Messaggio concernente la promozione della cultura
La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) propone al suo Consiglio di aumentare di 50,6 milioni di franchi l'importo dei contributi previsti dal messaggio del Consiglio federale sulla cultura per il periodo 2012-2015.

In Svizzera i progetti e le istituzioni a scopo culturale sono principalmente sostenuti dall'ente pubblico. Nel 2007 lo Stato ha destinato alla cultura 2,24 miliardi di franchi, 334 milioni dei quali erano stati versati dalla Confederazione. Il messaggio sulla promozione della cultura negli anni 2012-2015 (11.020) trasmesso dal Consiglio federale al Parlamento, stanzia a tale scopo un importo complessivo di 637,9 milioni di franchi, ossia lo 0,4 per cento del preventivo annuo della Confederazione. Nell'ambito della deliberazione di dettaglio del messaggio, la CSEC-S propone un aumento complessivo di 50,6 milioni di franchi dei limiti di spesa e dei crediti quadro proposti dal Consiglio federale. Tale importo sarebbe distribuito fra diversi settori culturali come segue:

  1. la Commissione ha deciso, con una maggioranza risicata, di aumentare di 20 milioni di franchi il credito quadro attribuito al Patrimonio culturale e monumenti storici (decreto federale A) al fine di permettere il finanziamento dei nuovi progetti. La Commissione ha ampiamente dibattuto gli impegni non ancora evasi in tale ambito, che ammontano attualmente a circa 40 milioni di franchi. Benché auspichi di riassorbirli entro il 2015, la maggioranza non ha tuttavia proposto misure concrete. Nella votazione sul complesso, il decreto concernente un credito quadro nel settore Patrimonio culturale e monumenti storici è stato accolto con 9 voti contro 2 astensioni.
  2. Parimenti a scarsa maggioranza, la Commissione ha deciso di aumentare di 10 milioni di franchi il limite di spesa per il settore del cinema (decreto federale C). Nella votazione sul complesso tale decreto è stato tuttavia approvato con 8 voti contro 1 e 2 astensioni. La maggioranza della Commissione ha sottolineato che questi mezzi supplementari devono servire a promuovere la produzione cinematografica e non a finanziare la digitalizzazione dei cinema.
  3. Il decreto federale E concernente un limite di spesa per gli aiuti finanziari destinati all'Ufficio federale della cultura (UFC) aumenta i mezzi attribuiti di 12 milioni di franchi e conferisce all'Ufficio il mandato di attuare il progetto «Succès livre et littérature». In complemento a una promozione selettiva, questo strumento di promozione mirato incoraggia la presenza sul mercato di libri svizzeri al fine di una loro maggiore diffusione. Nella votazione sul complesso il decreto federale è stato accolto con 9 voti contro 2 e 1 astensione.
  4. La legge sulla cultura disciplina un trasferimento di compiti dall'UFC a Pro Helvetia (PH). La maggioranza della Commissione ha infine deciso di aumentare di 2 150 000  franchi il limite di spesa annuo accordato alla fondazione Pro Helvetia. La Commissione ha approvato il decreto con 10 voti contro 2 nella votazione sul complesso.

La Commissione ha approvato all'unanimità gli altri decreti federali proposti dal Consiglio federale concernenti i limiti di spesa attribuiti alla Fonoteca nazionale svizzera, al Museo nazionale svizzero, al settore delle lingue e della comprensione, nonché al trasferimento dei beni culturali. Inoltre sono state depositate proposte di minoranza a favore di un aiuto finanziario alla Casa della musica popolare e al Museo alpino svizzero, nonché per lo sviluppo delle assicurazioni sociali degli operatori culturali. Il progetto sarà esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione estiva 2011.

La CSEC-S si è occupata già per la terza e quindi ultima volta delle divergenze nella legge sulla promozione dello sport (09.082). L'ultima divergenza rimanente riguarda la ripartizione delle competenze fra Confederazione e Cantoni nella definizione di un numero minimo di lezioni nell'insegnamento dello sport. Il Consiglio nazionale insiste sul fatto che spetti alla Confederazione fissarlo. Dal canto suo, la CSEC-S raccomanda  alla sua Camera di lasciare tale competenza ai Cantoni. La decisione è stata presa con 9 voti contro 3. La minoranza chiede di dare seguito alla proposta del Consiglio nazionale. Le divergenze saranno discusse in Consiglio degli Stati durante la sessione estiva. Se sussisteranno ancora divergenze, occorrerà istituire una conferenza di conciliazione.

La Commissione si è pure chinata sulla mozione dell'omologa commissione Conferire alla Confederazione la competenza di fissare un numero minimo di posti di studio nelle facoltà di medicina (10.3886). Allo scopo di garantire le nuove leve in campo medico, il Consiglio federale dev'essere incaricato di elaborare le basi legali affinché siano fissati in futuro numeri minimi di posti di studio nelle facoltà di medicina in Svizzera e questi possano essere posti in relazione con l'attribuzione delle risorse della Confederazione per le facoltà di medicina in Svizzera. Il Consiglio federale e il Consiglio nazionale (il 3.3.2011) hanno approvato la richiesta della mozione, che anche la CSEC-S sostiene in linea di principio. Tuttavia, la Commissione ha deciso con 9 voti e 2 astensioni di respingere la mozione. A tale decisione si è giunti per ragioni di carattere federalistico, ma soprattutto tenuto conto della legge sull'aiuto alle scuole universitarie e sul coordinamento nel settore universitario svizzero (LASU) attualmente in discussione e dei meccanismi di coordinamento ivi contenuti.

La CSEC-S chiede pure alla sua Camera di respingere con 6 voti contro 3 e 1 astensione la mozione Statistica ufficiale. Meno oneri per le PMI (10.3947). Come il Consiglio nazionale, anche la Commissione ritiene che tutte le rilevazioni di dati per la statistica ufficiale delle imprese da parte dell'Ufficio federale di statistica (UST) debbano essere coordinate. Tuttavia, dato che gran parte dei lavori finalizzati a una tale rilevazione di dati coordinata è già stata avviata, come ad esempio la definizione di regole e principi nella legge sulla statistica federale e nel programma statistico pluriennale della Confederazione, la maggioranza della Commissione ritiene che la richiesta della mozione sia già considerata. Una minoranza chiede di accogliere la mozione.

All'unanimità la Commissione ha per contro deciso di raccomandare alla sua Camera l'accettazione della mozione Sostegno della Confederazione all'Anno europeo del volontariato 2011 (10.3231). Il 2011 è stato dichiarato Anno europeo del volontariato. La Commissione riteneva che il lavoro prestato senza compenso debba essere valorizzato e il lavoro di volontariato promosso. Inoltre ha preso atto con soddisfazione che la Confederazione sostiene già idealmente ma anche attivamente con numerosi progetti concreti il lavoro di volontariato e il finanziamento necessario a tale scopo è già disciplinato.

 

La Commissione si è riunita il 17 maggio 2011 a Berna sotto la presidenza di Theo Maissen (PPD/GR) e in presenza del consigliere federale Didier Burkhalter.

 

Berna, 18. Mai 2011 Servizi del Parlamento