANCHE: bocciato - con 132 voti contro 48 e 4 astenuti - una mozione del "senatore" Filippo Lombardi (PPD/TI) che chiedeva di garantire che tutti gli svizzeri all'estero potessero aprire un conto presso una banca svizzera di rilevanza sistemica. Per la maggioranza l'atto parlamentare rappresenta un'eccessiva restrizione della libertà economica;
MERLINI: approvato, con 138 voti contro 47, un postulato di Giovanni Merlini (PLR/TI) che incarica il governo di presentare un rapporto sugli scenari concernenti il settore finanziario ticinese e ginevrino in relazione all'accesso al mercato italiano e francese. Nel documento l'esecutivo dovrà specificare le misure che adotterà per agevolare l'offerta transfrontaliera di investimenti a clienti privati da parte di intermediari svizzeri alla luce dell'attuazione restrittiva della Direttiva dell'UE (MIFID II) da parte di Italia e Francia. Questi ultimi due Paesi hanno infatti deciso di subordinare l'offerta transfrontaliera di servizi e prodotti di investimento per clienti privati all'obbligo di costituire filiali o succursali sul loro territorio;
SALARI: approvato, con 126 voti contro 67 e una astensione, una mozione di Franz Grüter (UDC/LU) che chiede di considerare anche altri metodi oltre a quelli già riconosciuti per "misurare" la parità salariale tra uomo e donna nel settore degli acquisti pubblici. Gli Stati devono ancora esprimersi;
SPESE PUBBLICHE 1: accolto, con 125 voti contro 64 e 3 astenuti, una mozione di Peter Keller (UDC/NW) con la quale si chiede che gli impiegati federali forniscano tutto o una parte del reddito ricavato dalle loro attività a favore di terzi alla cassa pensioni federale PUBLICA. Gli Stati devono ancora esprimersi;
SPESE PUBBLICHE 2: accolto, con 101 voti contro 94, una mozione del gruppo UDC che chiede una verifica completa dei compiti dello Stato per ridurre di almeno il 5% la quota delle uscite della Confederazione. Lo Stato deve concentrarsi sulle sue missioni prioritarie. Occorre eliminare i doppioni e i compiti inutili nonché quelli che possono essere assicurati dal settore privato. Gli Stati devono ancora esprimersi.
SPESE PUBBLICHE 3: accolto, con 115 voti contro 78 e una astensione, una mozione del gruppo UDC che chiede per i funzionari l'elaborazione di un vero sistema salariale basato sul merito e la soppressione di numerose gratifiche. Gli Stati devono ancora esprimersi;
SPESE PUBBLICHE 4: accolto, con 99 voti contro 93 e 2 astensioni, una mozione del gruppo UDC che chiede un allineamento dei salari e delle prestazioni sociali dell'Amministrazione federale con quelli delle aziende private. A detta dell'UDC, il diritto del personale della Confederazione deve inoltre ispirarsi maggiormente a quello del diritto del lavoro nel settore privato. Gli Stati devono ancora esprimersi;
SPESE PUBBLICHE 5: accolto, con 104 voti contro 90 e 3 astensioni, una mozione del gruppo UDC che chiede di ridurre le cosiddette "spese fortemente vincolate" e di ridurle di almeno il 5%. Gli Stati devono ancora esprimersi;
IMPOSTA PREVENTIVA: accolto, con 133 voti contro 61 e una astensione, una mozione di Daniela Schneeberger (PLR/BL) che chiede una modifica legislativa per evitare che le persone fisiche residenti in Svizzera perdano il diritto al rimborso dell'imposta preventiva in seguito a mancate dichiarazioni o a dichiarazioni non conformi, per errore o negligenza, purché sia garantito che i redditi patrimoniali gravati dall'imposta preventiva siano tassati. Gli Stati devono ancora esprimersi;
CYBERRISCHI: approvato, con 100 voti contro 93 e 3 astenuti, un postulato di Roger Golay (MCG/GE) che incarica il governo di redigere un rapporto sull'applicazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i cyberrischi (SNPC). Per il ginevrino le diverse iniziative relative alla sicurezza informatica sembrano infatti essere molto scoordinate tra loro. Per l'esponente del Mouvement citoyens genevois, il documento non dovrà superare le 20 pagine;
