Perequazione delle risorse e degli oneri tra la Confederazione e i Cantoni per il periodo di contribuzione 2016-2019
Durante la seduta del 6 e 7 ottobre 2014, in presenza della Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) ha esaminato in via preliminare il progetto di perequazione delle risorse e degli oneri tra Confederazione e Cantoni 2016-2019 (14.066). Propone di approvare il progetto ma raccomanda di aumentare i contributi di base annuali totali di 330 milioni di franchi rispetto al progetto del Consiglio federale.

Perequazione delle risorse e degli oneri tra la Confederazione e i Cantoni 2016-2019

Il 3 settembre 2014 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente la determinazione dei contributi di base per la perequazione delle risorse e la compensazione degli oneri tra Confederazione e Cantoni per il periodo di contribuzione 2016–2019 (14.066). Il messaggio si basa sul secondo rapporto sull’efficacia della perequazione finanziaria e prevede un contributo annuale di base di 2 149 681 026 di franchi versato dalla Confederazione (perequazione verticale) e di 1 468 294 671 di franchi versato dai Cantoni (perequazione orizzontale) quali perequazione delle risorse. Esso prevede altresì contributi di base da destinare alla compensazione degli oneri eccessivi dovuti a fattori geo-topografici da un lato e a fattori sociodemografici dall’altro (364 384 742 franchi per ciascuna categoria).

Dopo aver preso atto del secondo rapporto sulla valutazione dell’efficacia della perequazione finanziaria e del rapporto del Consiglio federale concernente la verifica del rispetto dei principi della NPC, i membri della Commissione hanno sentito alcuni rappresentanti della Conferenza dei governi cantonali (CdC) e della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF) nonché alcuni rappresentanti dei Cantoni contribuenti e dei Cantoni beneficiari della perequazione finanziaria. Ai membri della Commissione è stata presentata la posizione dei Cantoni: la maggioranza vorrebbe mantenere i contributi di base attuali alla perequazione finanziaria. Il presidente del Consiglio di Stato vallesano, Jean-Michel Cina, presidente della CdC, ha tuttavia precisato che in seno ai Cantoni, alcune minoranze hanno espresso divergenze e hanno chiesto di ridurre i contributi di base alla perequazione finanziaria e di modificare gli elementi presi in considerazione nel calcolo del potenziale delle risorse. Anche la CDCF, come riportato dal suo presidente e consigliere di Stato zugano Peter Hegglin, si è dichiarata contro la riduzione del contributo di base annuale versato dalla Confederazione. Hegglin ha tuttavia precisato che diversi direttori cantonali delle finanze avevano avuto divergenze su alcuni punti. I Cantoni donatori, rappresentati dalla consigliera di Stato zurighese Ursula Gut-Winterberger, e i Cantoni beneficiari, rappresentati dal consigliere di Stato sangallese Martin Gehrer, hanno avuto la possibilità di difendere la loro posizione e di presentare le loro argomentazioni davanti alla Commissione che ha preso atto di questi pareri divergenti.

La CdF-S è entrata in materia all’unanimità sul messaggio. In seguito ha proceduto alla deliberazione di dettaglio. In questo ambito ha accolto, con 7 voti contro 2 e 3 astensioni, una proposta volta ad aumentare i contributi di base della Confederazione di 196 milioni di franchi e dei Cantoni finanziariamente forti di 134 milioni di franchi. La maggioranza della Commissione ha in effetti auspicato di mantenere lo statu quo concernente i contributi annuali e quindi ritenuto inopportuno ridurli di 330 milioni di franchi (196 milioni per la perequazione verticale e 134 milioni per la perequazione orizzontale) come previsto dal Consiglio federale nel suo messaggio. Una minoranza si è invece dichiarata a favore del progetto dell’Esecutivo federale sostenendo che l’aumento previsto a livello di contributi sarebbe difficilmente sostenibile, sia per il bilancio della Confederazione sia per quello dei Cantoni donatori. Con 9 voti contro 1 e 2 astensioni, la Commissione ha invece respinto una proposta volta ad aumentare di 196 milioni di franchi il contributo di base annuale della Confederazione da destinare alla compensazione degli oneri sociodemografici. 

Al termine della deliberazione di dettaglio la Commissione ha approvato, con 7 voti contro 2 e 3 astensioni, il progetto concernente i contributi di base alla perequazione delle risorse e, con 10 voti contro 1 e 1 astensione, il progetto relativo ai contributi di base alla compensazione degli oneri. 

