Attualmente manca una regolamentazione sul piano nazionale, ha spiegato a nome della commissione Josef Dittli (PLR/UR), composta però da membri della passata legislatura. Se esiste un concordato per le imprese di sicurezza nella Svizzera romanda, la situazione è diversa in altre regioni. I grandi cantoni come Zurigo, Berna, Argovia o Lucerna sono rimasti fuori da un concordato concluso nel 2010 nella Svizzera tedesca, ha aggiunto invano il "senatore" urano.
Al voto la maggioranza della Camera dei cantoni non ha infatti ritenuto che la Confederazione debba definire norme minime in questo ambito. A suo avviso, non è compito della Confederazione elaborare un disciplinamento armonizzato, ma la soluzione va cercata a livello dei cantoni.
La ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter, che sosteneva il testo, ha spiegato inutilmente come gli stessi cantoni siano d'accordo su una regolamentazione uniforme. Basti pensare che la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia avevano deciso l'anno scorso di rinviare l'entrata in vigore del concordato svizzero-tedesco, in attesa del trattamento della mozione Seiler Graf.