IVA: bocciato, con 145 voti contro 49, una mozione di Jacques-André Maire (PS/NE) che chiedeva al governo di elaborare una proposta affinché i prodotti per l'igiene di base del corpo (tamponi e assorbenti, pannolini per neonati, carta igienica, sapone, dentifricio, ecc.) beneficino di un'aliquota ridotta dell'IVA;
PREZZI DONNE-UOMINI: bocciato, con 137 voti contro 51 e una astensione, un postulato dell'ex consigliere nazionale Jean Christophe Schwaab (PS/VD) che voleva incaricare il governo di analizzare le differenze nei prezzi di beni di consumo e di servizi destinati specificamente alle donne e di beni e servizi simili destinati specificamente agli uomini;
AFFITTI: bocciato, con 99 voti contro 84 e una astensione, una mozione di Evi Allemann (PS/BE) che chiedeva una modifica dell'Ordinanza concernente la locazione e l'affitto di locali d'abitazione o commerciali (OLAL) per permettere ai locatari di consultare i documenti relativi alle spese accessorie anche per via elettronica o postale. Oggi è possibile solo recandosi personalmente alla sede del locatore. La misura proposta creerebbe però costi amministrativi sproporzionati, specialmente per le piccole agenzie immobiliari, ha sostenuto con successo Hans Egloff (UDC/ZH), presidente dell'associazione dei proprietari fondiari HEV;
AGRICOLTURA: approvato, con 111 contro 73 e 3 astenuti, un postulato di Beat Jans (PS/BS) che chiede al governo di proporre misure per agevolare l'accesso alla terra per le persone con una formazione agricola, ma che non dispongono di una azienda famigliare. Per il basilese, agevolando la ripresa dell'azienda da parte di persone esterne alla famiglia è possibile preservare posti di lavoro nel settore agricolo;
LATTE: approvato, con 115 voti contro 58 e 4 astenuti, una mozione di Jacques Nicolet (UDC/VD) che incarica il governo di esigere da IP Latte una reale gestione dei quantitativi, fissando delle regole sulle nozioni di quantitativi e prezzi contrattuali e annuali del latte, con elevato valore aggiunto (segmenti A e B), per addetto alla trasformazione o per organizzazione di produttori. Gli Stati devono ancora esprimersi;
MALAYSIA: approvato, con 140 voti contro 35 e 10 astenuti, una mozione di Jean-Pierre Grin (UDC/VD) che chiede di escludere l'olio di palma dei negoziati per l'accordo di libero scambio con la Malaysia. Gli Stati devono ancora esprimersi;
YEMEN: bocciato, con 114 voti contro 73 e 3 astenuti, una mozione di Balthasar Glättli (Verdi/ZH) che chiedeva di interrompere l'esportazione di materiale bellico verso i Paesi del Golfo per timore che vengano impiegati nel conflitto in Yemen;
REGOLAMENTAZIONE: approvato, con 110 voti contro 78 e 2 astenuti, una mozione del gruppo PLR che chiede di introdurre una maggioranza qualificata in Parlamento per le modifiche legislative che introducono nuove regolamentazioni che colpiscono almeno 10'000 imprese. Gli Stati devono ancora esprimersi;
PMI: approvato, con 112 voti contro 75 e 2 astenuti, una mozione di Sandra Sollberger-Muff (UDC/BL) che chiede di ridurre la densità normativa e agevolare lo sgravio amministrativo delle imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI). Gli Stati devono ancora esprimersi;
SISTEMA FORMATIVO: approvato, con 99 voti contro 87 e una astensione, un postulato di Thomas de Courten (UDC/BL) che incarica il governo di esaminare l'efficienza e la qualità del settore della formazione svizzero. Il rapporto - che dovrà tenere conto del rapporto tra spese e vantaggi - dovrà tracciare un quadro dell'evoluzione dei costi nel settore della formazione nell'ultimo decennio a livello federale, cantonale e comunale;
PRODUZIONE DI LATTE E CARNE: approvato, con 97 voti contro 87 e 3 astenuti, una mozione di Markus Hausammann (UDC/TG) che vuole aumentare le possibilità di impiegare mais, barbabietole da foraggio e altri foraggi di base di produzione propria nel programma per la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita (PLCSI). Le prescrizioni attuali sono ritenute troppo severe e, secondo il turgoviese, sono un "controsenso ecologico". Gli Stati devono ancora esprimersi;