Altri oggetti connessi alla perequazione finanziaria

Nel quadro di questa discussione, la CdF-S si è anche occupata di diversi oggetti concernenti i contributi della perequazione delle risorse tra la Confederazione e i Cantoni. In questo contesto la Commissione ha proposto di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Vaud «Revisione della NPC. Migliore adempimento degli oneri a carico delle città nucleo e introduzione di un indicatore che tenga conto dell’aliquota d'imposta cantonale (13.313)». Questa iniziativa cantonale chiede, da un lato, tenere meglio in considerazione gli oneri dei centri urbani e, dall’altro, di introdurre misure contro l’impiego a fini fiscali di fondi provenienti dalla perequazione. Dopo aver sentito Michaël Buffat, presidente della Commissione delle finanze del Cantone di Vaud, i membri della CdF-S hanno deciso di non dare seguito alla proposta vodese ritenendo più adeguato quanto proposto dal Consiglio federale (messaggio 14.066). La Commissione si è anche occupata dell’iniziativa del Cantone di Nidvaldo 14.300 «Gestione della perequazione finanziaria nazionale» volta a modificare le basi di calcolo e la ripartizione dei fondi legati alla perequazione. La posizione del Cantone è stata presentata dal consigliere di Stato nidvaldese, Alfred Bossart. Con 7 voti contro 1, i membri della CdF-S hanno proposto di non dare seguito a questa iniziativa ritenendo che fosse troppo estrema e che rimettesse in causa i principi su cui si fonda la perequazione finanziaria.

La Commissione si è inoltre occupata di una petizione depositata dal PLR del Cantone di Zugo (12.2061) che chiede di limitare il contributo alla perequazione finanziaria di un Cantone donatore a un importo massimo di 2000 franchi per abitante del Cantone interessato nonché della mozione Eder (14.3203) volta a limitare l’importo che un Cantone è tenuto a versare per la perequazione delle risorse a una percentuale massima delle entrate annuali dell’imposta federale diretta. La Commissione ha ritenuto che la lacuna di finanziamento legata al calo dei contributi di alcuni Cantoni donatori che verrebbe introdotta con l’attuazione di queste mozioni avrebbe ripercussioni negative troppo importanti sui Cantoni che beneficiano della perequazione finanziaria o sugli altri Cantoni donatori. Infine la CdF-S ha deciso di proporre alla propria Camera di modificare la mozione del Consiglio nazionale 13.3363. Ha accolto una proposta che chiedeva di presentare al Parlamento l’analisi completa dell’insieme dei compiti comuni condivisi fra Confederazione e Cantoni, richiesta dalla mozione, tra quattro anni, parallelamente alla consegna del terzo rapporto sulla valutazione dell’efficacia della perequazione finanziaria.

Entrata in materia sul preventivo 2015

La consigliera federale responsabile del Dipartimento federale delle finanze, Eveline Widmer-Schlumpf, ha presentato il messaggio concernente il preventivo della Confederazione per il 2015 (14.041), l’aggiunta II al preventivo 2014 (14.042) e il piano finanziario 2016-2018 (14.043). Le sottocommissioni hanno già avviato la deliberazione di dettaglio; i loro lavori saranno analizzati durante la seduta della Commissione del 10-11 novembre 2014, nel quadro della deliberazione di dettaglio.

Corapporti

La CdF-S si è espressa sugli aspetti finanziari dei due messaggi concernenti l’esercito: il messaggio concernente la modifica delle basi legali per l’ulteriore sviluppo deIl’esercito (14.069) e il messaggio sugli immobili del DDPS per il 2014 (14.052). Per quanto concerne questi due oggetti, i membri della Commissione raccomandano di approvare il disegno del Consiglio federale.

La Commissione si è inoltre occupata del messaggio concernente la modifica della legge suII’asilo (14.063). Secondo il messaggio, dopo un investimento iniziale di 548 milioni di franchi, la riforma dovrebbe permettere di realizzare un risparmio netto annuo di 170 milioni di franchi, pari a una riduzione del 20 per cento dei costi globali annui nel settore dell’asilo. La CdF-S sostiene all’unanimità le misure proposte e accoglie con favore l’intento del Consiglio federale di effettuare risparmi.
La Commissione si dichiara infine favorevole ai due progetti 14.055 «Impegni eventuali nella promozione dell'alloggio 2015-2021. Credito quadro» e 14.065 «Sistema di trattamento per la sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni. Sistemi d‘informazione di polizia della Confederazione. Sviluppo e esercizio».

Presieduta dal consigliere agli Stati Hans Altherr (PLR/AR), la Commissione si è riunita a Berna il 6 e il 7 ottobre 2014. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, il consigliere federale Ueli Maurer, il presidente della CdC, il presidente della CDCF come anche i responsabili delle finanze dei Cantoni di Zurigo, San Gallo e Nidvaldo, il presidente della Commissione delle finanze del Parlamento vodese e diversi collaboratori dell’AFF, del DDPS, del DFGP e del DEFR.  

 

Berna, 7 ottobre 2014 Servizi del Parlamento