La mozione è stata adottata l'anno scorso (marzo 2020) dalla Camera del popolo per 108 voti a 79. Era stata sostenuta in aula da una maggioranza formata da democentristi, PS e Verdi. Contrari invece PLR, PPD e PBD, così come il Consiglio federale.
Per l'autore della mozione, gli interessi negativi rappresentano un peso considerevole per le assicurazioni sociali, in particolare per l'AVS e le casse pensioni. Essi comportano una rimunerazione del capitale più bassa per chi effettua pagamenti a tali casse e gravano sugli attuali e sui futuri beneficiari di prestazioni.
La Confederazione, secondo il deputato, approfitterebbe di questa situazione a spese dei lavoratori e dei pensionati perché di fatto, sulle nuove obbligazioni federali non sorgono interessi passivi; anzi, a suo dire si otterrebbe un'eccedenza di interessi. Per questo, i proventi della BNS derivanti da tassi d'interesse negativi dovrebbero confluire nell'AVS al momento della distribuzione degli utili generati dall'istituto di emissione.
Oggi in aula, il consigliere federale Ueli Maurer ha sostenuto che l'AVS ha bisogno di cambiamenti strutturali che garantiscano entrate permanenti e sostenibili affinché questa assicurazione possa ottemperare ai propri obblighi previdenziali. A suo parere, seguito dalla maggioranza del plenum, la mozione non consentirebbe di risanare l'AVS in modo sostenibile.
La soluzione prevista dalla mozione è come una "bolla di sapone", ha argomentato il ministro delle finanze, facendo l'esempio del più giovane dei suoi nipoti che ama giocare a questo passatempo ma che, ogni volta che cerca di acchiapparne una, quest'ultima invariabilmente scoppia (con suo grande disappunto, n.d.r). Affinché anche lui possa godere di una pensione nel 2085, ha spiegato Maurer, l'AVS ha bisogno di modifiche strutturali.