NORME: respinto, con 107 voti contro 81 e 1 astenuto, una mozione di Magdalena Martullo (UDC/GR) che si lamentava della crescita eccessiva delle norme. La figlia di Christoph Blocher proponeva che per ciascuna legge entrata in vigore, se ne abolissero altre due. Il costo supplementare sarebbe compensato da un doppio risparmio;
TERRORISMO: approvato, con 126 voti contro 53, una iniziativa parlamentare del gruppo PLR che iniziativa chiede di inserire nel Codice penale una base legale che permetta di reprimere il terrorismo. Il governo ha già previsto di agire nel senso di quanto chiesto nell'atto parlamentare, lo scopo di quest'ultimo è quindi quello di mantenere una certa pressione e fare in modo che i lavori non durino più del previsto. Gli Stati devono ancora esprimersi;
ZUCCHERO: approvato, con 94 voti contro 69 e 17 astenuti, una iniziativa parlamentare di Jacques Bourgeois (PLR/FR) che chiede di agire a livello di dazi doganali all'importazione per salvaguardare la produzione elvetica di barbabietole da zucchero. La maggioranza ritiene infatti necessario prendere provvedimenti dopo che, nell'ottobre 2017, l'Unione europea ha abolito le quote relative allo zucchero. Le conseguenze sono state un aumento della produzione e un calo dei prezzi. Gli Stati devono ancora esprimersi;
POLITICA: approvato, con 92 voti contro 88 e una astensione, una iniziativa parlamentare di Gregor Rutz (UDC/ZH) che chiede una modifica della legge sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani per fare in modo che non siano più versati aiuti finanziari ad associazioni che perseguono scopi politici. La Svizzera non prevede infatti un finanziamento pubblico dei partiti.
Il Consiglio degli Stati in breve
(ats) La proposta governativa di modificare la legge sulla parità dei sessi per ridurre ulteriormente gli scarti salariali tra uomini e donne ha subito oggi un brusco stop al Consiglio degli Stati. Per 25 voti a 19, i "senatori" hanno deciso di rinviare il dossier in commissione, con l'auspicio di introdurre l'auto dichiarazione obbligatoria per le aziende.
Nel corso della seduta odierna, gli Stati inoltre hanno:
PEDOFILI: eliminato due importanti divergenze riguardanti l'applicazione dell'iniziativa di Marche Blanche che vuole impedire ai pedofili di lavorare a contatto con bambini. A dividere le camere sono soltanto le relazioni giovanili. Il dossier ritorna al Nazionale.
TERRORISMO: deciso di prolungare per altri quattro anni la legge che vieta i gruppi "Al-Qaida" e "Stato islamico", nonché le organizzazioni associate, e punisce ogni azione a loro sostegno. Il Nazionale deve ancora esprimersi.
TERRORISMO BIS: respinto, in modo tacito, una mozione del consigliere nazionale Lukas Reimann (UDC/SG) che mirava a precisare ed estendere il divieto di servizio e arruolamento per servizi militari esteri.
IDENTITÀ ELETTRONICA: tramesso tacitamente una mozione del PLR volta a promuovere un'indentità elettronica per ridurre la burocrazia a livello nazionale.
STRATEGIA DIGITALE: tacitamente respinto una mozione di Fathi Derder (PLR/VD) per rafforzare la governance della strategia digitale svizzera, per esempio nominando un segretario di Stato.
INTERNAMENTO: trasmesso tacitamente al Consiglio federale una mozione volta a rivedere la pratica in materia di perizie su criminali pericolosi. Queste perizie non dovrebbero più moltiplicarsi all'infinito. Dopo tre risultati negativi, la prossima analisi dovrebbe aver luogo tre anni più tardi o sulla base di una richiesta fondata.
TRIBUNALE DEI BREVETTI: dopo il Nazionale, accolto all'unanimità l'idea che certi compiti del Tribunale federale dei brevetti riservati finora a quei giudici a beneficio di una formazione giuridica possano essere realizzate da giudici ordinari con una formazione tecnica.