Per Isidor Baumann (PPD/UR), che si è espresso a nome della commissione, i premi sono spese obbligatorie e rientrano nei costi di sostentamento inevitabili. Per queste ragioni, oltre che a seguito della forte crescita dei premi registrata negli scorsi anni, l'aumento delle deduzioni è giustificato.
La mozione Grin chiede che la deduzione per i premi assicurativi e gli interessi sul capitale a risparmio debba ammontare a 3000 franchi per una persona sola (attualmente 1700 franchi), 6100 franchi per i coniugi (3500 franchi) e 1200 franchi per ogni figlio o persona bisognosa (700 franchi). Nell'arco di vent'anni, aveva sottolineato al Nazionale il vodese, in alcuni cantoni i premi sono più che raddoppiati, mentre le deduzioni forfettarie sono state adeguate soltanto in misura minima.
Il consigliere federale Ueli Maurer ha chiesto invano la bocciatura dell'atto parlamentare ricordando le conseguenze finanziare sulle casse dell'erario che una sua adozione comporterebbe. La proposta in discussione causerebbe infatti minori entrate per 465 milioni di franchi per l'imposta federale diretta.
Anche la sinistra ha chiesto di respingere la mozione, poiché giudica che a beneficiare in modo preponderante di questa misura sarebbero i redditi più elevati. "Più della metà della popolazione non ha praticamente nulla da guadagnare da questa proposta", ha sostenuto Roberto Zanetti (PS/SO).
I favorevoli hanno però replicato ricordando che le persone a basso reddito beneficiano già oggi delle riduzioni dei premi e spesso non pagano alcuna imposta federale. "Non possono avere tutto", ha detto Erich Ettlin (PPD/OW).
I "senatori" hanno invece bocciato una mozione del consigliere nazionale Markus Lehmann (PPD/BS) e ripresa da Fabio Regazzi (PPD/TI), che proponeva l'intera deduzione del premio di cassa malati fino ad un reddito imponibile di 150'000 franchi. Poi la deducibilità sarebbe diminuita gradualmente con l'aumentare del reddito.