Una sala arredata con elementi storici come stucchi, tappezzeria, armadi dotati di vetrine e uno scaffale a muro con ripiani adibiti a deposito. Due porte aperte e una chiusa. Nella sala le sedie rivestite di cuoio sembrano posizionate in modo casuale. L’anticamera sembra un deposito: alcune casse da trasporto in legno grezzo sono installate nell’attesa di essere riempite o forse svuotate. Il pavimento in parchetto sembra essere pregevole, le rotelle poggiano su elementi di protezione. Tutto è fermo, solo le lancette dell’orologio a muro si spostano fra i numeri. Contano i minuti e le ore, lasciano che il tempo passi.
Sulle casse c’è scritto: Consiglio nazionale - presidenza cassa I e Consiglio nazionale - plenum cassa 6. La casse contengono centinaia di lastre di protezione in plexiglas. Presto inizierà la sessione autunnale 2020. Il Parlamento torna a casa dall’esilio. Ogni parlamentare ha una piccola serra che lo protegge dal virus.
Il silenzio appartiene ormai al passato.
Passata la crisi sanitaria le lastre sono rimesse nelle casse, che finiranno in cantina – fino alla prossima pandemia. E l’anticamera recupera la sua eleganza originale.