(ats) I rischi economici legati alle imprese di rilevanza sistemica del settore elettrico vanno limitati. Lo ritiene il Consiglio degli Stati che ha tacitamente adottato oggi una mozione di Eva Herzog (PS/BS), che si ispira alla normativa "too big to fail" del settore bancario introdotta dopo la crisi finanziaria del 2007-2008.

I recenti dibattiti sulla nuova legge federale sul salvataggio di queste aziende hanno evidenziato una certa opacità e un margine di manovra insufficiente da parte della Confederazione nei confronti delle imprese energetiche di rilevanza sistemica, ha sottolineato Herzog. È necessario limitare i rischi che queste aziende fanno correre all'economia elvetica ed evitare che lo Stato debba intervenire, ha aggiunto.

La soluzione adottata durante la sessione autunnale è limitata al 2026 e deve essere sostituita da una legge permanente, ha proseguito la basilese. A tale scopo Herzog propone di stipulare contratti a medio e lungo termine con le imprese che assolvono una missione di servizio pubblico. Vanno regolamentati anche i requisiti sui fondi propri e sulla liquidità e la trasparenza migliorata.

In base all'atto parlamentare, le imprese del settore elettrico sono considerate di rilevanza sistemica se hanno la loro sede in Svizzera, hanno impianti con una potenza installata di almeno 1500 megawatt e partecipano a mercati organizzati dell'elettricità.

Le misure devono essere proporzionate, tenere conto delle conseguenze per le imprese interessate e della loro competitività e non mettere in pericolo l'interconnessione delle reti svizzera ed europea. Si dovrà anche tener conto anche dell'evoluzione del diritto europeo in materia.

L'atto parlamentare passa ora al vaglio del Consiglio nazionale.