BERNA, 2 set (ats) Per ridurre i prezzi, la Svizzera deve autorizzare le importazioni parallele di prodotti brevettati provenienti dall´Europa. Con 8 voti contro 5, la commissione dell´economia e dei tributi del Consiglio degli Stati vuole andare oltre il blocco del Consiglio federale e del Nazionale. Il plenum si pronuncerà il 25 settembre prossimo (08.010 ).

I medicinali sarebbero tuttavia esclusi dalla proposta liberalizzazione. Questa "lex pharma", che fa eccezione per i prodotti il cui prezzo è imposto dallo Stato, è stata accolta con con 7 voti contro 5. Si tratta - ha dichiarato oggi alla stampa la presidente della commissione Simonetta Sommaruga (PS/BE) - di trovare una soluzione "politicamente accettabile".

Una minoranza è tuttavia contraria a questo regime che favorisce una settore, proteggendolo dalla concorrenza. Tanto più - ha rilevato la Sommaruga - che il potenziale di risparmio è importante nel campo dei medicinali.

La decisione di autorizzare le importazioni parallele provenienti dallo spazio economico europeo non costituisce una vera sorpresa. La commissione aveva già dato un preavviso favorevole a inizio luglio.

La nuova legge sui brevetti, che regola la sorte delle importazioni parallele, gode dei favori della sinistra e del PPD. Radicali e UDC vorrebbero invece restare al regime attuale dell´esaurimento nazionale. Questo sistema permette al titolare di un brevetto di opporsi all´importazione del suo prodotto commercializzato all´estero fintanto che lo stesso è protetto in Svizzera.

La maggioranza della commissione è del parere che, autorizzando le importazioni parallele, si ridurranno i prezzi in Svizzera e si rafforzerà la concorrenza. La minoranza ritiene invece che l´effetto sui prezzi sarà minimo e che l´economia e la ricerca svizzere saranno nettamente svantaggiate.

Le conseguenze saranno minori per l´industria farmaceutica dato che, a prescindere dal suo nome, la legge non mette in causa i brevetti, ma le importazioni, ha garantito la parlamentae socialista bernese. A suo modo di vedere, una denuncia contro la Svizzera per violazione del diritto internazionale e delle regole dell´Organizzazione mondiale del commercio (OMC) è poco probabile.

Con 9 voti senza opposizione, la commissione ha anche autorizzato - per alcuni casi "rari" - le importazioni parallele provenienti da paesi non europei. Si tratta di prodotti importati a titolo professionale e la cui protezione derivante da un brevetto è d´importanza relativa.

Se il parlamento decidesse di non abolire il regime dell´esaurimento nazionale, il popolo potrebbe avere l´ultima parola. I grossi distributori svizzeri minacciano infatti di lanciare un´iniziativa popolare in favore di prezzi all´importazione più bassi.

2° settembre 2008