La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) intende sancire nella legge che le persone fisiche non sono tenute a fornire informazioni nell'ambito delle rilevazioni dell'Ufficio federale di statistica (UST). L'obbligo di informazione va previsto unicamente per il censimento. La CIP-S si allinea così su quanto deciso dalla commissione omologa del Consiglio nazionale.

Con 8 voti contro 4, la Commissione ha dato il via libera alla realizzazione, da parte della commissione omologa del Consiglio nazionale (CIP-N), dell'iniziativa parlamentare del gruppo UDC 09.480 n «Nessuna estensione dell'obbligo d'informazione in materia di rilevazioni statistiche federali». A giudizio della Commissione, la Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) è indispensabile al buon funzionamento dello Stato in quanto fornisce informazioni anche sulla situazione del mercato del lavoro, sul reddito della popolazione e sullo stato generale di salute della stessa. Come la CIP-N, anche la CIP-S è tuttavia dell'avviso che una politica che si vuole vicina al cittadino è tenuta a proteggerne la sfera privata, come previsto del resto anche dalla Costituzione. Ogni cittadino deve pertanto essere libero di rispondere alle domande poste nell'ambito di tale rilevazione, che talvolta possono essere considerate indiscrete. La minoranza della Commissione ritiene invece che l'obbligo d'informazione sia indispensabile per migliorare la qualità della rilevazione. Poiché necessita di informazioni affidabili per poter prendere decisioni corrette, è logico che il Parlamento si doti degli strumenti necessari per procurarsi tali informazioni.

09.486 Iv. Pa. Graf-Litscher. Lobby e trasparenza a Palazzo federale

Con 6 voti contro 3 e 3 astensioni la Commissione ha respinto l'iniziativa parlamentare (09.486 Iv. Pa. Lobby e trasparenza a Palazzo federale) con cui la consigliera nazionale Graf-Litscher (PS/TG) chiede l'adozione di disposizioni legali volte a disciplinare l'accesso dei lobbisti all'edificio del Parlamento e il loro accreditamento. Con 11 voti contro 11 e il voto decisivo del presidente, la commissione omologa del Consiglio nazionale aveva deciso di dare seguito all'iniziativa.

Secondo le norme vigenti, ogni deputato può richiedere una carta d'accesso per due persone che desiderano accedere tutto l'anno al Palazzo del Parlamento. Tali carte possono pertanto essere consegnate a due lobbisti. Il nome e le funzioni dei titolari di tali carte sono iscritti in un registro, che può essere consultato presso i Servizi del Parlamento. Secondo l'autrice dell'iniziativa, la regolamentazione vigente non garantirebbe una sufficiente trasparenza; la soluzione sarebbe quella di esigere dai lobbisti di segnalare i propri mandati e di indicare il proprio datore di lavoro, e in seguito di pubblicare queste informazioni su Internet.

La Commissione non ritiene opportuno istituire una nuova categoria di persone autorizzate all'accesso, dato che sono già assai numerose le persone che hanno accesso alle anticamere dei due Consigli. Occorrerà inoltre esaminare se non sia possibile accrescere la trasparenza anche senza dover ricorrere a una revisione legislativa, ad esempio inserendo nella carta d'accesso informazioni più dettagliate sulla funzione svolta da chi la detiene.

08.407 Iv. Pa. Facilitare l'ammissione e l'integrazione di stranieri diplomati presso una scuola universitaria svizzera

La CIP-S ha aderito alla decisione del Consiglio nazionale e ha approvato con 9 voti contro 2 il progetto di modifica della legge federale sugli stranieri (LStr) redatto a seguito dell'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Jacques Neirynck (PPD, VD). Il progetto prevede l'ammissione al mercato del lavoro anche delle persone con diploma universitario svizzero provenienti da Paesi non appartenenti all'UE/AELS, purché il loro impiego comporti un elevato interesse scientifico o economico. In tal modo la Commissione intende impedire che la manodopera straniera altamente qualificata lasci il nostro Paese. Ci si propone così di tutelare gli interessi della ricerca e dell'economia svizzere e trarre beneficio dalle conoscenze e dal know-how dei diplomati stranieri. Con 7 voti contro 2, la CIP-S ha deciso di entrare in materia sul progetto. A differenza del Consiglio nazionale, la Commissione non auspica tuttavia che i laureati di Stati terzi siano ammessi per sei mesi dopo l'ottenimento della laurea al fine di trovare un posto di lavoro. A suo avviso, ciò sarebbe infatti in contrasto con il principio fondamentale della legge sugli stranieri, secondo cui il rilascio di un permesso di soggiorno presuppone un permesso di lavoro o una formazione. Qualora la ricerca di un posto di lavoro dovesse rivelarsi infruttuosa, il ritorno in patria degli stranieri diplomati porrebbe inoltre vari problemi d'esecuzione. La CIP-S reputa poi che sia opportuno lasciare ai Cantoni il compito di stabilire quanto a lungo queste persone possono risiedere in Svizzera dopo aver concluso gli studi. Con 6 voti contro 5, la Commissione ha infine bocciato una proposta di minoranza che prevedeva di unificare la prassi a livello svizzero ammettendo provvisoriamente per due mesi i diplomati.

09.085 n Sviluppo dell'acquis di Schengen. Introduzione della biometria nelle carte di soggiorno per stranieri

Aderendo alla decisione del Consiglio nazionale, con 8 voti contro 1 e 1 astensione la CIP-S ha approvato il decreto federale concernente l’introduzione dei dati biometrici nei permessi di soggiorno per stranieri. Le modifiche di legge connesse sono state approvate con 9 voti e 2 astensioni.

10.031 s Coordinamento tra le procedure d'asilo e d'estradizione. Legge federale

Con 7 voti contro 1 e 2 astensioni, la Commissione si è pronunciata a favore della versione del Consiglio federale.

10.403 n Iv. Pa. CIP-N. Nuovo modello di promozione della stampa

Con 9 voti contro 2 e 1 astensione, la Commissione ha adottato un'iniziativa parlamentare con cui la sua omologa del Consiglio nazionale propone di elaborare le basi legali necessarie a istituire un nuovo modello di promozione della stampa. Benché abbia forti dubbi circa la possibilità di individuare un modello migliore di quello attuale, che prevede una promozione indiretta mediante tariffe postali preferenziali, la Commissione ritiene opportuno continuare a occuparsi della questione, alla luce della crisi che tuttora attanaglia il settore della stampa.

Iv. Pa. CIP-S. Migliorare l'organizzazione e le procedure del Parlamento

La Commissione ha accolto le richieste della mozione presentata dal consigliere agli Stati Stadler (09.3896. Parlamento federale: in forma per il futuro) e con 9 voti contro 0 ha deciso di presentare un'iniziativa parlamentare. Previo consenso della commissione omologa del Consiglio nazionale, la Commissione preparerà una modifica della legge sul Parlamento volta ad accrescere l'efficienza e l'efficacia dell'attività del Parlamento e a migliorarne la qualità. La modifica in questione non dovrà inoltre pregiudicare l'adempimento del mandato costituzionale del Parlamento, i diritti del Parlamento e dei deputati nonché il sistema di milizia.

Presieduta dal consigliere agli Stati Alain Berset (S, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 22 marzo 2010.

 

Berna, 23 marzo 2010 Servizi del Parlamento