Revisione della legge sulle derrate alimentari
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha terminato la deliberazione di dettaglio della legge federale sulle derrate alimentari (11.034 n) e nella seguente votazione sul complesso ha approvato all’unanimità il disegno. La decisione concernente l’informazione sui risultati dei controlli relativi alle derrate alimentari, rilevante soprattutto per il settore della ristorazione, è stata presa con una maggioranza risicata.

Con il voto determinante del suo presidente, la CSSS-S propone di disciplinare l’informazione sui risultati dei controlli relativi alle derrate alimentari così come deciso dal Consiglio nazionale. La Commissione vuole che vi sia una sufficiente trasparenza, senza tuttavia incorrere in una burocrazia eccessiva. Le aziende del settore alimentare, se rispettano i requisiti principali della legislazione in materia, devono pertanto ricevere gratuitamente un certificato ufficiale di conformità (art. 33), documento che, su richiesta, sono tenute a mostrare ai consumatori (art. 30). In caso di infrazione a una disposizione principale, all’azienda deve essere data la possibilità di sottoporsi a un nuovo controllo entro un termine di sei mesi. I dettagli saranno disciplinati a livello di ordinanza. L'azienda deve tuttavia poter ottenere il certificato di conformità anche quando dal controllo emerge un problema marginale, a condizione che la salute della clientela non sia messa a rischio. Una minoranza della Commissione è contraria all’introduzione di una tale certificazione, un’altra ancora predilige il modello proposto dal Consiglio federale. 
Scostandosi da quanto deciso dalla Camera bassa, la CSSS-S si pronuncia a favore di un controllo delle carni degli animali abbattuti durante la caccia vendute a macellerie e ristoranti (art. 32; 9 voti a favore, 0 contrari e 2 astensioni). Infine la Commissione propone all’unanimità di accogliere la mozione «Stessi obblighi di dichiarazione per carne e pesce» (12.4026 n; Schelbert). Il Consiglio federale si è dichiarato disposto a provvedere alle necessarie modifiche d’ordinanza affinché i prodotti della pesca destinati alla vendita sfusa siano assoggettati a un obbligo di dichiarazione scritta.

 

Il finanziamento dell'aborto non è una questione privata
La CSSS-S ha esaminato l'iniziativa popolare «Il finanziamento dell’aborto è una questione privata – Sgravare l’assicurazione malattie stralciando i costi dell’interruzione di gravidanza dall’assicurazione di base obbligatoria» (12.052). Con 11 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione si allinea al Consiglio nazionale e raccomanda di respingere l'iniziativa senza presentare un controprogetto. L'iniziativa chiede di stralciare il finanziamento dell'aborto dall'elenco delle prestazioni dell'assicurazione obbligatoria delle cure. La CSSS-S constata che l'attuale normativa (regime dei termini), accettata a grande maggioranza nella votazione popolare del 2002, rappresenta una soluzione del tutto valida, fondata sull'impunibilità dell'interruzione di gravidanza e sul finanziamento da parte dell'assicurazione delle cure medico-sanitarie. Il numero di interruzioni di gravidanza in Svizzera è in calo rispetto alla popolazione ed è fra i più bassi a livello europeo. Secondo la Commissione le conseguenze sociali e le ripercussioni sulla salute delle donne interessate non sarebbero giustificate dagli esigui risparmi conseguiti dall'assicurazione delle cure medico-sanitarie.

 

La Commissione ha inoltre adottato le seguenti decisioni in merito a mozioni accolte dal Consiglio nazionale:

• propone all'unanimità di accogliere la mozione «LAMal. Riconoscimento delle prestazioni dei podologi diplomati per le cure dispensate ai pazienti diabetici» (12.3111 n; Fridez). Secondo una stima approssimativa, il provvedimento dovrebbe addirittura risultare neutrale dal profilo dei costi, dal momento che contribuirebbe a evitare costose amputazioni;
• propone con 7 voti contro 1 e 3 astensioni di accogliere la mozione «Vietare l'esportazione di sostanze medicamentose destinate all'esecuzione di esseri umani» (12.3871 n; Schmid-Federer). La Commissione sostiene l’intenzione del Consiglio federale di esaminare tutte le opzioni d'intervento che appaiono adeguate per attuare la mozione;
• propone con 10 voti contro 0 e 1 astensione di accogliere la mozione «Approccio “one health” per un impiego coerente degli antibiotici nella medicina umana e veterinaria» (12.4052 n; Heim);
• propone con 8 voti contro 0 e 2 astensioni di accogliere la mozione «Pubblicazione dei costi amministrativi delle casse malati» (12.3880 n; Moret);
• propone all'unanimità di accogliere la mozione «Abrogare una disposizione della LAMal avulsa dalla realtà e fonte di discriminazione » (Humbel; 12.4224 n);
• propone all'unanimità di accogliere la mozione «Migliorare la compensazione dei rischi nell'assicurazione malattie con l'introduzione di fattori di morbilità» (Gruppo verde-liberale; 12.3815 n);
• propone all’unanimità di accogliere la mozione del Consiglio nazionale «Previdenza dei lavoratori con più datori di lavoro o con un reddito modesto» (CSSS-N; 12.3974 n);
• propone all’unanimità di accogliere la mozione del Consiglio nazionale «Revisione dell'articolo 21 LPGA» (Lustenberger; 12.3753 n);

Le decisioni concernenti l’oggetto 12.026 s LAMal. Modifica (rimborso dei premi) sono state comunicate in occasione della conferenza stampa del 2 luglio 2013.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Christine Egerszegi (PLR, AG), la Commissione si è riunita a Berna il 1° e il 2 luglio 2013P. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.

 

Berna, 2 luglio 2013 Servizi del Parlamento