Il testo ha l'obiettivo di garantire che le regioni siano sempre delimitate a livello comunale, ha ricordato Philippe Nantermod (PLR/VS), a nome della commissione.
Il Consiglio federale deve modificare la legge in questo senso e proporre regole che permettano di determinare a quale regione debba essere attribuito un comune nato da una fusione. "I premi devono rispecchiare i costi regionali", ha proseguito, precisando che la mozione vuole impedire che le aree rurali sovvenzionino quelle urbane.
Sinistra e governo si sono opposti invano al testo. Le regioni devono essere definite secondo criteri uniformi e la situazione attuale non rispetta la legge, ha spiegato il ministro della sanità Alain Berset. Per porvi rimedio, il governo ha presentato un primo progetto, criticato in consultazione, e lo ha rivisto tenendo conto delle osservazioni.
Nel 2016 la delimitazione delle regioni e la fissazione della somma massima sono stati trasferiti al Dipartimento federale dell'interno (DFI) . Berset ha quindi avviato una riforma con cui delimitare le regioni in base ai distretti. Di fronte alle critiche, il DFI ha posticipato la riforma.
La mozione istituzionalizza le sovvenzioni incrociate all'interno dei cantoni, ciò che voleva essere evitato. Le regioni con prezzi bassi hanno premi al di sotto dei loro costi reali, ha fatto notare Berset, aggiungendo che chi abita in città paga invece premi troppo elevati e sovvenziona di conseguenza chi vive in campagna.
"È uno scandalo", ha criticato Barbara Gysi (PS/SG), per la quale la mozione iscrive nella legge una grande disparità di trattamento. Piuttosto che una mozione, sarebbe necessario buon senso e una buona collaborazione tra commissione e governo per elaborare una proposta ragionevole, ha concluso Berset.